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Autore: Chutch    12/12/2012    3 recensioni
Gale alla fine ritorna nel distretto 12, ma cosa lo spinge a tornare? Avrà il perdono di Katniss o dovrà vivere per sempre nel rimorso? E quel giorno, prima della mietitura che portò al cambiamento della vita a Panem, Gale e Katniss avrebbero dovuto scappare? Vivere nei boschi? Avrebbero dovuto farli quei cinque chilometri? E se non fosse troppo tardi per percorrerli?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Gale alla fine tornò nel distretto 12, tornò da Katniss, che sentiva estremamente la mancanza del suo amico.
Quando Gale arrivò, su richiesta di Peeta, trovo una Katniss che non riconosceva, le rughe agli occhi le conferivano un’aria saggia, ma era fragile come mai prima d’ora e non sembrava certo stare bene. Ora capiva il perchè della richiesta di Peeta, ora si spiegava perché quel ragazzo l’aveva pregato di tornare: Katniss stava morendo.
Gale e Peeta rimasero al suo fianco fino a quando, piano piano, Katniss chiuse gli occhi, con un sorriso sulle labbra, perché avrebbe finalmente incontrato le persone che amava e che da ormai troppo tempo la tenevano sveglia la notte. Solo un momento prima di chiudere gli occhi Katniss si rese conto che non era colpa di Gale quello che era successo, avrebbe voluto esserne così certa prima, così da avere  la forza di dirglielo -N..no..n è..-  la frase gli morì sulle labbra, non era riuscita a dirlo e ora era ormai troppo tardi sentiva scivolarsi nel buio. Prese forza è in tono deciso disse -Non è colpa tua- e quando pronunciò l’ultima parola chiuse gli occhi si lasciò trascinare nel limbo.
Significò tanto per Gale, voleva dire che lei non gli dava la colpa per la morte di Prim. Gale quel giorno decise di andare dove lui e Katniss si incontravano di solito, si sedette, con un po’ di pane e del formaggio.
Poi di colpo si alzò e iniziò a camminare, camminò per un ora o forse di più, non era più giovane come quando era solito andare in quei boschi a cacciare. Quando finalmente si fermò aveva percorso 5 chilometri. Dovevano farli quei cinque chilometri quel giorno, sarebbe stato tutto diverso, magari avrebbe anche avuto dei figli, magari avrebbe convinto Katniss ad averli. Si mise per terra e iniziò a piangere e solo quando, diversi minuti dopo, riuscì a riprendersi notò un enorme sasso, si chiedeva come non l’avesse notato prima, su qui cera scritto: “Si, forse dovevamo farli questi cinque chilometri”. Alzò a fatica quel sasso e sotto c’era una lettera. Avrebbe riconosciuto ovunque quella scrittura.

Gale,
spero che  troverai questa lettera anche perché ci ho messo davvero tanto a scriverla, ho usato quasi un intero pacco di carta.
Prim mi manca, Finnck mi manca, mio padre mi manca, Cinna mi manca, Rue mi manca, Effie e Haymitch mi mancano, mia madre mi manca, Madge mi manca, Betee mi manca, e tanti altri. Ma loro sono morti, non potrei rivederli neanche se volessi. Ma tu Gale, tu mi manchi estremamente e tu ci sei… tu ci sei. Perché non sei mai venuto? Perché non hai mai chiamato? Perché? Okey, ammetto di essermi comportata male con te, sia prima sia dopo l’attacco alla Capitale, ma tu mi dovresti conoscere, dovresti sapere che ogni giorno pensavo al fatto che tu non c’eri, c’è sempre stato un vuoto nella mia vita. Mi dispiace che sia andata così, davvero. Forse avremmo dovuto farli questi cinque chilometri, si forse avremmo  dovuto.

                                                                                                                                                                                                      Mi manchi Catnip
 

Gale ripiegò con cura la lettera e mentre la metteva nella tasca interna della giacca si accorse che nel luogo dove l’aveva trovata c’era uno scrigno. Lo prese e lo aprì dentro c’erano alcune foto dei suoi figli e dei disegni di Katniss e lui, di Prim.
Quando tornò a casa appese tutto ciò che trovò nello scrigno e si sentì felice quando, chiudendo gli occhi per l’ultima volta, vide un disegno di lui e Katniss mentre seduti nel prato parlavano: uno con in mano il  pane e l’altra con in mano un pezzetto di formaggio.

 
  
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