Autore: Vitzi
Titolo: Un malinconico Natale
Rating: Verde
Oggetto: Babbo Natale
Frase:
Che
i desideri richiesti in questi magici giorni di festa si avverino e
che la strada percorsa nel realizzarli ti porti solo felicità,
fortuna, amore e salute!
Genere:
Malinconico/Slice Of
Life/Sentimentale
Note:
Questa storia partecipa al Contest
“The Winner - Terzo Round - A Natale Puoi” di Nede. Ci
sono da specificare un po' di cose: 1) Trunks e Marron hanno una
figlia, ciò mi è stato richiesto dal contest, lei si chiama Sayuri
-farò una storia su di lei, e questa è una sua foto da grande (l'immagine non è mia, ma appena l'ho vista l'ho adorata)-. 2)
Marron e Trunks si sono sposati, la figlia non è nata per sbaglio,
ecc... ecc... 3) Purtroppo sono entrambi adulti, hanno circa una
trentina di anni, questo importa che tutte le altre persone oltre
loro sono defunte, -non è detto, ma lo dico io!-. Insomma ho già
parlato troppo, spero vi piaccia e che non sia noiosa -come credo-, è
molto semplice. Spero vivamente di non deludere nessuno. Buona
lettura! :))
P.s. Oggi è il 12/12/12. Ci tenevo a ricordarlo C':
*Un
malinconico Natale*
“Che
i desideri richiesti in questi magici giorni di festa si avverino e
che la strada percorsa nel realizzarli ti porti solo felicità,
fortuna, amore e salute!”, la
frase di suo padre le risuonava ancora in testa. Era come una
cantilena che l'aveva accompagnata sempre.
«Sayuri, tesoro,
attenta a non farti male.» esclamò aiutando la piccola a salire su
una sedia. Purtroppo l'albero era troppo alto e la stella da mettere
in cima era troppo pesante.
La piccola bambina dai capelli lilla
scoppiò a piangere.
«Tesoro, te la mette papà, non piangere,
su.» disse la madre premurosa, dando un bacio affettuoso sulla
guancia della piccola.
La giornata era stata soleggiata tutto il
giorno, non c'era traccia di neve, eppure la piccola la desiderava
ardentemente.
Marron la strinse fra le sue braccia e le baciò la
testa dolcemente, iniziando a pettinarle i capelli lunghi, viola e
lisci.
«Mammina, perché non nevica?» chiese Sayuri sfregandosi
le manine un po' infreddolite.
Trunks entrò dalla porta proprio
in quel momento, nel vedere la moglie e la figlia un enorme sorriso
circondò il suo volto.
«Papà!» strillò la piccola correndo
incontro al padre.
Marron sorrise e si alzò per andare da lui a
sua volta.
«Sei tornato.» disse guardando con amore la figlia che teneva stretta fra le braccia muscolose.
Era la loro creatura, solo loro.
«Diciamo
che sono scappato dall'ufficio, avevo voglia di vedere le mie
donne.», si avvicinò a Marron e le diede un bacio a fior di
labbra.
La donna sorrise e arrossì appena, quell'uomo le faceva
ancora uno strano effetto, come quando erano giovani e
spensierati.
Trunks, poi, sorrise e con un cenno indicò il soffito, dove era apparso del vischio.
«Che schifo!» esclamò la piccola Sayuri tappandosi
gli occhi in un gesto teatrale.
Trunks le fece il
solletico «Come osi, tu? Piccola marmocchia!»
La risata
squillante della bambina mischiata al clima natalizio erano qualcosa
di veramente delizioso.
«Non sei curiosa di vedere Babbo
Natale?» chiese Trunks, facendo scendere la piccola lilla dalla sua
spalla.
Sayuri si strofinò il naso con le manine, poi tornò ad
addobbare l'albero, mancavano gli ultimi rintocchi.
«Allora?
Babbo Natale?» continuò Trunks, avvicinandosi a lei.
Marron gli
mise una mano sulla spalla e gli disse, dolcemente «Non riesce a
mettere la stella in cima all'albero, ci pensi tu?»
L'uomo, con
fare teatrale, prese la mano della moglie e la baciò, facendo un
lieve inchino «Come vuole lei, mia principessa.»
Marron annuì,
ma il sorriso si era ormai spento.
Trunks guardò gli occhi della
moglie riempirsi lentamente di lacrime. Le accarezzò la guancia,
consapevole dell'errore che aveva commesso, per tornare a dedicarsi
alla figlia e alla stella.
Quando fu tutto pronto, la grande
Capsule Corporation era completamente addobbata di fiocchi rossi e
verdi. Poco dopo una nuova sorpresa colpì la piccola famiglia
Briefs.
«Sayuri, vieni! Corri!» strillò Marron, appostata alla
finestra da più di dieci minuti.
I pensieri che l'avevano
sovrastata erano stati schiacciati dal manto di neve che era piombato
sulla Terra. La piccola bambina di soli quattro anni corse, seguita
dal padre, verso la donna bionda. Arrivata alla finestra strizzò gli
occhi, quasi non credesse a quello che vedeva.
«Che cos'è?»
chiese titubante, mettendo una manina paffuta sul vetro
bagnato.
Trunks la strinse e accarezzò affettuosamente la testa della
bambina «È neve, piccola mia.»
Sayuri, ancora indecisa sul da
farsi, iniziò a muovere la mano sul vetro, come se volesse toccarla
davvero.
«Questa non è la neve!» esclamò poco dopo, con gli
occhi lucidi dall'emozione «La neve non è così, la neve è
soffice.»
Trunks guardò Marron, che sorrise, anche lei
emozionata. Era la prima nevicata che la figlia vedeva.
«Vuoi
uscire a toccarla?» chiese il padre «È molto più soffice di
quanto pensi!»
Sayuri si voltò verso di lui, poi tornò a
guardare la neve. «“Che i desideri
richiesti in questi magici giorni di festa si avverino e che la
strada percorsa nel realizzarli ti porti solo felicità, fortuna,
amore e salute!” diceva
Babbo Natale, ricordi mamma?»
Marron
si tappò la bocca dall'emozione, aveva paura di mettersi a piangere
davanti alla figlia che mai l'aveva vista debole. Sayuri, continuando
a tenere gli occhi fissi sulla neve, sospirò «Vorrei che Babbo
Natale tornasse stasera. Vorrei stringerlo e abbracciarlo, come ogni
anno. Vorrei che la nonna Bulma mi regalasse una nuova bambola e che
la nonna Diciotto mi desse un bacino sulla guancia, come fa quando
nessuno ci vede. Vorrei che nonno Vegeta mi raccontasse ancora le
favole delle battaglie dei Saiyan. Vorrei che nonno Crilin si
vestisse di nuovo da Babbo Natale, perché io so che lui è Babbo
Natale. Mi mancano i nonni, vorrei che tornassero tutti qui con me.»
Marron la guardò con gli occhi spalancati, come se non sapesse
più cosa dire. La mancanza dei nonni era qualcosa di terribile,
ma
per lei che non li aveva mai avuti davvero, non le sembrava
possibile. Una bimba di quattro anni non avrebbe dovuto pensare a certe
cose. Scacciò via quei pensieri non appena si accorse di avere
di fronte una bambina che parlava dei propri sentimenti con
tranquillità. Era solo questo: una bambina senza i nonni.
«Loro sono lassù e ti guardano, piccola.» disse il
padre, stringendo la mano della bimba.
Trunks guardò la moglie e
l'abbracciò stretta. La cullò dolcemente fra le sue braccia, mentre
lei soffocava silenziosi singhiozzi.
«Mancano tanto anche alla
mamma.» disse, poi, vedendo che la piccola guardava.
Sayuri si
avvicinò alla bionda e le diede un bacio sulla fronte «Mamma non ti
preoccupare, dopo un po' passa.»
La madre la guardò, abbozzando
una risata «Sì, piccola. Grazie.»
Trunks prese anche la figlia,
rinchiudendo tutta la sua famiglia in un unico caldo abbraccio.
L'abbraccio natalizio di cui avevano bisogno. Quella era la loro famiglia adesso.