L’aveva
rifiutata
di nuovo… Lei gli aveva detto tutto ciò che
provava per lui senza limiti. E lui
l’aveva rifiutata, scacciata per l’ennesima volta
dalla sua vita. Ora lei, la
piccola Cameron, non ce la faceva più a soffrire per il suo
capo bastardo e manipolatore
chiamato House. Non ne valeva la pena soffrire per lui, ma lei lo aveva
fatto.
E ne aveva abbastanza.
Era andata in riva
al fiume. Quella riva era il posto in qui suo marito l’aveva
portata al loro
primo appuntamento. Ma dopo che suo marito era morto non vi era
più andata.
Ci ritornò
quella
sera di dicembre, del 25 Dicembre, mentre il suo cellulare squillava
più volte,
sempre a causa di Chase, che da quando House l’aveva
rifiutata non la lasciava
più sola per paura che potesse fare qualche stupidaggine. E
lei la fece. Ad un
certo punto. Ad un passo dalle sponde del fiume. Prima prese il
cellulare e
chiamò Chase, Foreman, Wilson e House. A tutti disse solo
“addio” senza dare
tempo per ribattere qualcosa. Solo ad House diede pochi secondi per
prendere la
cornetta. Gli lasciò solo un messaggio in segreteria. Questa
fu l’ultima cosa
che rimase di lei. Prima che si buttasse da quella rupe vicino al fiume
dove
aveva gettato pochi giorni prima l’unica foto che possedeva
di House. Il suo
corpo scivolò dalla pietra come acqua su di un corpo, senza
che niente o
nessuno potesse far niente per fermarla. Lì finì
la sua storia. Lì finì anche
quella del bastardo manipolatore pochi giorni dopo. Dopo aver ascoltato
il
messaggio in segreteria. Stesso modo. Stesso posto. Perché
lui non aveva capito
chi amava.
Perché
lui non aveva capito chi desiderava.