Anime & Manga > Evangelion
Ricorda la storia  |       
Autore: Jeck86    12/12/2012    3 recensioni
Gli angeli smettono di ataccare.
La Nerv viene smantellata e Asuka deve tornare a casa.
Un lungo addio.
La timeline di riferimento è la stessa dell'anime fino all'episodio 16.
Poi cambia.
"Asuka ripensa a tutti, a Misato, a Kaji, a Hikari, alla First e a tutti gli altri.
E li odia.
Li odia tutti.
Non ha bisogno di nessuno, lei.
Neppure di lui.
Neppure di sua eccellenza, l'invincibile Shinji.
Lei pensa per se stessa.
Lei basta a se stessa.
Non è triste.
Anzi, è felice.
È felice perché torna a casa, dalla sua finta madre e dal suo padre putativo.
È felice perché si lascia alle spalle tutti quegli stupidi.
È felice.
È così felice che gli occhi le si riempiono di lacrime.
È così felice che si mette quasi a singhiozzare."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quanto tempo era passato? Un anno? Due?
Era arrivata scortata da una intera flotta di navi da guerra.
Era arrivata con il bel signor Kaji a farle da accompagnatore.
Ed ora se ne va.
Da sola.
 
Non che le fossero mancati i saluti.
In classe le avevano fatto una vera e propria festa con tanto di torta.
Hikari aveva pianto, Toji aveva mangiato e Aida aveva filmato tutto con la sua macchina da presa.
Persino la first, quella bambola senza emozioni, persino lei l'aveva salutata...a modo suo.
"Arrivederci."Le aveva detto. La voce senza inflessioni. Il viso inespressivo.
"Fai tanto l'indifferente ma scommetto che ti mancherò."Rispose Asuka.
"Cosa significa mancare?"
"Non lo sai?"Rispose la rossa,sinceramente stupita."Accade quando si conosce un'altra persona e ci si affeziona. Quando ci si lascia si prova tristezza. Ecco, questo si dice mancanza."
"Si"Aveva risposto, l'altra, con Il solito viso inespressivo."Allora, mi mancherai."
 
Alla Nerv avevano tutti molto da fare.
Era stata smembrata, ora che gli angeli avevano smesso di attaccare.
Però erano stati tutti molto gentili e le avevano fatto un regalo.
Con una colletta le avevano comprato una console portatile di videogiochi.
La sezione di neo Tokyo 3 era passata sotto il controllo delle nazioni unite, mentre altre erano state smantellate del tutto.
Asuka apparteneva alla sezione tedesca e quindi era stata licenziata.
Non è più una paladina d'elite che protegge l'umanità.
Adesso è una semplice ragazzina prodigio di 16 anni, bella come una idol e con due lauree.
Poverina!
Asuka guarda fuori dal finestrino.
Pensa a quei saluti.
Sorride.
 
Ripensando alle persone che si lascia dietro, un'ombra di malinconia si posa sul cuore della ragazza.
Misato, Shinji, il signor Kaji.
Le pare di vedere le loro facce tristi, riflesse nel vetro del finestrino.
 
Quando lei era uscita di casa erano tutti e tre alla porta a fissarla.
Quegli sguardi erano così piagnucolosi.
Credevano forse che lei andasse a morire?
Tornava a casa dalla sua famiglia.
Quelle espressioni la facevano incavolare.
"Sei sicura che non vuoi che Io o Kaji ti accompagniamo? Magari in macchina."Disse Misato.
"No, non azzardatevi. Sarebbe imbarazzante se ci vedessero assieme. Non ho bisogno della balia, IO."
 
Quando Asuka fu abbastanza lontana, Kaji dette una leggera spintarella dietro la schiena di Shinji.
Shinji perse l'equilibrio per un istante e quando lo riacquistò si trovò di un passo fuori dalla porta di casa.
"Ma...ma cosa...?"Balbettò Shinji dopo essersi voltato indietro verso i due adulti.
Kaji gli dette una occhiata di intesa.
Shinji sembrava soppesare i pro ed i contro.
Poi annuì con decisione e corse dietro alla coinquilina.
 
"Asuka, aspetta, ti accompagno."Le gridò Shinji ancora lontano.
"Èh? Cosa?"Si guardò attorno la ragazza."Che diamine ci fai tu qui?"
"Ec...ecco...hai detto a loro di non accompagnarti...non..non a me. Così ho pe...pensato...."
Quando Shinji era emozionato o spaventato balbettava.
Quanto era carino quando lo faceva.
Quanto era odioso che fosse così carino.
"Sei proprio una zecca."Disse Asuka."Tieni, renditi utile. Portami il bagaglio."
Shinji annuì con convinzione "Si".
 
Shinji la seguiva da presso.
I suoi occhi sulla schiena di lei.
Sul suo collo bianco.
Sulle sue spalle delicate e forti.
Sulla sua vita sottile.
Sulla sua gonna a pieghe che ondeggiava...
Asuka disse."Cammina a fianco a me. Così la smetti di guardarmi il culo."
La voce era meno dura del solito, quasi divertita, quasi, solo quasi, tenera.
Asuka camminava ad occhi semichiusi in direzione del sole abbagliante.
Passò una mano tra i propri capelli, per scostare una ciocca che le era andata negli occhi.
Shinji la guardava, ipnotizzato dai riflessi dorati su quei capelli rossi.
Era una bellissima giornata, tiepida ma non afosa.
Peccato.
Per il giorno in cui Asuka se ne andava sarebbe stato più appropriato un temporale, una tempesta, un uragano, un terremoto.
Qualunque cosa impedisse quel viaggio.
Così almeno sarebbe rimasta un giorno, almeno un altro giorno ancora.
O almeno doveva essere una giornata brutta e triste.
Invece Shinji, nel guardarla, così bella, così seducente, si sentiva quasi felice.
Presto lei se ne sarebbe andata lasciandogli il cuore in pezzi.
Ma del resto era così che funzionava il mondo.
La felicità non è altro che l'ombra proiettata dalla tristezza.
 
Camminavano in silenzio.
Camminavano fianco a fianco.
Ma tra di loro era come se ci fosse un muro invisibile.
Senza dirsi una parola.
Ma se anche avessero voluto parlarsi, cosa potevano dirsi?
Un conto è provare affetto per una persona ed un altro conto è dimostrarlo.
 
La mano di Asuka ondeggiava avanti e indietro, quella di Shinji stava ferma.
Certo che quello stupido avrebbe potuto accennare un minimo di conversazione.
Così, tanto per intrattenerla.
Invece Shinji, aveva in faccia quella sua solita espressione imbronciata.
La mano di Asuka continuava ad ondeggiare, quella di Shinji a stare ferma.
Cammminavano affiancati e, senza accorgersene, si facevano sempre più vicini.
Ad un certo punto le loro spalle (la destra di lei, la sinistra di lui) si trovarono a contatto, quasi per sorreggersi l'un l'altra.
Le loro mani si sfiorarono.
Shinji fece per ritrarre la propria, come se fosse stato fulminato da una scossa elettrica.
Ma la mano di Asuka afferrò la sua.
Era salda e morbida.
 
"Siamo arrivati."Disse Shinji.
"Allora io vado. Arrivederci."Asuka mise le sue braccia attorno al collo di Shinji e lo baciò sulle guance.
Due baci, all'angolo della bocca.
Le loro labbra si sfiorarono.
Il seno di lei premette sul petto di lui.
Poi lei si scostò.
Gli dette un buffetto sulla fronte e salì sul treno.
 
Shiniji rimase lì, da solo, davanti alla stazione a guardare la ragazza che amava e che, pensava, non avrebbe più rivisto.
La felicità di qualche momento prima era scomparsa lasciandogli dentro solo vuoto ed amarezza.
Ma del resto la felicità non è che la tristezza che fa le capriole.
Lui lo sapeva, lo aveva sempre saputo.
Ad ogni parola gentile di suo padre erano seguite delusioni.
Ogni elogio o incoraggiamento da parte del personale della Nerv aveva come contropartita spaventose battaglie e momenti di terrore e dolore.
Anche Asuka.
Pochi istanti di dolcezza ed interi giorni di isteria.
Una parola gentile e una infinità di caustiche frecciatine.
E pensando a questo, pensando a tutto questo, Shinji decise che: Si. Ne valeva la pena.
Aveva avuto tristezze a sufficienza,
Adesso si meritava un po'di capriole.
Corse via.
Asuka non lo vide più dal finestrino.
 
"è fuggito ancora. Povero stupido."
La ragazza si mette a giocare al videogame.
Asuka ripensa a tutti, a Misato, a Kaji, a Hikari, alla First e a tutti gli altri.
E li odia.
Li odia tutti.
Non ha bisogno di nessuno, lei.
Neppure di lui.
Neppure di sua eccellenza, l'invincibile Shinji.
Lei pensa per se stessa.
Lei basta a se stessa.
Non è triste.
Anzi, è felice.
È felice perché torna a casa, dalla sua finta madre e dal suo padre putativo.
È felice perché si lascia alle spalle tutti quegli stupidi.
È felice.
È così felice che gli occhi le si riempiono di lacrime.
È così felice che si mette quasi a singhiozzare.
 
Poi il treno fischia.
La locomotiva si mette in moto.
È finita.
È tutto finito.
Non li avrebbe più rivisti.
Non lo avrebbe più incontrato.
Mai più...
Sbadabang.
Una serie di bagagli cascano.
"Scusa."
"Faccia più attenzione."
"Mi dispiace."
Asuka alza lo sguardo.
"Shinji?"Gli occhi annebbiati di lacrime non lo vedono bene...ma si...ecco,si,è proprio lui.
"Posso sedermi?"Domanda Shinji
"Che diamine ci fai qui?"Asuka si asciuga gli occhi con una manica e tira sù col naso.
"Non mi hai detto che non potevo venire. Così ho deciso di accompagnarti. Ho fatto il biglietto..."Shinji è ancora in piedi. Aspetta il permesso di sedersi.
Asuka accavalla le gambe."Sei proprio uno stupido. Ma lo sai dove sto andando?"Un piede dondola.
"Penso che mi piacerà la Germania."
"Lo penso anche io. Lì hanno tutti il mio magnifico carattere."Lei sogghigna.
 
 
 
 
 
 
 
"Si. Si. Così. Più veloce. Più veloce." Dice Misato.
E Kaji risponde:"Non capisco perché devo essere io a fare le pulizie."Indossa un grembiule e guanti di gomma,Tiene in mano una spugnetta.
"Più veloce, ho detto. E più olio di gomito. Non ti stai impegnando."Dice Misato con uno schiocco di frusta.
"Questa convivenza non mi convince. Spero almeno che Shinji mi darà una mano, quando torna."
"Driiiiiin,Driiiiiin,Driiiiiin"
"Vai tu, io sto bevendo."
"Mi ero dimenticato di come era stata la nostra convivenza."Bofonchia Kaji.
"Pronto,Shinji? Quando torni a casa? Come? Tra un anno? Forse? Ma dove sei? E CHE CI FAI IN GERMANIA? No. NO,DIGLIELO TU A MISATO. No, aspetta."
"Shinji è in Germania."
"Piccolino. Il nostro passerottino è uscito dal nido e vola con le sue ali."Dice Misato senza staccare le labbra dalla lattina di birra.
è una cosa che Kaji ha visto migliaia di volte e non ha ancora capito come possa accadere. Che Misato sia ventriloqua?
"Ma non sei arrabbiata?"
Ma Misato è allegra per via della birra.
"Abbiamo una stanza libera."Sta per un po'pensierosa poi dice."Chissà se a Rei piacerebbe venire ad abitare assieme a noi?"
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Evangelion / Vai alla pagina dell'autore: Jeck86