Un investigatore che si rispetti deve seguire anche le inchieste televisive.
Così Mello faceva.
Era spaparanzato davanti alla televisione a guardare notiziari pigramente. Uno scricchiolio alle sue spalle lo distolse da ciò che stava seguendo. All’improvviso il rosso staccò tutto, si buttò sul divano quasi facendolo cadere ed iniziò a giocare a chissà quale gioco. Non voleva neppure sapere, vedeva solo un cretino incappucciato che ammazzava gente.
-Levati puttanella rossa!- gli gridò con un tono tutt’altro che gentile.
-Zitta principessina bionda!- rispose Matt, intendo a giocare ad Assassin’s Creed.

Oh, Matt, quale errore, dopo anni di convivenza ancora dimentichi quanto suscettibile sia il biondo?

Questo, infatti, tolse la sicura alla pistola puntandola contro la playstation.
-Hai tre nanosecondi per defilarti, troia.- assentì Mello senza neppure guardarlo, ma il rosso sembrava non voler smettere.
Uno sparo.
Uno solo.
La play distrutta.
Una bestemmia squarciò l’aria mentre la mano furiosa del rosso volava verso la cioccolata, spedendola dritta fuori dalla finestra.
-Come hai osato, puttana?!-
-E tu scusa?! Hai distrutto la play!-
-Hai iniziato tu, dannazione!-
-Sta zitto, sfigurato!-
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. L’orgoglio di Mihael era ferito. Questo si gettò rabbioso sul rosso bloccandolo a terra, ringhiando come un animale. Gli puntò la pistola sulla tempia, pronto a sparare.
Matt si allungò verso di lui stampandogli un bacio sulle labbra.
-… Ma, Mel, non sparerai- sussurrò su quelle labbra dolci di cioccolato.
Lo sguardo del biondo sembrò raddolcirsi, allontanò la pistola e baciò nuovamente il rosso.
Perché? Non lo sapeva.
Cosa provava per Matt? Non lo sapeva.
Voleva solo fargli vedere chi comandava tra i due.
Non lo avrebbe mai lasciato vincere con un semplice bacio ed una fottuta frase ad effetto.
Rapido e sinuoso come un serpente letale fece scendere le mani verso la bottega del rosso aprendola e spogliandolo lentamente.
Quello non sembrava voler però reagire.
Non importava. Si tolse a sua volta pantaloni e boxer prendendo il rosso per i capelli e spingendolo verso il suo membro, chissà perché eccitato.
La finezza in quel momento era l’ultimo dei suoi problemi, non sapeva neppure perché stava facendo tutto quello, era il suo corpo che chiedeva.
Matt deglutì per poi iniziare a leccare il membro con un leggero velo di timidezza.

Oh, Mel, davvero non capisci che Matt era da quando stavate alla Wammy’s che ti osserva e ti desidera? E davvero non comprendi di provare lo stesso nei suoi confronti?

I gemiti d’eccitazione di Mel spingevano il nerd a continuare, lasciando il membro invadere completamente la sua bocca.
Ma Mel sembrava non essere sufficientemente soddisfatto.
Prese infatti Jeevas per i fianchi mettendolo a gattoni.
Il rosso trattenne il respiro.
Il biondo entrò.
Gli occhi di Mail di spalancarono in contemporanea alla sua bocca, lasciando uscire un grido silenzioso.
-M-mel…- sussurrò quasi spaventato. La mano sicura di Kheel gli accarezzò il corpo come per calmarlo mentre colpi decisi entravano nel suo corpo.
Si sentiva violato e straziato, ma quel dolore si mischiava all’eccitazione ed al piacere che pervadeva il suo corpo pallido e muscoloso.
Il biondo non sembrava volersi fermare, ma anzi continuava nel suo violento possedimento accompagnandolo da morsi e graffi sulla schiena della sua vittima.
Entrambi persero la concezione del tempo. Per Mello esisteva solo Matt. Per Matt solo Mello. Erano un tutt’uno in quel momento.
La situazione però collasso. Insieme al rosso che ormai più non resisteva. Lo sguardo di Mello, eccitato, cadde sul compagno arrivato al limite, portandolo a riversarsi dentro di lui.
 
Erano sul divano, Matt disteso sopra il biondo, ansimante ed esausto accarezzandogli il petto e la cicatrice.
-Mi devi una play, Mel-
-E tu del cioccolato-