Arcobaleno
Piccole ali
ai tuoi colori,
piccoli sogni
fatti di speranze
fatti di gioie
a donare
giorni nuovi.
Grande sorriso

evanescente iride
che in un abbraccio
unisce terra e cielo.
Speciale palpito
regalo nuovo:
Il tuo arcobaleno

Era la giornata del Coachella festival, tutti si dovevano vestire con abiti leggeri e chi voleva poteva pitturarsi il corpo di svariati colori.

Per il primo anno anche Chris decise di partecipare, trascinato da Lea. Arrivò in ritardo e prima di raggiungere gli altri nell'immenso parco già colmo di celebrità, il biondino si recò nella stanza dei colori per non essere da meno al rito 

di imbrattarsi mani, faccia e braccia di mille colori.

Pensava di essere l'ultimo a doversi ancora disegnare il corpo ma si sbagliò, qualcuno aprì la porta della stanza. Qualcuno con la pelle ancora pulita senza alcun segno di tempera.

Un ritardatario. Darren, che appena vide Chris non poté fare a meno di dire "collega cosa ci fai qui tra i comuni mortali?".

La battuta uscì spontanea ma Darren fu davvero felice di vedere l'amico lì quel pomeriggio.

"Oggi il club dei geni era chiuso per ferie, quindi eccomi qui" disse Chris sorridendo.

Soddisfatto della risposta anche il più grande inizio a mescolare i colori con i pennello e cominciò un accurato lavoro artistico, quando ad un certo punto il suo sguardo cadde su Chris.

Darren lo fissò per qualche secondo mentre Chris in modo accurato si tracciava delle linee colorate lungo tutto l'avambraccio.

è così adorabile pensò Darren e non riuscì a trattenere un impulso, prese il pennello con cui si stava colorando il viso e segno il braccio del suo amico appena sotto la spalla.

Chris si girò di scatto con gli occhi sgranati "maledetto hobbit" e di impulso lo segnò a sua volta sotto il collo, iniziò così una vera e propria lotta colorata..

Rosso, giallo, azzurro. Colori. Colori ovunque. Senza nemmeno accorgersene i due ragazzi si ritrovarono abbracciati e incollati dalla tempera che l'uno aveva messo sul corpo dell'altro.

Sempre più colorati e sempre più vicini quasi a volersi fondere come in un quadro di Monet.

"Okay basta mi arrendo!" disse il più giovane tra una risata e un altra.

Lo fermò per due motivi, il primo perché sapeva di non poter battere il suo collega a quel gioco demenziale  e 

secondo perché lui sapeva quando fermarsi, l'aveva imparato col tempo, sapeva che quella vicinanza non andava bene.

Darren fermato dalla voce di Chris si ritrovò le sue braccia ancorate al collo del più piccolo e anche se non si mosse decise di non sciogliere l'abbraccio.

Lo guardò fisso negli occhi per un tempo indecifrabile che a Chris sembrò un eternità, lo stesso Chris che voleva staccarsi da Darren e uscire da quella stanza, davvero.. ma proprio non ci riusciva.

Non riusciva a smettere di guardare i suoi occhi, che quel giorno erano più verdi del solito.

"Qual è il tuo colore preferito?" chiese in fine Darren spezzando il silenzio che si era creato dopo tutte le risate.

"Verde." Rispose Chris. Non era vero, non era il suo colore preferito ma in quel momento, guardando i suoi occhi, tutto nella sua testa si era tinto di quel colore.

Il ragazzo dai capelli ricci allungò una mano verso il tavolo e si sporcò un dito di tempera blu, lo poggiò sulle labbra di Chris, sfiorandole appena e ne disegnò il contorno.

Chris l'avrebbe volentieri spinto via urlandogli che cavolo stesse facendo ma non lo fece e rimase immobile. 

"Avevo detto verde, non blu" disse Chris cercando di sdrammatizzare una situazione che gli era decisamente sfuggita di mano.

La mano di Darren tornò vicino al tavolo dove c'erano tutti i colori e stavolta il suo dito prese una piccola porzione di tempera gialla col quale disegnò il contorno delle sue stesse labbra.

"Fidati di me Colfer" appena finì la frase poggiò le labbra gialle su quelle blu di Chris.

Un bacio. 

Un bacio lungo ma a fior di labbra.

Un bacio colorato.

Un bacio loro. 

Dopo una manciata di minuti si staccarono e istintivamente Chris guardò le labbra di Darren: Verde.

"Visto Chris a volte servono due bei colori per farne uno meraviglioso" disse Darren con lo sguardo colmo di tenerezza alludendo a loro due. Loro che erano belli ma che insieme erano stupendi.

Il ragazzo dagli occhi azzurri sorrise felice e compiaciuto del risultato.

"Il riso sulla sua bella faccia pareva l'arcobaleno e io la baciai ancora." Italo Svevo