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Autore: Ale24    12/12/2012    1 recensioni
- Non mi era mai successo prima, come potrei spiegarlo ai miei amici senza farmi prendere per uno stupido o un maniaco da quattro soldi; eppure mi ritrovo ad aspettare questo momento tutto il giorno e nel momento in cui la vedo salire sul pullman inevitabilmente sospiro.
- Pensavo di non vederlo più e invece eccolo di nuovo là, le mie amiche mi hanno detto di parlargli, ma io in queste cose non sono brava, sputerei qualche parola disarticolata e mi limiterei ad arrossire, non potrei mai rovinare questo splendido silenzio così stupidamente.
Quando il destino gioca ad intrecciare i fili della vita di ognuno di noi nessuno è immune, e ci si può ritrovare incastrati in un delizioso gioco di sguardi.
NB: ispirato da una storia vera.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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LUI
 
Eccola. 
Non mi era mai successo prima, come potrei spiegarlo ai miei amici senza farmi prendere per uno stupido o un maniaco da quattro soldi; eppure mi ritrovo ad aspettare questo momento tutto il giorno e nel momento in cui la vedo salire sul pullman inevitabilmente sospiro. 
Non so come si chiami, normalmente glielo chiederei con un pretesto ma, pur provando una sincera curiosità nei suoi confronti, non mi sono mai avvicinato.
So solo quello che mi concede di sapere di se: so che le piace scherzare con le tue amiche, che ha la risata più contagiosa che abbia mai sentito, che con i capelli mossi sta molto meglio che liscia, che anche in mezzo alla calca di questo pullman mattutino cerca sempre uno spiraglio tra la gente per vedere fuori, che alcune mattine non sopporta nessuno e allora ascolta la musica, l’ascolta per tutto il tragitto, alle volte sale sul pullman che ha già le cuffie nelle orecchie e in quei giorni sono fortunato perché posso osservarla senza dover temere che se ne accorga; non passo tutto il viaggio fissandola, mi piace semplicemente osservarla, distrarmi e poi appoggiare nuovamente lo sguardo su di lei, sapere che sei lì, in qualche maniera mi rassicura; ma in fondo non ti sfiora nemmeno il cervello che l’ultimo ragazzo del pullman sorrida come uno scemo quando sali tu solo perché ti vede vero? Tu non sai che mi capita spesso durante il giorno di fantasticare su di te, ma soprattutto su di noi. 
Questa mattina sono fortunato, sei rimasta lontano dalle amiche, divisa dalla calca degli studenti, sei rimasta vicina a me, posso sentire la musica confusa, decisamente troppo alta, uscire dalle cuffie, guardi come sempre fuori dal finestrino mantenendo un equilibrio appena sufficiente a non colpirmi accidentalmente ad ogni inchiodata, i capelli biondi sono una sottile barriera che mi impedisce di incrociare i tuoi occhi, ma se non altro oggi ho una vista speciale su tuo mondo da questa prospettiva: chissà cosa sfiorerà oggi la tua attenzione? Quel bambino che corre a scuola o l’anziano che porta a passeggio il cagnolino...cosa non darei per poter essere tra i tuoi pensieri.. 
Le porte si aprono: è il momento di scendere; voglio rubare solo un ultimo ricordo in cui crogiolarmi durante la lezione di matematica, mi volto verso sentendo le porte chiudersi cigolando alle mie spalle e così, mentre il pullman riprende il suo cammino, mi riscopro al centro di quegli occhi screziati di verde. 
Ci si può innamorare di una persona che non si conosce, ma che si vede solamente nel quotidiano tragitto di un pullman? Non lo so, ma posso però dire con assoluta certezza che mi sentivo in qualche modo legato a lei, e che è stato facile fantasticare sul fatto che il destino stesse giocando con me. O addirittura con noi.
 


LEI
 
Pensavo di non vederlo più e invece eccolo di nuovo là: seduto nella sedia a sinistra nella penultima fila con la tracolla appoggiata per terra e i capelli scompigliati dalla pioggia.
Le mie amiche mi hanno detto di parlargli, ma io in queste cose non sono brava, sputerei qualche parola disarticolata e mi limiterei ad arrossire, non potrei mai rovinare questo splendido silenzio così stupidamente, noi andiamo bene così: con piccoli sguardi muti e sorrisi appena accennati, che poi tu probabilmente di questo gioco non sai niente vero? Tu non sai che quando le mie amiche parlano e io sorrido al mattino quel sorriso non è per loro, ma è per te, perché spero con tutta me stessa che tu mi veda sorridere e così, forse, potresti innamorarti del mio sorriso come io mi sono innamorata del tuo; non sai che giorno dopo giorno hai allenato i miei occhi a guardare di traverso per seguirti con lo sguardo; non sai nemmeno come stava per saltarmi il cuore fuori dal petto l’altro giorno quando abbiamo fatto il tragitto vicini nella calca del mattino, ero sul punto di fingere di perdere l’equilibrio e crollarti addosso solo per poterti sfiorare, solo per poter credere di essere parte, anche se per un’istante appena, del tuo mondo; eppure li sento i tuoi occhi di ghiaccio quando mi sfiorano, mi piace sentirli su di me quando guardo da un'altra parte o quando, come ora le porte si aprono e dobbiamo lasciarci, in qualche maniera mi rassicurano.
Mi piace pensare che ci siamo incontrati perché doveva succedere e mi piace pensare che se davvero gli sguardi hanno un linguaggio, allora anche il più grande idiota avrebbe capito che stavo perdendo la testa per un ragazzo che nemmeno conoscevo. 





Spazio autrice:
Torno a scrivere dopo moltissimo tempo una storia che spero di cuore vi sia piaciuta, più che altro spero vi siate immedesimate nei personaggi dato che ho cercato davvero di dargli un pezzetto della mia anima (specialmente a Lei..) penso si sia davvero poco capito che mi sono presa una sbandata per il ragazzo che incrocio sul pullman vero?
True story: ci siamo incontrati si e no due volte, specie perchè il pullman è troppo pieno al mattino e quindi riesco ad intravvederlo solo quando scendo se sono fortunata, ma alle volte mi capita di ritrovarmelo accanto e le farfalle fanno le capriole nel mio povero stomaco già al mattino presto ^^"
A voi è mai capitato nulla di simile? Scrivetemelo in un commentino, un bacio.
Ale24 
 
 
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