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Autore: Nymeriah    13/12/2012    13 recensioni
[Niff comica/romantica]
Jeff mostra a Nick le doti nascoste di Mr Pussy.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Gatto da Riporto
Guest star: Mr Pussy.




  Le parole erano sbiadite, confuse, dissolte nel bianco opaco della carta.
Le sillabe continuavano ad ammassarsi e accavallarsi tra loro, in una piccola guerra di conquista del territorio.
Jeff si ostinava a strizzare gli occhi, tentando di mettere a fuoco, ma il mal di testa gli perforava le tempie con la gentilezza di un trapano, e aveva bisogno di una tregua. Studiare in quelle condizioni era una tortura.
L’occhio gli cadde sull’ultimo cassetto in fondo del comodino e arricciò le labbra in una smorfia di disperazione grigia. Non voleva cedere – davvero, ce l’aveva messa tutta per ignorare il problema - ma non aveva scelta: Jeff si allungò sul letto, per arrivare al cassetto in legno intarsiato - tipico arredamento della Dalton – e lo aprì, frugandoci dentro. Afferrò la piccola custodia di pelle nera e la appoggiò davanti a sé, sul libro di Biologia.

  “Solo per questa volta” borbottò, mal celando la rassegnazione nel tono di voce.

Sganciò il laccetto della custodia e i suoi occhiali da vista scivolarono fuori; l’elegante montatura nera e le piccole lenti rettangolari erano esattamente come se le ricordava. Da sfigato
Se si fosse presentato così ad un provino delle Nuove Direzioni, l’avrebbero scambiato per un caso umano e poi preso con loro all’istante.
Jeff inforcò gli occhiali, cercando di non pensarci più di tanto; l’importante era raggiungere una C nella verifica senza dover scomodare di nuovo Nick.
Sorrise soddisfatto quando la piccola guerra d’inchiostro sulla sua pagina cessò improvvisamente, lasciando il posto alle care vecchie lettere e tutto tornò più chiaro. Be’, quasi tutto: non era comunque un asso in Biologia.
 
  “Ti stanno bene.”
 
Oh oh. Quella voce.
 
D’istinto si voltò verso la porta. Non aveva realmente bisogno di accertarsi che fosse stato Nick a parlare, perché avrebbe riconosciuto la sua voce anche in un coro di mille altre; era la stessa morbida voce che, la notte, sotto le coperte gli sussurrava all’orecchio una vasta gamma di sdolcinatezze vomitevoli, come le avrebbe definite Smythe.
Ma il gesto fu involontario; si voltò e poi sgranò gli occhi rendendosi conto di avere ancora indosso gli occhiali.
Li tolse all’istante, infilandoli sotto il cuscino, mentre Nick reprimeva una risata.
 
  “Sul serio, ti stanno bene davvero” commentò il ragazzo, avanzando con passo leggero e sedendosi ai piedi del letto. “Dai, rimettili.”
 
Jeff scosse la testa freneticamente e si morse il labbro inferiore indietreggiando, quando Nick gettò i libri di Biologia a terra e strusciò il petto sul suo per arrivare al cuscino. Il moro afferrò la montatura e sorrise con quei suoi denti perfetti, che toglievano a Jeff la voglia di reagire. Nick gli infilò gli occhiali sul naso e si sporse verso di lui per lasciargli un lieve bacio sulle labbra tese, dopodiché si prese un breve momento per contemplare quella visione.

  “Eccitante” sentenziò con una voce roca da seduttore, e Jeff sentì il sangue bollente affluire verso il collo e le guance.
  
  “N-non è vero” Si ritrovò a mugugnare quelle parole contro le labbra di Nick, che aveva già ripreso a baciarlo, ma stavolta con un’intensità nuova, che Jeff ricollegò subito al desiderio. Non appena la lingua calda di Nick scese sul suo collo, il biondo si aggrappò alle sue spalle come un’ancora di salvezza e si lasciò cadere sul cuscino, portando il ragazzo con sé. “Nick…” squittì, cercando di mantenere la mente lucida tra un morso e un bacio. “…adesso non posso, sto studiand… !”  
 
  “Miaaaaaaaaaaaao!”
 
Jeff percepì chiaramente la schiena di Nick essere percorsa da un brivido, che lo irrigidì da capo a piedi, e poi i suoi denti perfetti, che gli stavano mordendo il collo in maniera deliziosa fino a poco prima, si bloccarono.

Nick si allontanò appena, per poter piantare gli occhi scuri di severità in quelli del biondo. “Jeff, hai raccolto un altro gatto randagio? Come te lo devo spiegare, questa è una scuola, non un gattile!”
 
Lui distolse lo sguardo e sfiorò il fianco del compagno per farlo spostare, poi indicò un punto sullo scendiletto: “Non proprio randagio…”
 
  “Mr Pussy?” domandò Nick, riconoscendo il gatto bianco che se ne stava fieramente seduto sul tappetino.
 
  “Gli piaccio. Mi segue in giro per la Dalton da che ha messo piede qui.”
 
Nick si rilassò scrollando le spalle per sottolineare l’ovvietà della cosa: “Non avevo dubbi, tu piaci a tutti, Jeffie.”
 
Jeff si rimise a sedere, osservando il gatto con aria pensierosa: “Non è che Mr Pussy abbia molta scelta da cui andare: Hunter si dimentica di dargli da mangiare, troppo preso dai suoi piani di conquista del cosmo, Thad è allergico ai gatti e Smythe ha tentato di trasformarlo svariate volte in una pelliccia, perché si fa le unghie nei suoi costosissimi vestiti firmati.”
 
Nick sbuffò una risata e riportò l’attenzione sul suo ragazzo; accarezzandogli distrattamente una guancia gli aggiustò gli occhiali e riprese a baciarlo.
 
  “Nick…”

  “Mhh… ?”

  “Mi sento osservato.”
 
Si staccarono di nuovo. Mr Pussy teneva le sue iridi chiare spalancate su di loro; emise l’ennesimo miagolio strozzato, che somigliava più ad un grido di dolore straziante.
 
  “È inquietante quanto il suo padrone” mormorò Nick, riflettendo tra sé.
 
Il viso di Jeff s’illuminò all’improvviso e tirò la manica dell’altro con entusiasmo: “Gli sto insegnando a fare il riporto, sai?”
 
  “I gatti non fanno il riporto.”
 
  “Lo so, ma guarda! Mr Pussy, porta qui!” ordinò con voce ferma, e il felino alzò il posteriore candido dallo scendiletto e si avviò zampettando per i corridoi della Dalton.
 
  “Non gli hai detto cosa deve portare” gli fece notare Nick, l’aria perplessa.
 
  “Sta’ a vedere!”
 
Mr Pussy fu di ritorno solo due minuti dopo, con qualcosa di soffice e colorato fra i denti.
 
  “Ma cosa…?”
 
  “STERLING! LE MIE MUTANDE!”
 
Jeff sorrise, accarezzando il gatto sotto le orecchie per premiarlo, e passando l’indumento intimo a Nick, che lo lanciò inorridito il più lontano possibile. “Visto? C’è qualcosa nelle mutande di Smythe che lo attrae.”
 
  “Sarà la stessa cosa che attrae Thad?”
 
Il biondo fece spallucce, e riagganciò le braccia attorno al collo dell’altro. “Dove eravamo rimasti?”
 
  “Dovevo dimostrarti quanto sei eccitante con gli occhiali.”
 
  “Giusto, ma prima liberiamoci del gatto.”
 
  “Mr Pussy, porta qui.”
 

 
  “STERLING!”
 
 
 
 

Note di Nymeriah:
Ok, questo mucchietto di parole, che mi vergogno a chiamare storia, è stato più che altro un esperimento. Un esercizio per vedere come mi calzano i panni Niff. Continuo a trovarmi meglio con le originali, ma loro sono adorabili, non c’è che dire!
L'idea degli occhiali è presa direttamente da Riker, che ci tiene a far notare che è senza le lenti è una talpa bionda.
Mr Pussy è il personaggio che preferisco di tutto Glee. Deciso.

 
   
 
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