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Autore: Chutch    13/12/2012    3 recensioni
Finnick amava Jenna, aveva due genitori amorevoli e una sorellina dolce come le zollette di zucchero. La sua vita nel Distretto 4 proseguiva bene fino a quando Alec, migliore amico di Finnick, venne scelto per partecipare ai 64esimi Hunger Games. Partendo per Capitol City fece però promettere a Finnick di prendersi cura della sua sorellina nel caso in cui non fosse riuscito a tornare nel 4.
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Dal 1° capitolo:
Sull'erba fresca c’era scritta una sola parola scarlatta: Proteggila.
Dal 3° capitolo:
Finnick aveva degli occhi bellissimi, magnetici. […] Annie era sempre portata a guardare le sue braccia, non sapeva perché gli piacessero tanto, forse perché sembrava che qualsiasi cosa lui tenesse tra di esse fosse protetto per sempre.
Dal 4° capitolo:
Finnick poteva ancora sentire il suo sapore in bocca da quanto vivido fosse il ricordo delle sue labbra che si sfioravano con quelle di Jenna.
Dal 5° capitolo:
Eppure il suo vagare tra i ricordi lo riportò al volto di Annie, ai suoi occhioni verdi come il mare, ai suoi bei capelli e a quelle labbra che tra qualche anno le procureranno molti pretendenti. Al solo pensiero fu mosso da un senso di gelosia mai provato prima.
Genere: Fluff, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Mags
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Finnick - Che la 64esima edizione degli Hunger Games abbia inizio.


Prima di essere scelto per i 65esimi Hunger Games, Finnick aveva quasi tutto ciò che un ragazzo di quattordici anni potesse desiderare, ovviamente considerando che viveva in uno dei dodici Distretti di Panem, il 4 per essere precisi.

Innanzitutto era considerato uno dei ragazzi più belli del suo Distretto, con quegli occhi color del mare, quei capelli bronzei e quel sorriso un po’ malizioso.

Aveva una ragazza bella quasi quanto lui. Infatti, Jenna, aveva lunghi e ondulati capelli rossi fuoco, che le cadevano sulle spalle e gli sfioravano il viso dandole uno sguardo estremamente attraente, grazie anche ai grandi occhi verdi  e alle piccole lentiggini sul naso. Lui diceva di amare lei e lei di amare lui, ma l’amore a quattordici anni lo si deve ancora imparare.
Tutti dicevano che si sarebbero sposati, in effetti erano una bella coppia e insieme stavano davvero bene, ma nessuno sa cosa ci riserva il futuro...

Finnick aveva anche una bella famiglia, una sorellina di dieci anni che lo guardava come si guardano gli eroi in televisione.
I suoi genitori lo amavano più di qualsiasi altra cosa, e seppur limitati, cercavano di dargli tutto ciò che potevano.

Suo padre lavorava su una nave la “Blue Eyes”, era un pescatore e svolgeva il suo lavoro diligentemente, a volte portava il figlio sulla riva e gli insegnava a pescare con il tridente, che, dopo tanti anni, Finnick aveva imparato a maneggiare con cura e destrezza. Era diventato talmente bravo che ogni giorno lui e la sua famiglia mangiavano il pesce pescato da lui.
Spesso il padre era assente perché doveva passare tanti giorni in mare ma quando tornava, seduti vicino al piccolo caminetto della casa, insegnava ai suoi figli a fare certi nodi particolari che non potevano imparare a scuola, mentre con voce dolce gli raccontava le sue avventure.  

La madre era una donna semplice, anche in lei si potevano distinguere i tratti caratteristici del volto di Finnick: gli occhi blu come l’oceano e i capelli ramati che al sole come d’incanto sembravano prendere fuoco.
Anche lei a suo tempo era stata considerata la ragazza più bella del distretto e si sorpresero tutti quando il suo ragazzo fu scelto per gli Hunger Games. Così, dopo aver passato tanti anni a piangere, un giorno si alzò e andò in riva al mare per guardare il tramonto e lì incontrò il padre di Finnick.
Il ragazzo stava ripiegando delle reti per la pesca e non prestava tanta attenzione alla giovane seduta a una decina di metri di distanza.
Quando però la riconobbe, le si avvicinò e iniziarono a parlare e poi si sa, da cosa nasce cosa.

Si potrebbe dunque dire che la vita nel Distretto 4 per Finnick fosse quasi perfetta, considerando le condizioni degli altri, e lui era davvero contento della sua vita, non si era mai lamentato dei suoi genitori e raramente litigava con la sorella ma poi nei 64esimi Hunger Games fu scelto per partecipare ai giochi Alec, il suo migliore amico e confidente.

Alec aveva appena 13 anni e di certo non era pronto per partecipare a questi terribili giochi. Nonostante tutto, Alec riuscì ad arrivare tra gli ultimi cinque tributi nell’Arena, tanto che Finnick si era ormai convinto di poter rivedere il suo amico.
Purtroppo però l’alleanza che aveva stretto con il ragazzo del Distretto 1 si ruppe e Alec fu ucciso.

Ricordava ancora quel giorno.
Stava tornando a casa dopo essere stato in riva al mare per pescare e per esercitarsi con il tridente. Mentre stava attraversando il Municipio, dove erano stati montatati degli schermi, sentì la voce di Alec. Per un istante pensò che i giochi fossero finiti mentre lui pescava e che Alec aveva vinto ed era tornato nel suo Distretto, ma poi capì.

Sui grandi schermi c’era il volto di Alec, sporco di terra e sangue, che fosse suo o di qualcun altro Finnick non lo sapeva, ma vederlo così lo faceva soffrire.
Davanti ad Alec c’era il ragazzo dell’1 con in mano una spada, mentre il suo amico aveva soltanto un coltello. Nonostante Alec fosse in grande svantaggio, fu il primo ad attaccare ma prima che potesse anche soltanto graffiarlo, il ragazzo davanti a lui tirò avanti la spada e fece sprofondare la lama nella sua pancia.

Alec non gridò, non chiese aiuto mentre il sangue gli annebbiava la vista e gli rendeva sempre più difficile respirare. Quasi nessuno però si accorse subito che Alec aveva iniziato a muovere l'indice sull'erba.

Finnick non aveva potuto far nient’altro che guardare e così si ritrovò accasciato in mezzo alla piazza, con le mani che gli coprivano il viso. Finnick urlò, urlò con quanto fiato aveva in gola. Per un attimo fu tentato di girarsi e correre a casa per non vedere la luce negli occhi di Alec spegnersi definitivamente, ma poi si convinse che sarebbe stato sbagliato, sarebbe stato come abbandonare Alec in quell’Arena per sempre, così continuò a guardare. E fece bene, perché in questo modo poté vedere ciò che Alec stava facendo.
Alec stava scrivendo nell'unico modo per lui possibile: con il dito sporco di sangue, questa volta Finnick era  sicuro che si trattasse del sangue del  suo  amico. Sull’erba fresca c’era scritta una sola parola scarlatta: Proteggila. E lui capì subito chi avrebbe dovuto proteggere e salvare. Alec aveva una sorellina e prima di salire sul treno che l’avrebbe portato a Capitol City, Alec chiese a Finnick di proteggerla, qualsiasi cosa fosse successa e lui promise. Pochi istanti dopo che Alec aveva finito di scrivere l’ultima lettera chiuse gli occhi e per Finnick fu come vedere il suo amico addormentarsi, ma non dimenticò mai quella lacrima che vide scendere poco prima che la voce di Caeser Flickerman Annunciò la morte del suo amico -Ed è così che il Tributo del Distretto 4, Alec Cresta, esce dai giochi.- Questa frase rimbombò nella sua testa per anni.

  
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