Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |      
Autore: Pink_96    13/12/2012    2 recensioni
Dopo il ritorno degli Originali, Elijah Mikaelson incomincerà a nutrire qualche sospetto nei confronti del repentino perdono di sua madre nei confronti di Klaus. Questo lo porterà a recarsi a Baltimore, dalla sua strega più fidata, per ottenere il suo aiuto per cambiare il Destino. Ma il Fato è ineluttabile. Una strega potrà davvero arginarlo?
Dal primo capitolo
“ Me l’aspettavo,” esclamò con un velo di ironia malcelata, sporgendosi di poco e guardandolo attentamente negli occhi scuri e profondi, con un lieve sorriso saccente, “ Sempre per la questione Doppelgänger?“ domandò più interessata mimando delle virgolette, quasi rischiando di graffiare il bancone. Elijah le aveva domandato consiglio per quella particolare situazione non molto tempo addietro, ma la doppelgänger Petrova non era più il perno dei suoi pensieri da molto tempo. Ciò per cui si stava rivolgendo alla strega era la propria sopravvivenza e quella dei suoi fratelli.
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Elijah, Nuovo personaggio | Coppie: Anna/Jeremy, Damon/Elena
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Psychopomp


Io son colui che urla nella notte;
Io son colui che geme nella neve;
Io son colui che mai vide la luce;
Io son colui che ascende dall'abisso.
E il mio cocchio è il cocchio della Morte,
Le mie ali son ali di paura,
Il mio respiro è il soffio del maestrale
E le mie prede sono i freddi morti
.
Howard Phillips Lovecraft

 


 

First chapther
Baltimore’s Hex

 
Baltimore, Maryland

Elijah figlio di Mikael, sia in vita sia nella sua lunga esistenza da immortale, era sempre stato accompagnato da saldi principi da lui forgiati e mantenuti con rispetto e dedizione. Famiglia, lealtà e onore. Mai era venuto meno a quelle regole che egli stesso s’era imposto, rare erano state le volte in cui era stato costretto a sottometterle alla contingenza, ma non abbastanza da farlo risultare un traditore. Era quella una delle ragioni per la quale detestava le menzogne e i sotterfugi. Il suo agire era limpido, cristallino, alle volte discutibile, ma sempre coerente e conforme a quelli che erano i fondamenti del suo animo nobile e antico quanto il mondo. Aveva subordinato l’onore alla famiglia, o anche la lealtà, ma non era mai caduta l’immagine veritiera che lo ritraeva come virtuoso e onesto. La famiglia era ponderale, era una legge imprescindibile, più importante anche dell’onore e della lealtà, ed Elijah aveva sempre agito per proteggerla da chi, invece, viveva di apparenze e di un affetto irreale e sbagliato. Era quell’unica certezza, quell’unica obiettività, ad averlo spinto a domandare aiuto e consiglio. Un aiuto che soltanto una strega poteva offrigli. Durante i secoli Elijah, così come i suoi fratelli, prevalentemente Niklaus, si era affidato alle serve della natura per accompagnare la sua eternità e per agevolarsi in molteplici situazioni. Quella che stava vivendo era una di quelle. E non poteva che rivolgersi alla più ferrata in materia. La strega che stava cercando apparteneva alla vecchia religione, quella celtica e norrena, propria anche di sua madre, la donna che l’aveva generato per poi ucciderlo nel peggiore dei modi e con la peggiore delle cause. Mentre avanzava per le strade di Baltimore, rifletteva su ciò che stava avvenendo nella cittadina di Mystic Falls. Era tornato in vita, grazie a un gentile quanto interessato atto di Damon Salvatore, da poco più di un giorno, così come i suoi fratelli, e altre macchinazioni lo turbavano. Come la facilità con la quale sua madre aveva perdonato Niklaus. Se la memoria gli era ancora fedele, la fierezza di donna vichinga era troppo predominante nell’animo di sua madre per dimenticarsene in quel frangente delicato. Arrivato all’Hinner Harbor, il quartiere turistico vicino al porto della capitale, camminò per una stradina laterale verso un piccolo edificio sulla destra. Era una libreria discreta, non molto appariscente e celata agli sguardi esterni. Era presente dal 1942 quando la famiglia di streghe era emigrata dal Wiltshire. L’arte delle antenate s’era trasmessa inalterata alle loro discendenti, soprattutto all’ultima. Elijah sorrise lievemente e percorse i pochi metri che lo separavano dalla verità in un istante, poi posò la mano sulla maniglia e un suono di campane invase il piccolo ambiente accogliente.
 “ Siamo chiusi,” esclamò mite la donna di spalle vicino alla libreria dietro il bancone, quella in cui preservava i testi di semplice teoria magica, per quanto ne sapeva il vampiro millenario. Elijah entrò del tutto, poi chiuse la porta, che tintinnò per un altro secondo, e avanzò elegantemente con poche e decise falcate. Scorgeva soltanto i lunghi capelli biondi, di una tonalità più chiara di quella di sua sorella Rebekah, che ricadevano a onde sulle spalle esili, fasciate da una camicia nera ed elegante.
“ Anche per un vecchio amico?” domandò suadente, con un lieve sorriso impresso sulle labbra esangui. La donna, la sua strega favorita da quando i Martin erano morti, sobbalzò visibilmente, quasi lasciando cadere il libro che aveva in mano. Si volse di scatto, girando sui tacchi poco marcati dei suoi stivali neri, lasciò il libro sulla mensola della libreria e lo guardò con i suoi grandi occhi azzurri. Lo trovò subito, era accanto alla porta della sua libreria, e si perse per poco tempo nell’osservarlo. Come sempre era vestito in modo elegante e il suo portamento era fiero e nobile. Nonostante si fossero incontrati soltanto pochi mesi prima, Alhena non poté impedirsi di soffermarsi sul suo aspetto meravigliosamente avvenente.
“ Potrei mai oppormi a te, mio caro Originale?” ribatté retorica, portandosi un ricciolo dietro l’orecchio. Non sembrava stupita o, se lo era, doveva essere divenuta una brava attrice. Eppure Elijah, conoscendola da quando era soltanto una bambina, notava come ticchettava nervosamente le dita ben curate, laccate di un rosso Chanel molto intenso, sul bancone.
“ Ho bisogno del tuo aiuto,” mormorò gentile e cauto, avanzando verso di lei e poggiando i palmi aperti sulla superficie lignea sgombra, sulla quale erano presenti soltanto un computer e una cassa automatica.
“ Me l’aspettavo,” esclamò con un velo di ironia malcelata, sporgendosi di poco e guardandolo attentamente negli occhi scuri e profondi, con un lieve sorriso saccente, “ Sempre per la questione Doppelgänger?“ domandò più interessata mimando delle virgolette, quasi rischiando di graffiare il bancone. Elijah le aveva domandato consiglio per quella particolare situazione non molto tempo addietro, ma la doppelgänger Petrova non era più il perno dei suoi pensieri da molto tempo. Ciò per cui si stava rivolgendo alla strega era la propria sopravvivenza e quella dei suoi fratelli.
“ Ti invito a prendere un tè. Ne parleremo in quel grazioso bar a Hinner Harbor nell’ora congeniale. Verrai?” aggiunse più signorile e con voce carezzevole. Gli occhi azzurri della sua interlocutrice per un attimo brillarono di una luce acuta e brillante, poi sospirò, schiudendo lievemente le sue labbra rosee e piene, e annuì con aria timida. Dinanzi a quel vampiro, a quell’uomo, Alhena Bryant, appartenente a una delle più pure stirpi di streghe esistenti, non poteva che acconsentire a ogni sua richiesta. Elijah sorrise, soddisfatto, poi prese la mano destra della giovane e l’avvicinò alle labbra. Alhena non si ritrasse, ma lo scrutò assorta mentre le baciava lievemente la mano, come un perfetto nobile d’altri tempi. Ed effettivamente lo era davvero. Sfiorò il dorso solo per pochi attimi, facendole appena assaporare il freddo glaciale delle sue labbra scolpite, poi scomparve, lasciando dietro di sé un profumo di colonia francese che non avrebbe mai potuto dimenticare.

 
FINE PRIMO CAPITOLO

Ciao a tutte e benvenute nella nuova follia. Vi starete chiedendo sicuramente cosa sia uno psicopompo. Uno psicopompo è, per alcuni, una divinità che accompagna le anime nell’Aldilà. È il perno della storia ed è anche il titolo di quello splendido racconto in versi di Lovecraft a cui mi sono ispirata notevolmente. Questa storia è una Elijah/OC, anche se non mancheranno altre coppie, e non sarà particolarmente lunga. Ci saranno delle scene horror, alcune dark, nel mondo di una magia abbastanza oscura. Bene, credo di aver detto l’indispensabile. Spero che questo primo capitolo vi piaccia. Un bacio grande, P!nk_96
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Pink_96