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Autore: MissysP    13/12/2012    3 recensioni
La storia si colloca dopo la fine del film. E' il finale post-film. [No spoilers!]
Il modo in cui i 5 guardiani si salutano. Non era un addio, no. Ci sarebbero state altre avventure d'affrontare insieme. Era un arrivederci.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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E' un arrivederci



                          Se vi separate dall'amico, non addoloratevi, perché la sua assenza vi illuminerà su ciò che in lui amate.
                                                                                                                                                        Kahlil Gibran

La slitta di babbo natale sfrecciava per il cielo azzurro. Da sopra di essa i 5 guardiani guardavano verso il basso, osservando il sole che spuntava da dietro l’orizzonte, illuminando con i primi tiepidi raggi la citta, risvegliandola.  Ormai tutto era finito, l’incubo era cessato e con esso anche la minaccia di Pitch. Era incredibile pensare che c’era mancato davvero poco prima che fosse la catastrofe più totale.
“Senti Nord, trova un posto dove far atterrare questo coso e fammi scendere. Preferisco ritornare nella mia tana sulle mie zampe!”  esclamò il coniglio di Pasqua, mentre con terrore si sporgeva piano dalla slitta per guardare verso il basso. Con terrore era riuscito a scorgere una radura in mezzo al bosco e lo aveva indicato a Babbo Natale.
“Ma non mi dire, soffri ancora di vertigini piccolo canguro?” domandò Jack Frost. Sentendo quell’orrendo nomignolo, Calmoniglio si voltò di scatto verso il ragazzo, guardandola con un’aria truce.
“Per l’ennesima volta, sono un coniglio. Il coniglietto di Pasqua” sbuffò al limite della pazienza.
“Su, su non litigate voi!” esclamò con allegria Babbo Natale. I due continuarono a guardarsi e poi con uno sbuffo si voltarono, dandosi le spalle. Dentolina ridacchiò per quel loro comportamento, mentre Sandman scuoteva la testa.
Poco dopo la slitta incominciò la sua discesa e infine toccò il terreno. Calmoniglio saltò agilmente, fiondandosi fuori da quel trabiccolo pericoloso. Odiava volare con Nord, era un pazzo a cui andava ritirata la patente per guidare quella slitta.
“Bene ragazzi, qua vi saluto” disse il coniglio voltandosi verso i compagni. “Devo rimettere a posto il casino che Pitch ha combinato e prepararmi per la prossima Pasqua,” finì per poi colpire il terreno con una zampa. Sotto di lui si aprì una galleria. Fece un saluto con la mano e poi sparì all’interno di essa, che subito dopo si richiuse.
“Beh, sarà meglio che vada anche io, ci sono tanti dentini da rimettere a posto e tanti altri nuovi da prendere,” esclamò con entusiasmo Dentolina. Le sue ali sbatterono freneticamente, sollevandola da terra e sollevandola verso l’alto. La fatina, che si era rannicchiata nel cappuccio di Jack, si stiracchiò e volò verso la padrona. Era triste all’idea di lasciare da solo quel ragazzo, ormai si era affezionata a lui.
“Non preoccuparti dente da latte! Ci rincontreremo presto, “ disse con un sorriso il ragazzo. La piccola fatina annuì prima di poggiarsi sulla spalla di Dentolina.
“Se vuoi, peso piuma, puoi restare con lui. Sempre se a te non dà fastidio, Jack,” intervenne la fata dei denti. Entrambi la guardarono e la fatina immediatamente le volò attorno, per poi ritornare nel cappuccio del ragazzo.
“Ci vediamo Jack Frost! E sta attento ai tuoi bellissimi denti, sono perfetti!” sorrise sbattendo le mani agitata. Jack le sorrise e si frugò nella tasca del maglione. Da essa tirò fuori il contenitore che custodiva i suoi denti, i suoi ricordi. Guardò quel contenitore con esitazione, ma alla fine allungò la mano verso la fata.
Le lanciò la scatoletta a lei, che prontamente l’afferrò. Dentolina era sorpresa da quel gesto.
“Ma Jack… io credevo che tu…” balbettò incerta e poi fissò quei occhi azzurri come il ghiaccio. Il ragazzo  abbassò lo sguardo per un attimo, ma subito dopo tornò a guardarla.
“Quando ne avrò bisogno saprò a chi chiedere” le rispose. Gli occhi di Dentolina si velarono di lacrime, era commossa. Le stava affidando i suoi ricordi, gli stessi che lo avevano aiutato a capire chi era veramente. Che lo avevano fatto ritornare da loro.
“Okay e questa volta starò più attenta a conservarli!” giurò con determinazione.
Jack annuì, sicuro che la fatina avrebbe prestato fede al proprio giuramento. E poi la ragazza fece ciò che nessuno si sarebbe aspettato. Con velocità gli si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia. Le sue gote divennero immediatamente rosse per l’imbarazzo e ridacchiò nervosamente. Jack si sfiorò la guancia, era rimasto sorpreso da quel gesto.
“Wow” disse infine, non sapendo che altro dire lui.
La sabbia dorata di Sandy rammentò loro che non erano da soli. Sandy salutò il ragazzo a modo suo, con la sabbia che formava i vari ghirigori con cui il guardiano era solito ad esprimersi.
“A presto Sandy!” lo salutò il ragazzo.
“Ci vediamo Nord,” salutarono Dentolina e Sandman, per poi volare in direzioni opposte. Gli altri due guardiani rimasero a guardarli mentre si allontanavano sempre di più ed infine rimasero da soli.
“Sai già dove andare, Jack Frost?” domandò l’uomo con il suo tono gioviale.
“No” rispose tenendo ancora lo sguardo fisso verso quel cielo azzurro, privo di nuvole e proprio nella direzione dov’era sparita la fatina.
“Bene, allora noi andare!” esclamò, prima di impartire alle renne di riprendere il loro viaggio.
“Andare? E dove?” chiese Jack, portandosi al fianco dell’omaccione.
“A Polo Nord, che domande! Non volevi visitare mia casa?” gli chiese con un ghigno prima di dare un altro scossone con la briglia e le renne andarono più veloci, salendo sempre più in alto.
L’ultimo suono che quella foresta udì era l’urlo di gioia di Jack Frost.






Angolo Autrice
Bene, non so che cosa dire precisamente.
Fin dal momento che ho niziato a guardare questo fantastico film sono rimasta incollata allo schermo. Sono letteralmente impazzita.  
Adoro Jack Frost, Dentolina (soprattutto Dente da Latte! ^^) e Pitch. Insomma è un cattivo incompreso, senza contare che è l'uomo nero ed io avevo, e ho ancora adesso, paura di lui. E' un gran bel cattivo, però!
Comunque parlando della storia, spero che vi sia piaciuta :)
Non ho modificato nulla. E' solamente il finale del finale. Insomma ogniuno sarebbe ritornato alla propria vita, alla propria quotidianità, e mi sono immaginata il modo in cui potevano essersi detti arrivederci :D
Fatemi sapere che cosa ne pensate ^^
Bacioni
MissysP

  
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