Crossover
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Autore: Killkenny    01/07/2007    0 recensioni
Le avventure della Ciurma di Infami&Sadici 'ispirata' da Eliechan87!
Ok, un piccolo annuncio (ve lo chiedo più che altro come favore personale): inizio a non riuscire più a gestire tutti i vostri personaggi.
Vorrei chiede quindi, a quanti di voi che si volessero aggregare, di prendere ad agire come Lord Martiya, ovvero crearvi delle vostre ciurme (che possono contenere di tutto) ed (eventualmente) le vostre navi (se non avete idee in merito chiedete al Lord), usando i vostri personaggi in capitoli a parte (tipo i camei di Lord Martiya).
Grazie mille a tutti.
Genere: Generale, Demenziale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Telefilm, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Camei ciacca – Jegan


KK ti prendo in parola, ecco il primo cameo-pestaggio

Pestaggio Jegan - Robychan -

Dopo le parole di Death apparvero loro.
Venivano chiamati Custodi ed erano nove sopravvissuti al Maelstrom.
Già allora erano antichi e potenti.
Senza dire ne ai ne bai si divisero e si occuparono:
- Del servizio d'ordine (impedivano ai più impazienti di superare la fila)
- Dell'ordine (avevano distribuito i numerini)
- Rinfresco (bibite e stuzzichini per tutti)
- Degli attrezzi (si erano portati dietro strumenti di tortura a quintali)
- Servizio riprese (registrano i pestaggi per le generazioni future e per gli assenti)
- E, nel caso, della rigenerazione di Jegan.

Lasciarono l'onore del primo numero ad Aku.
Il quale bloccò il coso e, scrocchiandosi le mani, iniziò a parlare.
- Quando aggredisti Felan fui costretto a lasciar perdere a causa di un sottoposto ribelle, ma me la legai al dito. Quando aggredisti Laura riusciti a scappare in una zona benedetta. A causa del problema "Jason" non ho potuto pestarti... e ora risolviamo la cosa. -

[Scena di violenza censurata. Può assistere solo LoN accompagnata dai genitori.]

Mentre Aku si allontana soddisfatto, uno dei Custodi rimette in sesto Jegan.
Il secondo turno fu di Gan.
Lo guardò in faccia e poi disse - Ti ricordi di Lumia? Una MIA sottoposta, quella che TU facesti giustiziare dal consiglio divino perché ebbe una relazione con un demone? -
Jegan annuì perplesso.
Gan allora gli tirò un manrovescio tale da farlo girare per un mese.
Lo fermò e, guardandolo in faccia, disse - Sappi che era la madre di due mie figlie. Una hai tentato di infilarla nel Gran Computer Divino. Quindi ora... -
E giù botte.
Intanto che poteva gli strappò dolorosamente gran parte del sistema nervoso. Quello legato al piacere...

Altra rigenerazione da parte dei Custodi, poi fu la volta di due donne, che condividevano il numero tre.
Laura Right Bishop of Evil e Skuld Left Tower of Evil.

Diciamo solo che gli spianarono le ossa a suon di bastonate e bombe.

Il numero quattro fu del folto gruppo SAM.

Lo usarono per testare la produzione annua dei laboratori farmaceutici e armi, fu usato come bersaglio per una gara tra cecchini delle navi dell'intera flotta lì riunita.
Le varie persone che erano entrate in contatto con lui lo picchiavano, impallinavano, tagliuzzavano, infilzavano, ecc.
I motivi erano vari: amici, compagni, figli, genitori, cani e gatti uccisi o feriti se non peggio.


Dopo Robychan, ecco lord Martiya. Si consiglia di non leggere se non si è LON e non si è accompagnati dai genitori.


Tortura di Jegan-lord Martiya


Xadhoom. Un nome, un terrore di disintegrazione totale. Intere flotte di migliaia di navi l'avevano affrontata, ed erano state spazzate via. Sapendo questo, è facile comprendere perché gli unici a non lasciarla passare avanti a torturare Jegan siano stati i primi quattro della fila (che l'avevano pagata con tonnellate di bicarbonato).
_ Dunque, Jeggy, ho fretta, quindi non mi godrò i risultati della tortura. _ disse la mutante. _ In compenso, ti sottoporrò alle torture contenute nel capitolo censurato del The Lord Cedric's Torture Handbook, che faceva vomitare persino il suo autore.
Jegan sbiancò: non poteva osare TANTO. Eppure aveva in mano... No... Non poteva essere!

Xadhoom uscì dal cubicolo delle torture. Subito Valtor e le sue 'mammine', che avevano il numero cinque, entrarono... Ed uscirono in preda ad orrendi conati di vomito.
Lord Martiya di Benu sbirciò dentro.
_ Oh, mio dio... _ disse con un filo di voce. _ Xadhoom ha... ha...
_ Ha cosa? _ chiesero Christopher e Fabian, che col Benu ed il famigerato Kururu avevano il numero sei.
_ Per torturare Jegan ha evocato Ronald McDonald(1) che gli sta facendo ingoiare McChikens uno dopo l'altro e cerca di divertirlo, ed ha anche evocato Bill Gates che gli sta illustrando i presunti vantaggi di WindowsME rispetto a Linux(2)... E non avete ancora sentito il peggio...
Di colpo la fila si sfoltì: era TROPPO persino per Jegan, ed era troppo per parecchi stomaci, compresi quelli di Valtor e 'mammine' (notare che Valtor scappò anche perché aveva fretta: anche se Koyuki aveva smesso di occuparsi part-time della Sicurezza della sua nave, le era comunque abbastanza affezionato da volerla scortare) e Sabaku no Gaara, che comunque volle restare.
Fra i fuggitivi non vi erano comunque quei tre Spectre e Kururu, che avevano in mente una tortura letale.
_ Ku ku ku... _ disse Kururu mentre legava la vittima ad una sedia.
_ Che cos'è? _ chiese Jegan.
_ Ku ku ku... Sedia di Degustazione Poetica Mk. IV(3).
Le Sedie di Degustazione Poetica erano attrezzi che permettevano di approfondire al massimo l'ascolto di una poesia. Che una di queste, e di ultimo modello, venisse usata come attrezzo di tortura poteva voler dire solo tre cose: Vogon, Azgoth di Kria o, peggio ancora, Paula Nancy Millstone Jennings di Greenwich (Terra 17).
_ Dall'opera del Prostetnico Vogon Jeltz: Oh, acciaccato grugnosco... _ iniziò a recitare Christopher, mentre Jegan iniziava a contorcersi.
Quando Christopher ebbe finito, Fabian annunciò: _ Ed ora, Ode a un pezzetto di mastice verde che mi sono trovato sotto un'ascella un mattino di piena estate, del Poeta Laureato Gruntos il Flatulento, di Kria.
Solo il nome terrorizzò Jegan: l'ultima volta che quella poesia era stata recitata, quattro spettatori morirono d'emorragia interna, mentre il presidente dell'Ente Centro-Galattico Arti Nocive sopravvisse solo staccandosi a morte una gamba.
_ Ci speravi, eh? _ disse Fabian. _ Ed invece leggero, dello stesso autore, il poema epico in dodici volumi Le Mie Bolle Preferite Con La Bocca Quando Sono In Bagno Nella Vasca.
Quando Gruntos decise di leggerlo in pubblico, il suo intestino gli strozzò il cervello per salvare la Vita nell'Universo. Dopo la dolce lettura, cui Jegan sopravvisse solo per la rigenerazione che si trovava negli optional della sedia, il Benu annunciò: _ Ed ora una poesia scelta di Paula Nancy Millstone Jennings di Greenwich, dello scomparso pianeta Pokotrel. O Terra 17, se preferisci.
_ NNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Mentre entrava il numero sette, Phobos, Jegan pensò che non poteva andargli peggio, e che l'inesperienza di Phobos nel settore gli avrebbe permesso di riprendersi.
_ Sai, io e mia sorella iniziamo ad andare d'accordo, ultimamente. _ disse Phobos. _ Oggi, infatti, è il mio compleanno e mi ha regalato questo libricino utile, che ora ti leggerò.
_ Cioè?
_ Lo capirai subito. Iniziamo. Sai cosa fa un uomo entra in un caffè? Splash! Qual'è il più pazzo motociclista giapponese? Tofusolamoto.
Era una delle poche torture più atroci delle poesia della Jennings: barzellette già vecchie al momento della creazione dell'universo, e raccontate in modo orribile. Ed era ancora legato alla Sedia, che fra gli optional aveva anche il funzionamento con le barzellette!!! Basta, io lascio! Non ce la faccio più a continuare la narrazione...


Note
(1)La mascotte di McDonald's.
(2)WindowsME non penso abbia bisogno di presentazioni: la sua famigeratezza di crash ogni tre secondi è diffusa. Linux, invece, è un sistema operativo freeware che funziona alla grande.
(3)Questa tortura è presa da Guida Galattica per Autostoppisti.


Spezzone tortura - By Reira

Quell’infame si era rivelato più furbo del previsto.
Eravamo in coda per poter ridare una ripassatina all’ammasso di squame dorate tenute assieme a sputi e preghiere, e quando era arrivato il nostro turno qualcuno della nostra cricca ha tirato in ballo la discussione su “meglio la sega elettrica o quella circolare?”(grande dilemma).
Non che gli altri ubriachi fradici siano stati d’aiuto (che poi come faccia un mazoku ad ubriacarsi ancora non è del tutto chiaro, ma sorvoliamo), anzi per un attimo mi è sembrato strano che ci fossa tutta quella calma.
Ti giri e scopri che intanto quello è andato ad imboscare giù negli inferi che pullulano di Akuma.
E indovina poi a chi è toccato fare il lavoro sporco!?
Indovinato.
Tzè, figuriamoci se alzavano i loro regali deretani per venire a darci una mano.
E se vi state chiedendo perché ce l’abbiamo con lui, chiedete ad altri che sono ancora in coda.
Scoprirete che tanto la storia è sempre la stessa, tra omicidi di pezzi grossi, furti, esili di sangue misto che si legano a sangue puro, o viceversa, oppure di qualche povera anima della stirpe della luce che trova l’amore della sua vita con uno dell’altra fazione.
Insomma, tutte incasinatissime questione private dove puntualmente lui ci ha messo il becco.
Mai, e dico MAI, una volta che si faccia i c***i suoi.
Ed io?
Sono l’ultima discendete dei draghi ancestrali.
Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro.
Oh!
Scusate. Non mi sono ancora presentata.
Mi chiamo Tiara Choeur, figlia di Micol Choeur e Sakura Haruno, nonché sorella minore di Sasami Uchiha e Mayura Uchiha (attualmente conosciuta come Mana Chaos Dragon) e ho appena perso cent anni di vita per colpa di questi tre nanerottoli che mi sono apparsi di colpo alle spalle.
- Dolcetto o scherzetto?
- Vedo? Vado? Prendo? Ma voi tre non dovreste starvene nel paese di Halloween?
- Ma noi ci annoiamo.
Tipico dei bambini.
- Sentite… avete per caso visto un tizio. Alto, biondo con gli occhi azzurri con una schifosissima puzza sotto il naso e uno smisurato senso di superiorità?
Chissà perché il modo in cui stanno bisbigliando non mi dice nulla di buono.
E chissà perché il bambino cicciotello in iper-salivazione non mi dice nulla di buono?
- Se noi te lo diciamo tu cosa ci dai in cambio?
Ho mai detto che odio i bambini?
Bene, ora lo sapete.

Cosa non si fa per una soffiata.
Quelle piccole carogne hanno voluto l’uovo di cioccolato alto due metri che il coniglio di Pasqua mi aveva venduto come ogni anno.
Spero che ci si strozzino.
Ma almeno ne è valsa la pena.
- Quindici uomini, quindici uomini
Suuuulla cassa del morto!
Uhuuuuu Uhuuuuuu
E una bottiglia di rum…
Oh, se ne è decisamente valsa la pena.
- AIUUUUTOOOOOOOOOOOOO!!!!
Guardalo, guardalo come si dimena il bastardo.
Come un verme appeso all’amo… sisi, non si potrebbe dire meglio di così.
Imbecille. Legato come un fesso. Ad evitare la fitta fila di zanne di un… e chissenefrega che cos’é quel coso.
So solo che è bello grosso e quei denti sicuramente non sono fatti di polistirolo.
Ma non posso certo lasciarglielo mangiare, anche sarebbe un bello spettacolo, così mi fiondo dal capo dell’allegra combriccola (e se vi state chiedendo come facevo a sapere chi era, mi è bastato rivolgermi a quello a cui gli ipotetici sottoposti stavano facendo i massaggi\accendendo il sigaro cubano\portando la gazzetta dello sport fresco di stampa)
- EHI vecchio. Sgancia subito il biondo e non ne riparliamo più.
- TE LO PUOI SCORDARE!!! QUELLO C’HA PROVATO CON LA MIA DONNA.
Per un attimo fisso la donna che gli sta versando del rum nel bicchiere vuoto.
Bassa, tarchiata e con il naso adunco.
È un maniaco della peggior specie e attualmente il suo QI equivale a quello di un arachide decomposto.
Possibile che con tutte le botte che ha preso mi è diventato miope?
Poi guardo la tizia che gli si è seduta sulle gambe.
La classica bellezza albina che sembra appena uscita da una rivista di moda, alta, bionda con occhi azzurri e le decantate 90-60-90.
Mi sembrava strano.
Ok… dove eravamo rimasti?
- SAI QUANTO ME NE FREGA!!!! SONO L’ULTIMA DISCENDENTE DIRETTA DEGLI ANCESTRALI. QUEL BASTARDO MI HA MASSACRATO AMICI E CINQUE GENERAZIONI DI PARENTADO COMPRESI PADRE, MARITO E FIGLI.
- …………Che tristezza…
- Già!
- FERMI TUTTI!!!!
E CHE CACCHIO!!
Ah!
La mamma e le mie sorelle.
- Legge 375, articolo 15, paragrafo 37, comma 3d… spiacente cocco. Il drago è nostro.
Ma allora c’è giustizia a questo mondo…
Ma che sta facendo quello?
Ha letto tutto pezzo per pezzo e si è pure inchinato.
Però galante l’umano.
- Oh, dolci signorine. È tutto vostro, e per qualsiasi altra cosa abbiate bisogno Gold D. Roger è al vostro servizio.
Ma tu guarda… stavo per fare a botte con un Pirate’s King.

Basta convenevoli.
Mettiamoci al lavoro.
- Io propongo di incenerirlo.
- Calma piromane. Vedi Custodi da queste parti?
- Oh, già, avete ragione.
- Perché non lo pestiamo e basta?
- Come se non lo avessimo già fatto. E poi non mi soddisfa più picchiarlo.
- E allora? Le poesie “ti tolgo la voglia di vivere” le hanno già usate, quindi… io direi di stare sul classico.
“Scusate, ma la mia opinione non conta nulla?”
Cioè quello che stava per dire Jegan… prima di beccarsi un meteorite tra i denti.

Ragazzi ci siamo.
Se siete troppo deboli di stomaco vi consiglio di ripassare più tardi; se invece volete seguire la lezione di anatomia draconica vi consiglio di indossare un paraorecchie, quelli forniti da tutti gli aeroporti dell’intero universo andranno benissimo, ma se proprio non li avete potete rifornirvi con i tappi sul tavolino là in fondo.
So che vivisezionarlo non rientrava nel nostro programma giornaliero, ma mentre cercavamo di legarlo sul lettino delle torture quello si è accidentalmente mangiato le mie chiavi di casa e non ho la benché minima intenzione di aspettare che vada in bagno (il che mi farebbe non poco schifo) o sborsare fior di quattrini per farmi cambiare la serratura dal ferramenta.
Tanto non è che ci voglia tanto ad aprire in due come un panino un imbecille, così possiamo passare alla parte divertente del nostro compito, e come detto da mia sorella Mana, puntiamo sul classico.
Che vi posso dire… adoro il kit del piccolo inquisitore.
Non riesco a spiegarmelo, ma non riesco a farne a meno.
Prima di ricucirlo però sono arrivate anche Celian Hellmaster (ultima discendente della famiglia reale degli Alisia), Tìnebra Metallium (figlia di Uzumachi Naruto e Hinata Hyuuga in Uzumaki) e la mia cuginetta Nimue Metallium.
Siete inoltre pregati di non ridermi in faccia se vi dico che quello scricciolo con i capelli nerissimi e ricci, con occhini dorati e carinissime orecchie e orecchie da gatta è figlia di quello psicopatico di Itachi Uchiha.
E non provateci con lei quando l’adorato paparino è nei dintorni, a meno che non vogliate andare in giro con un moncherino, che tra l’altro sono fuori moda.
Ad ogni modo, la leggenda narra che il lucertolone, in un impeto di scemenza acuta abbia venduto mia cugina e le altre due ad un branco di scienziati pazzi col vizio della vivisezione, per pagarsi l’affitto dell’appartamento e senza assicurarsi che avessero tirato le cuoia.
Se tanto ci dà tanto gli abbiamo dato pan per focaccia e abbiamo momentaneamente sostituito il kit del piccolo inquisitore con quello dell’allegro chirurgo.
- Tìn, guarda che il fegato non va messo la posto del pancreas.
- Ma piantala. E tu che hai ricucito lo stomaco attaccato ai reni?
- Zia, è questa l’arteria coronaria?
- Ni. Devi tagliare quelli bluastri sulla sinistra… imbranata.
- Veramente quelli sarebbero i bronchi.
- Eh? Guarda che lo sapevo.
Non credo che sia necessario dire a chi appartengano la terz’ultima e l’ultima battuta.
Noi almeno ci siamo divertite, lui un po’ meno, anzi, diciamolo pure, è conciato peggio di un astemio all’Oktober Fest di Monaco.
E con questo abbiamo finito.
Sotto chi tocca e buon divertimento.

 

   
 
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