Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Notalovestory    14/12/2012    19 recensioni
“Andiamo Sav, solo perchè hai visto il mio Jerry devi comportarti così?”
Savannah girò il viso e lo guardò dal terzo gradino delle scale con un sopracciglio alzato.
“Il tuo... cosa?!”
“Jerry... Willy... come preferisci chiamarlo tu.”
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Savannah, torna sul palco cazzo!”
 
 
Il biondo cinse leggermente il polso della ragazza che camminava a passo svelto nel corridoio stretto che precedeva la sala dei camerini. 
“Lasciami il polso o ti taglio le mani.”
“Non fare l'acida, scusami, dai.” La guardò alzando gli occhi e la mora sentì l'estremo impulso di castrarlo.
Così, su due piedi. 
“Il tuo è un dovere, non piacere..comunque, quindi vieni sul palco..risolviamo dopo, ok?” continuò lui.
“Senti Bieber, sei arrivato in casa mia, sei diventato il mio fratellastro, mi scassi i coglioni da quasi due anni e hai anche la mia stessa età, e..”
“Oh, davvero? Non si direbbe..io non ho tre anni.”
“Dio, assistimi.”
Savannah chiuse gli occhi tentando di calmarsi e si girò, dando le spalle a Justin. Lui scosse la testa divertito.
Amava stuzzicare la sorellastra. Savannah Fabray, la diciottenne aggressiva e ribelle...anzi no, era così solo con lui. 
“Dai, andiamo miss. barbie.”
Miss barbie era un nuovo modo per sfracellarle i coglioni, Savannah lo guardò rimanendo ferma.
“No.” 
“Okay, a mali estremi estremi rimedi.”
Justin prese la 'sorella' per i fianchi e dopo averla alzata per aria la caricò sulle spalle. 
“Sei consapevole del fatto che ti odio?” 
'come se fosse vero..', aggiunse nella sua testa. 
“Oh sì..ed è una senzazione piacevole.”
Il biondo scoppiò a ridere mentre percorreva il corridoio con Savannah che gli dava pacche sulle schiena insultandolo.
 

Una mezz'ora prima..
I lunghi capelli castani di Savannah erano legati in una coda, ma varie ciocche le ricadevano sulla fronte leggermente sudata a causa delle prove. Amava ballare, ma le prove per i concerti del fratellastro erano stremanti.
Spesso si addormentava sul divanetto nel camerino e quando si svegliava aveva sempre la riga rossa sulla guancia e si trovava Justin davanti che la guardava ridendo come un coglione.
Quello che le dava più fastidio era che la gente perdeva anche tempo a chiedere perchè Justin Drew Bieber, il ragazzo perfetto, il fratello che tutti vorrebbero avere per casa (e con i complimenti della gente si potrebbe arrivare a scrivere qualche pagina in più della divina commedia..), le stesse tanto antipatico.
Cioè, ora che ci pensava..neanche lei lo sapeva. O forse sì..beh, avere un tizio che lascia i boxer sul divano e rimane chiuso in bagno per un'ora a rifarsi il ciuffo, per casa non fa altro che farti saltare i nervi. 
Massì, Justin adesso le ristava sul cazzo.
E proprio quando parli del diavolo spuntano le corna, quindi dopo qualche minuto mr. ciuffo uscì con il microfono in mano e iniziò a cantare 'Boyfriend'.
Lei iniziò a ballare, seguendo la coreografia, poi Justin le passò davanti facendole lo sgambetto. Il sedere di Savannah finì a fare compagnia al pavimento in legno. 
Così lei si alzò e se ne andò verso il corridoio, seguita dal fratello.
 
 
And it's hard to dance with a devil on your back
 

 
Justin e Savannah tornarono sul palco sotto gli sguardi divertiti dei presenti. Savannah gli diede una pacca sulla spalla e lui mollò la presa, lasciandola scendere.
“Che ridete? Non è meglio continuare a ballare?”
Alzò gli occhi e andò a finire di scaldarsi in un angolo.
 
Finite le prove Savannah passò davanti ai camerini e ricordò di aver lasciato la borsa in quello di Justin. Aprì la porta senza bussare.
“Gesù! Copriti, Bieber, copriti!”
“Macheccazz? Savannah esci subito, cazzo! ”
La mora uscì dalla porta sbattendola e appoggiandocisi addosso. Aveva visto Justin nudo. N u d o.
 
Quando salirono in macchina Justin notò la sorella infilarsi le cuffie e capì anche che le aveva messe al massimo..perchè la sua jeep sembrava una discoteca. 
Arrivarono a casa e dopo essere sceso passò dalla parte della sorella, aprendo lo sportello e toccandole appena la spalla. Savannah sobbalzò e Justin rise sotto i baffi mentre camminava verso la porta.
“Che vuoi per cena? ”
“Non ho fame..”
“Andiamo Sav, solo perchè hai visto il mio Jerry devi comportarti così?”
Savannah girò il viso e lo guardò  con un'espressione scioccata dal terzo gradino delle scale.
“Il tuo..cosa?”
“Jerry..Willy, pistolino..come preferisci chiamarlo tu.” la ragazza rimase impalata con le braccia lungo i fianchi mentre Justin scoppiò a ridere rumorosamente seduto sul bancone della cucina.
“Okay, io vado in camera. ”
“Maddai, scherzavo..”
“Devo farmi la doccia ugualmente..” Justin fece un sorrisetto e lei gli tirò l'orsacchiotto appoggiato vicino alla finestra.
“Mi ci barrico dentro, se necessario.”
 
 
 
Dopo essersi chiusa in bagno Savannah si fissò a lungo allo specchio. Non si piaceva..eppure c'era qualcosa che rendeva piacevole il suo aspetto. Forse il fisico..
Scosse la testa e si girò verso i vetri della doccia, poi entrò, aprendo l'acqua e facendosela scorrere addosso. Si era anche dimenticata di accendere la musica, ma le andava di rilassarsi un po' e di riflettere.
“No. No. No.” perchè pensava a suo fratello nudo?? 
‘Dio, Savannah, sei una pervertita’, era talmente imbarazzante quello a cui stava pensando che le veniva quasi da ridere. Era suo fratello..fratellastro, ok..ma erano comunque una specie di parenti. 
Era una stupida..ma tanto autoconvincersi non serviva a nulla, quindi..sì, Justin le piaceva. Savannah era cotta del fratellastro. 
Magari però anche lui provava qualcosa..e la stupida non sarebbe stata solo lei.
Mentre continuava a viaggiare nel mondo degli unicorni l'acqua diventò improvvisamente gelida e Savannah si catapultò fuori alla porta con l'asciugamano avvolto attorno al corpo urlando 'JUSTIN, L'ACQUA PORCA TROIA!'
“Eh? Cosa?”
“Perchè hai aperto l'acqua?”
“Stavo lavando i piatti e..oh..”
“Che c'è?” Savannah era in cima alle scale, con solo un asciugamano addosso, capelli bagnati e scalza. 
“Ma dove vai mezza nuda?”
“A cazziarti perchè non chiudi l'acqua. ” Justin lasciò aperto il rubinetto e si mosse verso i gradini. Savannah lo guardò alzando un sopracciglio.
“Copriti, fa freddo..” lanciò uno sguardo veloce alle gambe poi tornò a guardarla in viso.
“Okay, torno su..”
“Aspetta.”  finì di salire le scale e le arrivò davanti, guardandola intensamente e poggiandole delicatamente la mano sul fianco. Savannah si irriggidì, mordendosi l'interno della guancia. 
“C-che..c'è?” Justin si spiense verso di lei e la strinse in un abbraccio.
“Mi dispiace per come mi comporto, ma sappi che..ti voglio bene sorellina.” Savannah chiuse gli occhi, per evitare di farli diventare lucidi.
“Oh..anche io.”
Justin si allontanò e le sorrise, poi si girò e scese le scale tornando in cucina. 
 

So shake him off.
  
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