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Autore: Kinpatsuchan    01/07/2007    3 recensioni
...ricorda di non dimenticare che mille o più chilometri non potranno scioglierci...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome, Miroku, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…DoMaNi…

…DoMaNi…

 

- Un biglietto! Ti prego, fa che non sia… non di nuovo…

 

“Ti amo. Mi manchi già da morire.”

 

 

 

Serro le labbra, me le mordo… Esce una gocciolina di sangue, che subito raccolgo. E l’ennesima, difficilissima, orribile lettera che ti scrivo, affinché tu possa sapere quanto ti amo. Anche se, in fondo, credo che tu lo sappia… Ma te lo dico ancora una volta. Ti amo.

Mi chiedo per quanto ancora dovrò continuare a lasciarti questi insulsi biglietti sul comodino, mentre dormi placidamente, sicuro della mia presenza. Per quanto ancora dovrò sparire così, all’alba, senza il coraggio di salutarti, quasi fosse un addio?

 

Quante volte, ancora troppe

Volte ti dovrai svegliare e

Leggere i saluti che ti

Scrivo prima di partire?

 

Saremo di nuovo lontani. Io e te, la coppia perfetta. Forse non per gli altri, ma noi lo sappiamo bene. Tu, con la tua allegria, la tua follia, i tuoi momenti di sconforto… ed io, con la mia fragilità, il mio essere inquadrata, il mio ottimismo. Ci completiamo. Perciò, lontani, non siamo altro che due parti di un puzzle che non hanno senso senza l’altra metà. Vuoti.

Ore al telefono, passate a chiacchierare del più e del meno, di dettagli insignificanti, di persone che non conosciamo… Delle mie paure, del tuo dolore, delle nostre illusioni, dei nostri sogni. E come una quercia, ti sostengo nelle difficoltà… Ma come può essere la stessa cosa, se non posso abbracciarti, o stringerti le mani? Non posso guardarti negli occhi, baciarti, sfiorarti… Non posso essere al tuo fianco come vorrei.

 

Quanti quei momenti in cui hai bi-

Sogno della mia presenza e

Cerchi dalla tua finestra

La mia auto in lontananza?

 

E so che, a questo punto, ti sarai già affacciato dalla finestra per provare a scorgere la mia auto che si allontana…

Ma anche se non la vedi, ricorda una cosa sola:

 

Ma

Stasera non c’è…

Sappi che rivolgo

Ogni mio pensiero a te…

 

In ogni istante, qualsiasi cosa starò facendo, il mio pensiero sarà sempre rivolto a te. Vedrò il tuo volto sul marmo di una statua, bacerò le tue labbra sulla schiuma del mare, incrocerò il tuo sguardo oceanico nelle costellazioni infinite, ti avrò dentro, col tuo cuore al posto del mio.

 

Domani ripartirò…

Ricorda di non dimenticare

Mille o più chilometri

Non potranno scioglierci…

 

E così riparto… presto, di mattina, all’alba. Mi sarò sbrigata, avrò raccattato le ultime cose, mi sarò vestita in fretta e sarò uscita dalla tua stanza, piano, senza fare rumore alcuno… Ti ho svegliato? Non dire bugie, scommetto che dormivi come un ghiro… Ti avrò dato il solito bacio sulla fronte, accarezzato una guancia, guardato il rossore delle tue guance accaldate dal sonno.

Poi avrò versato una lacrima, attenta a non bagnarti. E uscita dalla porta, sarò fuggita correndo come una matta verso l’auto parcheggiata qui fuori. Per non vederti, per non soffrire più di quanto non stessi soffrendo già…

Fa male, troppo male… Eppure, in un certo senso… tutto quello che viviamo è speciale. Il poco tempo che possiamo passare insieme diventa come un sogno in cui cullarmi durante le notti insonni, un miraggio quando ho sete di felicità, un traguardo nell’andare avanti.

 

Domani ripartirò…

Inutile dire che fa male,

Ma rende incantevole

Ogni istante che passo con te…

 

Forse è stupido dirlo adesso… Forse è stupido e basta. Se potessi scegliere, starei al tuo fianco sempre e comunque.

Soprattutto mentre dipingi. Quegli stupendi quadri che amo ammirare, quelli che mi spedisci, e quelli che mai mi mostrerai… Magari vuoti, con dei grandi spazi bianchi, senza colore, senza amore. Una mancanza di affetto, mancanza di me.

 

Forse a volte avrai dipinto

Tele senza alcun colore,

Spazi bianchi dove raccon-

Tare questo tuo dolore…

 

Non ne avrò mai la certezza se tu non me li vorrai far vedere… ma lo credo possibile perché… perché io continuo a scrivere poesie vuote, romanzi senza calore, storie giudicate come “le mie opere migliori”… Ma che nascono da un dolore profondo, quello che solo delle lacrime, quelle che piango mentre scrivo, possono esprimere…

 

Forse è dalle lacrime che

Nasce l’opera migliore,

Forse quei dipinti tu non

Me li vorrai mai mostrare…

 

…parole uscite dal cuore, da un pensiero costante, dal mio amore per te. Tu, unico chiodo fisso nell’universo mutevole e instabile della mia vita. Parte di me, interezza del mio essere, sentimento che mi invade e che vive in me e con me sempre.

 

Ma

Non chiedo il perché…

Sappi che rivolgo

Ogni mio pensiero a te…

 

So solo che

Un luogo non c’è

Dove tu sia assente,

Sei costantemente

Viva in me…

 

Con me e lontano centinaia di chilometri… Eppure… centinaia, migliaia, che importa? Ti amo, quello che provo per te supera ogni distanza, percorre miglia e miglia e ti sa raggiungere, affinché sia come se fossimo sempre insieme.

Amore mio, questa lontananza non può separarci, niente può rompere quello che c’è tra noi, niente e nessuno potrà mai dividerci. Neanche questo dolore.

 

Domani ripartirò…

Ricorda di non dimenticare

Mille o più chilometri

Non potranno scioglierci…

 

Domani ripartirò…

Inutile dire che fa male,

Ma rende incantevole

Ogni istante che passo con te…

 

Per adesso, aspetto di vedere il tuo sguardo cristallino riflettersi nel lago eterno del mondo dei miei sogni. È lì che ci potremo incontrare di nuovo, soli, stavolta, in un posto dove non esiste altro che noi due e il nostro amore. Ti attendo là, come ogni notte.

 

Sognami

Che io farò lo

Stesso e ci

Potremmo rincontrare

In un mondo

Di cui nessun altro sa le

Coordinate, ti darò la

Chiave…

Lì ti aspetterò…

Lì ti cercherò…

Lì ti aspetterò…

 

Chiudo finalmente questa lettera… Te la lascio qui, sul comodino, come sempre…

 

Domani ripartirò…

Ricorda di non dimenticare

Mille o più chilometri

Non potranno scioglierci…

 

Domani ripartirò…

Inutile dire che fa male,

Ma rende incantevole

Ogni istante che passo con te…

 

 

 

 

- …come sempre? Sango-chan, io non ricordo una sola volta che tu gliene abbia lasciata una! Gli lasci sempre il solito biglietto con scritto: “Caro Miroku…

- …ti amo. Mi manchi già da morire.” Lo so, Kagome… - Rispose la ragazza, togliendole la lettera dalle mani.

 

- Sango-san!!! Spero quello che hai in mano faccia parte del nuovo capitolo! – Gridò la redattrice dallo stipite della porta.

- No, signora… era solo un appunto. – Disse Sango, infilando il foglio nel tagliacarte.

 

 

金髪 -ちゃん

 

 

Vi prego, vi scongiuro non chiedetemi perché finisce così!!! La mia mente malata vedeva bene questo finale, purtroppo non si è resa conto che, scrivendolo, sarebbe venuto uno schifo… perciò non si era preparata per niente di alternativo. -.-'

Cooooooomunque… Ragazzi, vi annuncio ufficialmente che sono di nuovo qui a rompervi le scatoleeeeeeeee!!! Eh sì, purtroppo sì… Magari non come l’anno scorso, la mia creatività è stata mandata a farsi friggere da questo bell’ultimo anno di liceo e da tutti i casini che ci sono stati…

 

Questa FF è stata gentilmente offerta dalla sottoscritta sotto effetto di uno stupefacente chiamato Finley, la canzone utilizzata non è altri che Domani. Per il resto, lo sappiamo io e la mia sorellina, vero Konekuccia? ^_-

 

Un bacione a tutti,

 

Kinpa-chan

  
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