Fatemi sapere cosa ne pensate :)

Ricapitolando: Elijah è innamorato di Elena e lei, a suo modo, ricambia ma come tutti sabbiamo 'It's Always gonna be Stefan' e perciò non c'è posto per Elijah. Lui decide di lasciarla, andarsene, ma al suo ritorno fa una terribile scoperta: Elena è morta. Un Elijah tormentato dalla sofferenza rivela tutto c'ho che questa giovane umana realmente contava per lui.

You were my sunlight

Quel tronco ruvido contro la mia spalla era l'unico conforto che trovavo, l'unico che potessi sopportare.

Volgevo lo sguardo all'orizzonte là dove il sole sarebbe calato, quel sole che non avrebbe più scaldato la sua palle ed illuminato il suo viso. Ma neppure il sole poteva mostrarsi in questa giornata, si nascondeva dietro le nuvole come io mi nascondevo dagli altri, lontano da tutti. Entrambi non potevamo mostrare il nostro dolore, non potevamo mostrare la nostra debolezza.

Eppure prima o poi il sole sarebbe sorto di nuovo tornando alla normalità. Sarebbe tornato a brillare, a splendere, a vivere, come aveva sempre fatto. Ma io non ne sarei più stato in grado, di risorgere, di riprendermi. 

Ero vissuto per più di un millennio e mi ritrovavo ora a pensare 'ho davvero vissuto?'. Non ero in grado di dare un senso a quei secoli. Mi sembravano inutili, vuoti. Io mi sentivo vuoto. Spento.

Come potevo riprendermi quando il sole che mi illuminava era tramontato per sempre? Ero già vissuto nelle tenebre ma come potevo farvi ritorno quando mi ero innamorato della luce?

Un per sempre spaventa anche chi quel per sempre l'ha conquistato con l'immortalità ed io l'avevo persa, l'avevo persa per sempre e non potevo che sentirmi responsabile. L'avevo abbandonata al suo destino per un semplice rifiuto.

Probabilmente il mio non era amore era egoismo.

Come poteva un mostro amare? Ed io ero solo un mostro. Non l'avrei dovuta lasciare libera, sarei dovuto rimanere a proteggerla perchè la protezione era l'unica cosa che ero in grado di darle, era l'unica cosa che le avrei dovuto offrire. Avevo deciso di lasciarla andare, di liberarla dalla mia presenza e da tutto ciò che essa comportava. 

In fondo l'avevo già persa e quella parte di me che nutriva speranze era morta, ma l'altra, quella razionale, continuava a vivere nella consapevolezza che lei continuava a vivere in un mondo più felice di quello che le avrei potuto offrire io, nel mondo in cui desiderava davvero vivere.

Ma come potevo immaginare che quel mondo le sarebbe stato strappato via in così breve tempo? Dovevo quindi sentirmi in colpa per averla lasciata libera di vivere la sua vita ovunque essa l'avrebbe condotta? Avrei ripensato a queste domande per l'eternità senza riuscire a darmi risposta, senza mai darmi pace.

Potevo immaginare le sue morbide mani afferrarmi il viso costringendo il mio sguardo ad incontrare il suo. La sua dolce voce ripetermi e ordinarmi di non sentirmi responsabile, che ero meraviglioso ai suoi occhi e solo attraverso i suoi occhi non mi sentivo un mostro. Grazie a lei mi sentivo c'ho che non ero: umano.

Ma l'amara immaginazione di averla accanto si sarebbe dissolta.

Mi sarei sentito in colpa per il resto dei miei giorni perchè vicino a me, e vicino a me solo, lei era al sicuro. Ero il suo scudo e scappando l'avevo lasciata indifesa, come potevo non considerarmi un mostro? Avrei convissuto con questo odio verso me stesso per sempre. Ma una parte di me ne era lieta.

Avrei potuto spegnere le mie emozioni, smettere di soffrire ma la sofferenza mi serviva. Mi avrebbe impedito di dimenticarla.

-The end-