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Autore: Mirokia    01/07/2007    10 recensioni
Sesshomaru sta morendo e solo in punto di morte riesce a capire di aver amato un'umana, anche se l'ha persa molto tempo prima..............."Almeno è una notte di pioggia...così avrò l'impressione che qualcuno pianga per me..."
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rin…sto arrivando…

Rin…sto arrivando…

 

…TUM…TUM…TUM…

…TUM…TUM…TUM…

Apro gli occhi lentamente

cercando di non addormentarmi…

se lo facessi sarei capace di non svegliarmi mai più…

 

La morte avrebbe dovuto cogliermi

tanto tempo fa,

quando ho perso la creatura

più preziosa che la vita mi abbia potuto dare…

quasi non ricordo il suo nome…

forse è la malattia che mi confonde i sensi…

quel nome…

Rin…?

 

…TU-TUM…TU-TUM…TU-TUM…

 

Certo che è proprio strano…

Solo in punto di morte si riesce a comprendere

l’amore provato per una persona…

Ed è in punto di morte che sono caduto davvero in basso,

rendendomi conto di aver amato

un’umana nella mia vita…

io?

Amare?

Umana?

 

E’ ovvio, è la morte incombente che mi provoca

quest’effetto…

eppure…

sento qualcosa che mi pesa sulla coscienza…

mio padre…

la frase di mio padre…

 

“Tu possiedi qualcuno da proteggere?”

Si, padre…

Io possedevo qualcosa da proteggere,

che poi non ho più protetto.

Ecco ciò che mi pesa.

 

Ma ora non mi importa più nulla,

me ne frego di tutto e di tutti,

vorrei solo poter trapassare da qui all’altro mondo

serenamente.

Ma per essere sereno,

vorrei rivedere il tuo viso arzillo

e le tue espressioni buffe

di quando eri bambina

e mi seguivi ovunque.

Eri una scocciatura e la tua presenza mi innervosiva,

devo ammetterlo…

ma con il tempo mi ci sono abituato.

 

Ti ho vista crescere,

diventare più alta,

più grande,

più fiera,

più bella,

continuando comunque

ad essere una bambina vivace e insopportabile.

 

Perdonami se non capivo i tuoi segnali,

perdonami  se non capivo che mi volevi bene,

perdonami se con la mia freddezza ti ho fatto soffrire,

scusami se non capivo che la tua idea

su di me era cambiata…

che non mi consideravi più come un padre

o come un semplice compagno di viaggio,

ma come qualcosa di più…

Scusami se,

quando mi insegnavi ad amare

io non ti ascoltavo mai…

scusami se ti ho lasciata morire…

 

Questa è la prima volta nella mia lunga vita

che chiedo scusa a qualcuno…

per di più a un defunto!

Mi sto creando dei problemi inesistenti.

Te ne sei andata da molti anni

e io non ho mai sentito la tua mancanza

fino ad adesso…

 

………TUM………TUM………TUM………

 

La vista mi si offusca…

Gli occhi si chiudono…

… …

Davanti a me appare una strana figura:

una donna dai lunghi capelli grigi e biancastri,

che veste una tunica

sbiadita e rovinata.

E’ appoggiata ad un albero…

un ciliegio…

poi ricordo…

Rin…!

Sto rivivendo un vecchio ricordo.

Rin è anziana, è ormai arrivata la sua ora.

Mi sorride malinconica,

guardandomi con quei suoi occhi scuri come la pece

e che lentamente stanno perdendo la loro luce.

Si china con difficoltà ed afferra una pietra appuntita.

Inizia a raschiare sulla corteccia

dell’albero,

mentre la vedo morire davanti ai miei occhi

senza poter fare niente.

Solo dopo parecchi giorni

Ho avuto il coraggio di guardare l’albero.

Sulla corteccia c’erano incise

in caratteri giapponesi due lettere:

 

R+S

 

E’ incredibile che anche da morta

pensassi ancora come una bambina.

Ma quell’incisione mi è rimasta impressa

ed ora mi rendo conto di che bene

prezioso ho perso.

Ma è questo il nostro destino.

Si nasce, si cresce,

si muore…e si ama…

Bè, poco importa,

fra poco ti raggiungerò, Rin,

e allora ti chiederò perdono di persona,

faccia a faccia.

 

………………TUM………………TUM……………

 

Credo sia ora di andare

Morirò da solo, senza che nessuno

si rallegri o si disperi per il mio trapasso.

Almeno è una notte di pioggia…

così avrò l’impressione che  qualcuno pianga per me…

 

Vorrei tornare indietro…

In quel tempo in cui tu

eri una bambina viziata,

e in cui io

ero il principe dei demoni,

sprezzante degli umani

e di tutto ciò che era legato a loro.

In quel tempo in cui tu e Jaken

litigavate per poter parlare con me,

e io non rispondevo a nessuno dei due.

 

…………….TUM…………TUM…………..

 

Lo sento…devo andare…

Prendo Tenseiga dal fodero

e la spingo lontana,

regalerò anche questa zanna ad Inuyasha.

Stanotte sono in vena di buone azioni.

Sfioro il viso segnato dalle rughe.

Il ciclo della vita è finito anche per me.

La mia rosa è appassita,

il mio albero è caduto,

il mio fiume è stato prosciugato,

insomma è finita,

ho vissuto abbastanza.

Do un’ultima occhiata all’albero con su incisi

il mio nome e quello di Rin

bagnato dalla pioggia e poi…

…il buio…

 

TUM……._________________

 

Non vedo più niente…

Non sento più il rumore della pioggia…

Non sento più i battiti del mio cuore…

È fatta…

Rin, aspettami…

Sto arrivando…

 

********************************************************************

 

Ciao a tutti belli e brutti!! Questa one-shot molto triste la dedico alla mia Dil, dato che siamo tutte e due crudeli nelle fic. Dil ti voglio bene e spero che la fic ti sia piaciuta anche se è una cavolata! Baci88 e commentate! KISSSSSSS

 

MIROKIA

 

   
 
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