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Autore: Brucy    01/07/2007    4 recensioni
Un ragazzo che rivela i suoi sentimenti davanti a qualcuno che non è propriamente come lo vorrebbe lui.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dio che sonno

TI AMO




Sei davanti a me: bella, solare, allegra ed è il momento giusto per dichiararmi.



- Sono qui per dirti una cosa importante che in tutto questo tempo non sono riuscito a dirti, o meglio, sono FINALMENTE riuscito a CAPIRE quello che provavo e che provo ancora per te: ti amo!-



Respiro profondamente e sorrido.



- Mi sono innamorato di te dalla prima volta che ho visto. Come si suol dire è stato un "colpo di fulmine". Quel giorno, essenziale giorno, pioveva a dirotto. Sembrava che il cielo volesse cadere, che non reggesse più tutta l'acqua accumulata in tutti questi secoli e che in quel momento volesse fuoriuscire tutta. Io stavo tornando da scuola. Era stata una giornata pallosa come le altre, niente di diverso.. ma mi sbagliai.

Quando ti vidi capii che quello era il mio giorno, dove io trovavo qualcosa di puro, di magnifico, di cui non avrei più fatto a meno.. come l'aria. Eri appoggiata alla ringhiera della piazzetta da cui si vedeva un ottimo panorama. Non avevi l'ombrello con te. Guardavi assorta la città, incurante dell'acqua che ti scivolava addosso. Ormai i tuoi vestiti erano diventati una seconda pelle per quanto fossero fradici.

In quel momento ti vidi come un'apparizione.. un'angelo... un bellissimo angelo.. il mio angelo! I capelli ti arrivavano al sedere e sembravano fili di seta, neri come la notte, e che svolazzavano al vento. La maglietta era aderente, idem per i jeans. Tutto di te in quel momento mi bloccò, tanto da farmi dimenticare di respirare.. difatti mi riscoprii affannato come se avessi fatto la maratona. Tu, forse sentendoti osservata, ti voltasti e il mio cuore esplose di gioia... eri bellissima da sembrare divina. I tratti del viso erano delicati, e gli occhi così neri e così profondi. Vidi che sul tuo viso albeggiava un sorriso divertito e, preso il coraggio a due mani, mi avvicinai per conoscerti. Fui lieto che tu non mi mandasti a quel paese pensando fossi un maniaco o robe del genere. Fu come togliermi un grosso peso dallo stomaco, eppure non conoscevo neanche il tuo nome... già! Il tuo nome.. Cassandra.. un nome che ora solo pensarlo mi viene un batticuore assurdo. Ti giuro che ero intento solo a diventare tuo amico. Ispiravi fiducia e io volevo avere qualcuno come te al mio fianco.. che ci sarebbe stato sempre.. momenti buoni o cattivi.. sempre..-



Sento di stare un pò meglio ora.



- Sei stata con pochi ragazzi ma ogni storia durò due o tre anni.. storie serie.. tu non eri il tipo da illudere o che giocava coi sentimenti ed è anche per questo che ti ammiravo.. si! Ti ammiravo. Il tuo modo di aiutare e di dire di "no" quando serviva, il tuo modo di comportarti nei momenti difficili e tristi, il tuo modo di parlare, di essere.. tutto di te mi attirava..-



Una lacrima sfugge al mio controllo ma non faccio nulla per trattenerla.



- Sei sempre stata la prima a invogliare gli altri, piena di energia tutto il giorno.. non ti stancavi mai.. e io molte volte mi chiedevo cosa pensassi di me. Sì insomma, cosa contavo io per te.. ma non ho avuto mai il coraggio di chiedertelo. Anche perchè non era il momento adatto.. infatti quel giorno il mondo mi crollò addosso. Eravamo in palestra. Io e te decidevamo quando fare ed. fisica e quando no e quel giorno stavamo sulla panchina a chiacchierare del più e del meno quando all'improvviso tu hai perso i sensi... fu un'attimo.. un secondo.. un dannatissimo millesimo di secondo a farmi capire cosa succedeva e mentre ti presi tra le braccia inizia a urlare chiedendo aiuto. Venni insieme a te all'ospedale, non potei pensare a stare per tre ore senza tue notizie. Ti portarono d'urgenza in rianimazione..

Stetti tutto il pomeriggio in sala d'aspetto. Erano passate due ore quando dalla porta che sorvegliavo attentamente uscì un dottore. Mi chiese se ero un tuo parente ma gli dissi che i tuoi erano fuori città e che ero il tuo migliore amico. Mi chiese di seguirlo nel suo studio così da poter parlare apertamente.. mi sedetti e in ansia ascoltai ciò che disse.. non riuscivo a crederci.. tu.. la mia piccola Cassi.. malata di leucemia.. e ti stavi spegnendo piano piano. Tu la mia stella.. stavi scomparendo nel buio della notte. Quando ti potei vedere mi si strinse il cuore. Avevi una marea di fili collegati a delle macchine accanto al tuo letto.. non riuscivo a crederci ma mi sforzai di sorridere. Ti presi la mano. Tutti i giorni venivo a trovarti. Trascuravo la scuola ma passava in secondo piano se c'eri tu.. la mia bellissima Cassi.. il mio angelo.. il mio bellissimo angelo.

Tu che eri piena di voglia di vivere ora sembravi senza vita.. una bambola fragile che può spezzarsi da un momento all'altro. Dentro di me vi era una lotta di sentimenti.. sentivo rabbia e tristezza perchè su tutte le persone al mondo proprio te doveva prendersi?? Il problema era che sentivo qualcosa in più per te. Prima vedendoti sempre mi veniva da sorridere.. ora invece mi veniva da prenderti, abbracciarti e far si che il tuo sorriso non si spegnesse mai.. provavo qualcosa in più.. ma cosa??

Non ebbi il tempo materiale di pensarci perchè dopo un mese passato così.. tu lasciasti questo mondo.. lasciasti la tua famiglia.. e lasciasti me. Non riuscivo a farmene una ragione.. non volevo! Perchè tu DOVEVI stare con me.. SEMPRE! Dopo il tuo funerale mi chiusi in me stesso, ma non lo potei fare per molto perchè i tuoi genitori vennero a farmi visita dandomi una tua lettera. Appena andati via la presi, andai in camera e la lessi:

"Mio dolce diavolo.. non è un buon inizio eh?

Sono sicura che quando leggerai questa lettera io non ci sarò più.

Mi sono preparata sapendo che la mia più che vita era attesa.. si!

Attesa! Perchè potevo solo attendere sperando che la morte arrivasse il più tardi possibile.. è stato così??

Comunque queste sono solo delle semplici parole ma che hanno per me un significato immenso.

Ti ricordi il nostro primo incontro? Eravamo sotto la pioggia e ti ho beccato a spiarmi eh eh! La tua faccia da bambino scoperto dalla
mamma a mangiare nutella era troppo buffa..tu sei stato un raggio di sole che mi ha illuminato.. che ha trasformato la mia attesa in un passatempo e che passatempo! Bellissimo, simpatico.. magnifico.. eri il mio diavolo!

Comunque ora devo dirtelo senza girarci intorno:io TI AMO! Si! Hai capito bene! Ti amavo già da quel giorno ma me ne sono resa conto solo poco tempo fa che tonta! Ti chiederai perchè non tel'ho detto!Paura? No! Vergogna? No! Non tel'ho detto solo perchè non voglio che sia un'amore condizionato dal tempo.. se tu mi ami continuerai a farlo per sempre questo lo so, ma non volevo farti soffrire troppo. Perdere un'amica è un conto.. perdere il proprio amore è un'altro. Io ti veglierò da lassù, se vorrai amare un'altra ragazza fallo senza problemi! Fai tutto ciò che vuoi per essere felice.. voglio solo chiederti questo:
SII FELICE E VIVI LA TUA VITA!
NON PENSARE ALLA MIA MORTE MA AI MOMENTI BELLI E BRUTTI PASSATI
INSIEME!NON PENSARE A ME COME A UNA PERDITA MA COME UN RICORDO!
SII FELICE E VIVI LA TUA VITA CHE IO TI SEGUIRO' SEMPRE!

A presto e per sempre, Cassandra"


La lettera era bagnata perchè dall'inizio sino alla fine avevo pianto..-



Appoggio un girasole sulla lapide.



- Ti piacevano i girasoli, e un pò ti ricordano perchè come loro eri solare e sprizzavi gioia da tutti i pori. Non vivrò nella tua morte..
farò volentieri quel che mi hai chiesto nella lettera...quindi io:
Vivrò per te, vivrò di te e vivrò con te, angelo mio.



  
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