Nota d'Autore: ho scritto questa os a causa dei tweet pubblicati oggi da Naya e Lea (che sembra decisa a ignorare Dianna lol) e nulla, spero vi piaccia. Come, a mio parere, stanno andando le cose. Un ringraziamento speciale alla mia cara amica Roberta che mi ha dato l'hdml della os dato che dal cellulare non me lo faceva ottenere. Grazie, Rob <3
Buona lettura! -errebì :3


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Lea Michele era solita restare fino a tardi sul set per provare le canzoni e le coreografie, anche quando tutti se ne erano andati. Con soltanto qualche luce accesa, recitava le battute, ballava, cantava, da sola, sul grande palco, proprio come la prima volta. E quante cose erano cambiate da allora..
Ma quel giorno non fu sola. Non appena arrivò sulle scene, ormai a tardo pomeriggio, trovò un'altra persona, in piedi sotto i riflettori. I capelli delicatamente pettinati, gli occhi immersi nel buio della sala, la pelle liscia e leggermente truccata. Dianna stava con le mani dietro la schiena, i lineamenti del viso tirato in un'espressione di felicità. Quelle labbra perfette e rosse come le ciliegie che mostravano il suo sorriso sfavillante, che Lea non vedeva da molto, troppo tempo. A dirla tutta, Lea non vedeva l'intera Dianna da tantissimo tempo.
Cominciarono a sudarle i palmi delle mani e iniziò a tremare. Avesse potuto, sarebbe corsa via all'istante. Ma ogni uscita l'avrebbe condotta a lei. Qualsiasi via, per diversa, contorta e lontana che fosse, portava a Dianna. Perciò Lea si fece coraggio, e raggiunse la bionda sotto le luci dei riflettori, sul palco.
- Ehy. - disse, mentre spingeva il palmo di una mano contro l'altra per alleviare la tensione.
La sua testa si girò verso di lei. - Ehy. - ripeté Dianna. - Sapevo di trovarti qui. -
- Già, è la mia tradizione.. - rispose timidamente Lea, cominciando ad arrossire e abbozzando un sorriso.
- Lo so, me lo ricordo. - Dianna rispose sorridendo un'altra volta, guardandola teneramente.
Si fissarono per poco. Lea riuscì a sostenere lo sguardo di Dianna solo per qualche secondo. Calò il silenzio. La bionda si girò e torno alla posizione di partenza, a fissare il pubblico.
- Naya sta male, e ho bisogno di provare con qualcuno la canzone di Quinn e Santana dall'episodio 12. -
Un'altra frazione di silenzio tombale. Lea ormai era totalmente voltata dall'altra parte, il viso rosso e il cuore che batteva forte nel petto.
- Ti andrebbe di cantare con me? -
Sapeva che gliel'avrebbe chiesto. Se l'aspettava. Ma chissà come, Dianna riusciva sempre a mettere qualcosa di imprevedibile, di unico e indimenticabile. Qualcosa oltre ogni aspettativa.
Dianna continuava a guardarle le spalle. Lea trovò finalmente la forza di girarsi solo dopo qualche minuto.
- Va bene. - rispose sussurrando.

Dianna cominciò a cantare le prime frasi di We Are Never Ever Getting Back Together. Lea dovette afferrare saldamente un oggetto di scena per non inciampare quando uscirono le prime note da quella bocca paradisiaca, tanto ne rimase ammaliata. Tutto sembrava perdere una connotazione, tutto si faceva sfocato. Cantare le veniva spontaneo, ma piuttosto che coprire le battute di Naya si limitava a fare quasi da sottofondo a Dianna. E ormai non restava che lei. Era tutto buio intorno, e c'era solo lei, solo ed esclusivamente Dianna. Ormai non poteva fuggire o scappare. Era quasi una lotta alla sopravvivenza. Dianna Agron in mezzo al buio totale. L'unico appiglio, l'unica speranza. Per una volta davanti a Lea apparve la vera e sola concezione della sua vita. Tutto intorno, fra gli spettatori, all'oscuro, stavano le bugie, le finte emozioni, le scene recitate. Ma bugie necessarie, d'altra parte non c'è artista senza pubblico.
Ma ora si poteva fare a meno dell'audience. Ora finalmente c'era solo Dianna. Tutto era molto confuso e vago, ma l'unico punto saldo era, è, e sarebbe sempre stata Dianna.

Lea smise di cantare di colpo. I suoi occhi cominciarono a brillare guardando Dianna continuare senza accorgersi della sua assenza. Un ampio sorriso, ma comunque timido, si aprì sul suo volto. Arrivò il ritornello, e poi anche la bionda smise di cantare, senza però prima marcare per bene le parole principali.
- We are never, ever, getting back together. -
Silenzio.
Dianna si girò verso la Michele, che la guardava con uno sguardo fiero e innamorato. "Come la prima volta".
Dì ricambiò il sorriso e lo sguardo. Stavolta i loro occhi si scavarono a vicenda, entrano gli uni dentro gli altri, si sbirciarono le rispettive anime.
Miss Agron si avvicinava sempre più alla piccola Michele, lo sguardo fisso sul suo volto.
- Non torneremo mai insieme.. perché non ci siamo mai lasciate. - sussurrò, allungando le braccia dietro Lea e cingendola a sé.

E finalmente si baciarono. Un bacio delicato, lento e intenso. Le loro labbra si sfioravano e facevano l'amore, incastrandosi e rincontrandosi. E poi un altro bacio, e un altro, e un altro ancora. Quei baci erano come una droga, come cocaina. Ed entrambe erano due cocainomani che non sarebbero più riuscite a farne a meno.
Mai più. Basta bugie, basta imbrogli, basta pianti singhiozzati per nostalgia. Lei era tornata. E adesso le loro vite erano complete. Quella specie di vuoto si era colmato. Finalmente Dianna era tornata.
In mezzo alle lacrime e ai singhiozzi di gioia, Lea sussurrò all'orecchio di Miss Agron: - Sei tornata.. Io.. Non ce la facevo più.. E.. E avrei voluto.. Ti prego non andartene mai più. Non lasciarmi, per favore. Resta con me. Ti amo, Dianna. -
La bionda strinse di più la presa su Lea. - Non me ne andrò più, prometto. Saremo felici insieme per sempre. Anche io ti amo, Lea. -

achele is, was and will be always on.