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Autore: Rhain_1992_ARM    15/12/2012    5 recensioni
BlueMoon
ReinxShade più altre coppie varie.
Non voglio dirvi altro più che altro perchè neanche io so esattamente cosa voglio scrivere... quiiiindi vedremo!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rein, Shade
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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In una notte invernale, una giovane donna si specchiava sulla superficie placata del lago di fronte a lei. L’aria era pungente e per il troppo tempo passato fuori le faceva bruciare la candida pelle che era ancora più bianca del normale. Rannicchiata sulla sponda congiunse le mani verso la bocca e le dischiuse sospirando l’aria calda, ed osservando i ghirigori che faceva nell’aria diventando fumo bianco. Poco tempo dopo si alzò, avanzò un piede nudo verso il lago poggiandolo sulla superficie dell’acqua che al contatto si ghiacciò. Più andava avanti più sotto di lei si creava del ghiaccio.  Osservò cupa la strada che si era creata tra lei e la sponda, sentì un rumore provenire da un cespuglio, e spaventata si guardò intorno. “chi va là?”
Un’ombra che partiva da un cespuglio si allungò sempre più verso di lei formando una mano dai lunghi artigli che più si avvicinava più diventava grande. La ragazza dai lunghi capelli turchini cercò invano di scappare ma la mano la raggiunse stringendola con forza fino a farla urlare dal dolore.
“Noooooooo!” La turchina si risvegliò sudata e con il fiatone nel suo letto, si asciugò la fronte con la manica della lunga vestaglia e si guardò intorno spaesata. Per fortuna non aveva svegliato la sorella, era un incubo ricorrente, non sempre lo stesso ma più incubi simili tra loro. Sempre questa mano d’ombra che l’afferrava e la stritolava. Non era tipo da rimuginare sui sogni, ma questi stavano diventando fastidiosi.
Erano le 5 e di lì a poco si sarebbe comunque dovuta svegliare per l’inizio del nuovo anno scolastico. Si era trasferita quell’estate a Wonder, sua sorella Fine e sua madre vivevano lì già da parecchi anni, mentre lei fino ad allora era andata in giro per il mondo con il padre.  Aveva visitato di tutto, ma purtroppo il padre era venuto a mancare ed ora Rein si sentiva persa.
Si diresse verso il bagno e si fece un bel bagno caldo. Indossò velocemente la divisa scolastica che le aveva fornito sua sorella, classica gonna a pieghe nera e camicetta bianca con colletto e manicotti neri. A scelta aveva deciso anche di indossare delle calze auto reggenti che arrivavano alla coscia.
Osservò il suo riflesso allo specchio, da quando quei sogni la tormentavano le dava fastidio guardarsi, e per lei era un qualcosa di assurdo vista la sua vanità. Si asciugò i lunghi capelli azzurri, gli diede una pettinata e li legò in una coda bassa che le scendeva di lato. Si mise un filo di matita nera e constatò di poter andare bene così, prese la borsa ed andò a preparare la colazione per far svegliare di buon umore la sorella.
Dopo aver fatto abbondantemente colazione, le due ragazze si diressero allegramente verso la scuola, Fine era a dir poco entusiasta di stare di nuovo con la sorella, e sperava sarebbe finita in classe con lei. Aveva due occhi color rubino, brillanti come la gemma stessa e degli ondulati capelli rosso fuoco raccolti in due codine alte che le ricadevano in boccoli sulle spalle.  Arrivarono presto all’istituto,  Fine salutò allegramente la sorella augurandole buona fortuna, mentre quest’ultima raggiunse la presidenza. Lì fu cordialmente ricevuta dalla preside che l’accompagnò personalmente nell’aula in cui era stata assegnata. Prese un grosso respiro e bussando alla porta entrò in classe.
Tanti occhi la squadrarono da capo a piedi commentando il suo arrivo. Il professore la presentò e la invitò a sedere in uno degli ultimi banchi. Rein constatò con piacere che era finita in classe con la gemella che le sorrideva radiosa. Attraversando l’aula notò un bel ragazzo dai capelli biondo cenere e gli occhi color ambra che notò il suo sguardo e le sorrise gentilmente, le mancò un battito. Era così che aveva sempre immaginato un eventuale principe azzurro ed ora era lì seduto a pochi banchi da lei. Doveva assolutamente scoprirne di più.
Il primo giorno era letteralmente volato e si era fatta presentare l’intera classe da Fine che raccontava di lei ormai da mesi a quanto avevano detto.  Il professore aveva insistito per farla rimanere dopo le lezioni così da poterle mostrare l’edificio scolastico, così salutò Fine e seguì il professore che la lasciò nelle mani premurose  del biondo dallo sguardo d’oro. Arrossì vistosamente incrociando il suo sguardo. “grazie mille per il tuo tempo, prometto di non fartene perdere eccessivamente” sorrise graziosamente al ragazzo che le sorrise di rimando “non preoccuparti, essendo capoclasse è il mio dovere, nonché piacere.”
‘Mio Dio, è anche gentile … credo che morirò’ la turchina continuava ad osservarlo estasiata immaginandolo con abiti ottocenteschi a cavallo di un puledro color ambra. “comunque sia io sono Bright, piacere di conoscere la famosa sorella gemella di cui Fine ci parla così spesso”.
‘Bright … Bright … suona meravigliosamente’.
Rein continuò a sognare ad occhi aperti seguendo il suo principe per tutta la scuola quando improvvisamente lo perse di vista. Era così impegnata a montarsi la testa di scene assurde che lo aveva completamente perso…
Entrò in un’aula poco più avanti semi aperta. Molto buia ma non del tutto, si avvicinò ad una finestra e tirò leggermente una tendina. Doveva essere l’aula di musica visto tutti gli strumenti che c’erano.  Un pianoforte incombeva immenso al centro dell’aula, la tentazione era troppa, si adagiò sull’apposito sedile e cominciò a suonare una dolce e malinconica melodia sfiorando i tasti delicatamente. Si perse nelle note che riecheggiavano per il silenzio di quel momento, quando qualcosa la fece sussultare. Il suono di un violino, dal fondo dell’aula. Nell’angolo più buio qualcuno stava suonando un violino seguendo le sue note, come ad accompagnarla. Se prima ne era spaventata adesso ne era ammaliata, ascoltava quella musica come ipnotizzata.  Lentamente abbandonò i tasti e come se sapesse quello che stava facendo si avvicinò verso l’alta figura scura a bordo stanza che aveva smesso di suonare a sua volta.  “tu…” inspiegabilmente osservando l’oscurità le tornò in mente l’incubo che la perseguitava, una lacrima le rigò il viso. Dalla finestra  le nubi se facevano sempre più scure, e un tuono riecheggiò nell’istituto facendo crollare la ragazza a terra piangente. Amava con tutta se stessa la pioggia, ma aveva paura, un immensa paura dei temporali. La figura osservava la figura della ragazza accovacciata a terra, era in contro luce e non riusciva a vederla, era solo riuscito a distinguere due enormi occhi cristallini, in cui si era perso per un istante che gli sembrava un’eternità.
Riprese a suonare il violino cercando di sovrastare il più possibile il frastuono dei tuoni, la figura tremante sembrava rilassarsi a quelle note, fino a svenire completamente. Poggiò lo strumento a terra, e lentamente si chinò verso la figura, socchiuse gli occhi più possibile per cercare di identificare la ragazza, quando sentì qualcuno avvicinarsi, così si tolse la giacca dell’uniforme e coprì il corpo esile della giovane, per andarsene dalla porta posteriore dell’aula.

 

 

Bene, ecco il primo capitolo, non ne sono molto soddisfatta! E’ la mia prima fic su TwinPrincess.

Lo dico chiaramente è una BlueMoon <3 Amo Shade e Rein <3

 Spero comunque possa esservi piaciuta, e … al prossimo capitolo!

   
 
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