15/12/2012
5 recensioniEra mattina, il profumo del tabacco mi avvolgeva, dolce, come una coperta che copre un bambino. Non era soltanto tabacco: Tabacco, primavera e Lui. Takano Masamune. Il mio Takano Masamune. Aveva ancora gli occhi chiusi. Lo osservai, raramente accadeva un’occasione del genere. Sembrava un ragazzino, nonostante fosse cambiato parecchio in quest’anni. No, non è più il mio “Sempai”. No, i tratti da ragazzino ribelle sono totalmente scomparsi. Quel viso che tanto amavo durante il liceo è cambiato. Lo osservo. Quanto era bello. Aveva la bocca leggermente aperta, i capelli tutti arruffati e le guance rosse. Era caldo. Che avesse preso la febbre? Beh, restare sotto un balcone per 30 buoni minuti a causa di un temporale non è il massimo per una persona raffreddata. Ricordo cosa mi disse, in quella mezz’ora.
“ Ti amo, Onodera. Ma non perché sono legato al passato, amo il te di ora.” Arrossii. Come faceva a dire frasi del genere senza il minimo imbarazzo? Beh, non che fosse cambiato, anche 10 anni diceva frasi degne di uno shojo manga , senza il minimo turbamento.
«Ritsu…» Sussurrò nel sonno, si stava svegliando.
Non sei legato al passato, eh? Però...come fai ad amarmi, se il me di ora non lo conosci? Sono cambiate così tante cose in questi anni. Non sono più il ragazzo timido che conoscevi, penso sia evidente. Non chino più il viso quando ti parlo. Soltanto una cosa non è cambiata. /Ogni volta che provavo a cambiare, ogni volta che pensavo di potermi innamorare di qualcuno../
«Ritsu! »
Di nuovo.
Sospiro, quanto si può amare una persona? C’è un limite? Sorrido, anche tu lo stai facendo. Nonostante tutte le sofferenze che ho subito in passato, nonostante tutti questi anni di lontananza, nonostante tutte le lacrime versate ed il cuore infranto, se mi chiedessero “ Lo rifaresti?” Si. Si, si, si, lo rifarei, certo che lo rifarei, soltanto per un momento del genere. Soltanto per poterlo vedere dormire avvinghiato a me. Soltanto per sentire il calore del suo corpo, soltanto per sentire il suo profumo.
C’è un limite? Quanto posso amare questo uomo?
«Onodera…» Sussurrò. Si era svegliato.
«Uhm? » Lo guardo.
«Buongiorno..» Mi stringe.
∞
Stiamo facendo colazione. Lo osservo, mentre sorseggio il mio the caldo.
Lui come al solito, hai preso latte macchiato accompagnato da biscotti al cioccolato. Siamo sicuri che la persona seduta accanto a me sia un ventottenne che ha ridato vita ad una casa editrice che stava andando in rovina? Siamo sicuri che non sia soltanto un adolescente troppo cresciuto?
« Perché mi stai fissando? »
Arrossisco. Merda. E’ così imbarazzante.
«Non.. non ti stavo mica fissando! » Sbuffo.
« Certo.. certo.. » Lo sento ridere.
«M-ma è così, non ti stavo guardando, figurati, p-perché dovrei guardarti poi?! » Dico, frettolosamente. Che imbarazzo. Ma dentro di me sorrido, non sei cambiato.
«Pff…».
«E..eh?»
In meno di cinque secondi, rumore di sedie, tazze cadute a terra, nessuna parola, nessun rumore. Silenzio assoluto. Le sue labbra sulle mie. Oh no. Il cuore inizia a battermi all’impazzata, il profumo di Takano-san, il suo corpo avvinghiato al mio, il suo sapore, il suo respiro mozzato, la sua mano che tiene saldamente la mia nuca. Oh no. Il cuore, il cuore mi sta scoppiando nel petto. Le guance, ormai sono in fiamme. Oh no. Lo sapevo. Mi basta un semplice bacio ed il mio corpo smette di assecondare la mia volontà. I miei pensieri, le mie angosce, le mie paure, si annullano tutte. Ci siamo soltanto tu ed io.
Ti allontani, sorridendo.
«Onodera? »
«U..uhh? » Rispondo, ansimante, ancora mi sto riprendendo. Sto cerando di riappropriarmi del mio corpo.
«Ammettilo che mi ami! » Sorridi beffardo.
Arrossisco violentemente. Lo sai quale sarà la risposta, perché me lo chiedi sempre?
«EHHHHHHHH?! Io?! No! Mai! »
Ridi. E’ così raro vederti ridere.
Quanto posso amare questo uomo?
Spazio per l'autrice c:
Salve! Beh, questa è una piccola oneshort scritta in classe per la noia.Mi seccava rileggerla { Son pigra,lo so çç } se ci sono errori di battitura avvisatemi, mi fate un favore! Grazie mille per aver letto! <3