15/12/2012
1 recensioniTHE MOON
È una tranquilla sera estiva, il cielo è velato e una flebile luce azzurrina circonda in un’atmosfera surreale l’Accademia della Vera Croce.Un campanile non troppo distante batte 12 rintocchi. Un ragazzo, all’apparenza un ragazzo come tanti altri, osserva con sguardo malinconico l’immensa scuola dormiente. I capelli mori sono spettinati , gli occhio blu oltremare spenti, assorti in pensieri profondi. Un suo movimento improvviso fa sbucare fuori un lunga e sinuosa coda, che comincia a muoversi lentamente, ondeggiando.
“Perché?”. Una sola domanda continua a rimbombare nella mente agitata del ragazzo: “Perché a me? Perché? Nessuno sembra credermi … sono sempre io …”
Le tempie gli scoppiano, comincia a sentire un profondo senso di malinconia e sconsolatezza salirgli dal cuore e raggiungere gli occhi cristallini. Tutto il suo dolore confluisce in una lacrima, che solitaria scende lentamente facendosi strada sulla sua guancia destra.
Poi, un fatto inaspettato. Un colpo di vento più forte degli altri spazza via le leggere nubi che oscurano il cielo. E lei, la luna, si mostra in tutto il suo latteo splendore. Un astro così sublime in tutte le sue imperfezioni.
In quella notte, così astratta e irrazionale, improvvisamente tutto diventa più chiaro. Così come aveva illuminato con la sua tenue luce bianca l’Accademia silente, la luna dissipa ogni dolore e ogni incertezza anche in Rin Okumura. Il suo sguardo si alza, negli occhi si accende una nuova scintilla di vita, e timidamente un sorriso comincia a affiorare sulle labbra del giovane demone.
“In fondo, che male c’è? Io sono quel che sono. E nessuno potrà mai cambiarmi. Non posso far altro che impegnarmi al massimo per dare il meglio di me. So che gli altri potranno capire, lo faranno.”
Rin pronuncia queste parole ad alta voce, sembra che nulla lo spaventi più, l’incubo è finito. Ora può andare avanti. Ma il dolore, la rabbia, il senso di colpa sono ancora in agguato, nascosti in un angolino del suo cuore, pronti a assalirlo di nuovo.