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Autore: A c q u a m a r i n a_    15/12/2012    4 recensioni
Chissà se un giorno la ragazza avrebbe trovato il coraggio di dichiarargli i propri sentimenti.
Per ora a lui bastava che le stesse accanto ogni giorno, continuando a sorridergli.
Piccola e mia prima One-Shot su Kei e Hikari e su questo Fandom, spero che vi piaccia. Possibile OOC.
*Ludo_chan*
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stelle lucenti, stelle cadenti.

“Non chiamarmi numero due!”
La ragazza dai capelli scuri sorrise. Quante volte aveva pronunciato quella frase.
Si distese su una lunga roccia liscia e piatta, illuminata dalla luna, davanti al limpido mare che rendeva speciale la città dove viveva.
Dopo aver cenato aveva deciso di fare una passeggiata in riva al mare, come di solito faceva per rinfrescare la mente e per sgranchirsi le gambe.
Peccato che si ritrovasse sempre a pensare a lui.
“Vorrei capire cosa significa amare davvero.” disse sospirando.
Guardò il cielo. Non era mai stato più stellato di così.
Sorrise e mise una mano in avanti, aprendone il palmo verso il cielo, come se volesse afferrare qualcosa.
Si sentiva così bene.
“E tu cosa ci fai qui?”
Si riscosse dai suoi pensieri. Chi la disturbava?
Un ragazzo si avvicinò a lei intrecciando la mano con la sua, per poi tirare la mora su.
Lei arrossì vistosamente, esclamando:
“T-Takishima! Cioè K-Ke-Ke…” Dannazione non riusciva ancora a pronunciare il suo nome!
 “Forse lo chiami così perché per te è speciale?” le disse quel giorno Akira.
 “N-No cioè K-Ke…”
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo.
“Va bene anche se mi chiami Takishima.” disse.
Ci fu un attimo di silenzio tra i due, poi il castano si sedette sulla sabbia e le disse:
“Cosa stavi facendo qui?”
“Come cosa stavo facendo qui? Semmai cosa stai facendo TU qui! Mi hai disturbata e…”
Venne interrotta dal ragazzo, che le mise un dito davanti alle labbra.
“Visto che non sei in grado di spiegare…” cominciò a dire il castano, ma venne subito interrotto dalla ragazza.
“Io ti posso spiegare invece!” protestò la mora.
Ricominciò allora il discorso con più calma.
“Sono venuta qui perché volevo fare una passeggiata e rilassarmi in un posto tranquillo, piuttosto che ci fai tu qui?”
Il ragazzo le rispose prontamente:
“Sono stato cacciato di casa da mio fratello. Ha detto che avevo bisogno di prendere una boccata d’aria, dopo tutto il lavoro che avevo fatto. Beh direi che le coincidenze nella vita non sono poche.”
Il castano stette in silenzio per un attimo, ascoltando il suono delle onde che si infrangevano sulle rocce bagnate e la brezza marina che scompigliava leggermente i capelli della mora. Rimase incantato per un attimo. Era davvero bella.
Si riscosse dai suoi pensieri, notando che Hikari si era alzata con sguardo di sfida.
“Visto che ci sei, che ne dici di fare una sfida? Chi raggiungerà per primo quella scogliera giù in fondo, raccogliendo quell’unica camelia vincerà! ” disse determinata, indicando un punto.
Kei rimase stupito e abbassò lo sguardo. Pensava sempre alle sfide, lei!
Decise comunque di rispondere alla sua domanda.
“Sì, va bene, vediamo chi vincerà Numero Due!”
L’ultima parola fu devastante per Hikari. Avrebbe preferito che le fosse caduto un masso gigante addosso, al posto di aver dovuto sentire quelle parole!
“Tre… due… uno…via!”
I due ragazzi iniziarono a correre più veloci del vento. Sembrava un gioco da ragazzi, ma in verità anche quella gara portava delle difficoltà. Per Hikari era davvero importante quella sfida! Ogni sfida per lei andava fatta con lealtà e impegno. E questa parte della ragazza Kei l’amava.
In quel momento erano tutti e due ad arrampicarsi sul lungo sperone di roccia, anche se Kei era leggermente avvantaggiato.
Arrivò fino in cima e raccolse per primo la camelia, come promesso.
Hikari arrivò sei secondi dopo di lui.
“Beh a quanto pare ho vinto anche questa volta.” disse il castano, facendo roteare il fiore.
La ragazza era seduta sulla roccia, leggermente affaticata.
“Sì, è vero, ma la prossima volta ti batterò Takishima!” esclamò sorridendo determinata la ragazza.
Kei si mise davanti a lei.
“Hikari, alza la testa.” le ordinò. Lei così fece e si stupì dell’azione che fece il ragazzo.
Lentamente le aveva infilato la camelia tra i capelli. Lui sorrise, mentre lei arrossì.
“Lo vedremo.” mormorò infine.
Ci fu un attimo di silenzio. Kei si girò verso la luna e questo lo fece anche Hikari.
Lui l’ammirò, mentre lei guardava interessata la luna.
La ragazza si girò improvvisamente verso il castano. Notò che la stava guardando e gli sorrise.
Quello fu il più bel sorriso che Kei avesse mai visto in vita sua.
“Hikari…” provò a dire il ragazzo, ma venne interrotto dalla mora che gli disse:
“Non sono belle le stelle? Guarda quante ce ne sono!”
Kei sospirò, lei lo doveva sempre interrompere proprio quando stava per dichiarare i suoi sentimenti.
“Sì, sono tutte bellissime.” disse lui, sorridendo.
“Takishima, ti volevo chiedere una cosa.”
“Dimmi."
“Credi alle stelle cadenti? Credi che possano realizzare davvero ogni desiderio e non far volere più niente dalla vita di qualcuno?”
Il ragazzo ci pensò un attimo, domanda non poco facile, ma poi rispose:
“No, non ci credo. Non ci credo perché io ce l’ho già una stella cadente, che è sempre con me e che continua sempre ad urlare che vuole essere la Numero Uno e di non essere chiamata Numero Due!
Strana, ma speciale e diversa.”
Hikari sorrise. Adesso era davvero felice, forse anche Takishima l’amava, ma non aveva importanza. L’amore non si dimostra solo a parole e poi lei non trovava il coraggio.
Sorrise e si buttò tra le braccia del castano. Le uniche parole che le uscirono dalla bocca furono semplici e profonde.
“Grazie, Kei.” mormorò tra le sue braccia. Era riuscita a pronunciare il suo nome, le era venuto dal cuore.
Il ragazzo chiuse gli occhi, sorridendo anche lui.
Notò che la mora si era subito addormentata, era stanca. Le accarezzò dolcemente la testa e poi la riportò a casa.
 
Chissà se un giorno Hikari avrebbe trovato il coraggio di dichiarargli i propri sentimenti. Per ora a lui bastava che le stesse accanto ogni giorno, continuando a sorridergli.
 

Note dell’Autrice:
Ehm… salve a tutti!!!
Sono nuova su questo sito e questa è la mia prima fiction su Special A… anzi su Kei e Hikari.
Volevo scrivere una fiction su Special A, mi è venuta l’idea e ho cominciato a scrivere.
Mi è venuta male?
I personaggi secondo voi sono OOC? Io ho cercato di caratterizzare al meglio soprattutto Kei!!!
Spero di esserci riuscita!!! Spero anche di non aver fatto errori.
Infine dedico questa fiction a Leila Blues che è l’unica che conosco qui su Special A, leggendo molte delle sue fiction su un po’ tutti i Fandom, ma la dedico anche a tutti i fan della Kei x Hikari!!! Fatevi sentire!!!XD
Beh concludo sperando che questa storia vi sia piaciuta e che recensiate numerosi, magari chi legge questa storia potrebbe farmi il favore di recensirla.
Un Bacio

*Ludo_chan*
 
 
 
  
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