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Autore: micRobs    15/12/2012    3 recensioni
Kurt/Blaine | fluff e demenza diffusa | raccolta di drabble
Dal testo: "«Aspetta, Jeff, ricomincia. Carlo Magno dov’è che è andato? Non sto capendo nulla.»
Jeff sospira sconsolato e si preme una mano sulla fronte. «Carlo Magno ha cantato in duetto con Desiderio e dopo è diventato completamente scemo.»
«Cos’è che hanno fatto Carlo Magno e Desiderio? Scusa, temo di essermi perso.»
«Blaine, maledizione, ma hai lasciato il tuo cervello nella sala comune?»"
Scritta per l'iniziativa del Gleeky Cauldron "Babbo Natale segreto, una storia sotto l'albero".
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Pairing:Blaine/Kurt + partecipazione straordinaria di tutti gli Warblers Jeff Sterling.
Genere:Generale, Romantico, Sentimentale, Comico.
Avvertimenti: Fluff e demenza diffusa / Klaine friendship / Contesto: Seconda stagione.
Rating: Verde
Parole: 2100 (150 x 14)
Note d’autore:  Tante e alla fine, per adesso dico solo che si tratta di una raccolta di 14 drabble e mezzo (150 parole l’una), ambientate nel Natale della seconda stagione, quindi alla Dalton, con i Warblers e i Klaine ancora non insieme. Per il resto, ci vediamo giù.
 
 
 
 

A very Klaine Christmas

 
 

Blaine è confuso.
Continua a rigirarsi quel pezzo di carta tra le mani, come a volerne carpire chissà quali significati nascosti, quasi come avesse la soluzione a tutti i suoi problemi. E, in effetti, è così.
Ha girato a vuoto per giorni e poi, finalmente, quel foglio stropicciato si è inserito tra lui e i suoi deliri.
“Per Natale vorrei…”
«Che combini?» La voce di Kurt lo sorprende alle sue spalle e, prima di riuscire a fare qualcosa per impedirlo, il ragazzo ha già allungato una mano e strappato il foglio dalle sue.
«Blaine, questo è mio e doveva restare segreto!» Si allarma, pericolosamente sull’orlo di una crisi di nervi.
«Non è colpa mia! Credevo potesse aiutarmi nella ricerca» si difende l’altro. «E poi sono solo scarabocchi!»
Kurt sospira: sarà, ma – scarabocchi o meno – è piuttosto certo che la scritta “un bacio da Blaine” sia facilmente riconoscibile tra le righe.
 
 
 
«Una tragedia, te lo assicuro.»
Blaine sorride: Kurt, seduto accanto a lui, gli racconta l’esperienza delle Provinciali dell’anno prima.
«E poi come è andata? Insomma, avete vinto comunque.»
«Abbiamo improvvisato le canzoni e le coreografie e sperato che bastasse a convincere i giudici.»
«Non so come avete fatto» commenta l’altro, sinceramente ammirato. «Noi saremmo andati nel pallone e, probabilmente, avremmo perso un paio di membri a causa di atroci attacchi di panico.»
Stavolta è Kurt a ridere, mentre si gode il calore del camino e il clima natalizio che rende l’atmosfera magica.
«Eravamo un gruppo» spiega, scrollando le spalle. «Ci riusciva bene lavorare tutti insieme.»
L’altro annuisce e posa una mano sulla sua gamba. «Anche noi lo siamo, Kurt» assicura. «Vedrai che ti ambienterai.»
E Kurt si sente appena un po’ di più nel posto giusto: il calore del camino è nulla in confronto a quello della mano di Blaine.
 
 
 
«Obiettivamente, come ti sembrano?»
Kurt abbassa lo sguardo sul tavolo in marmo su cui, tra i rimasugli di pastafrolla, spiccano una decina di figure che lui definirebbe…
«Artistici» commenta, aggiungendo un bel sorriso alla constatazione.
Blaine si morde un labbro. «Sono delle renne» spiega un po’ incerto.
Dovrebbero essere delle renne, vorrebbe correggerlo Kurt, poi si ricorda che sta cercando di fare colpo su di lui e allora devia su qualcosa di meno cattivo ma ugualmente onesto.
«Perché non hai iniziato con, non so, dei pupazzi di neve?»
L’altro fa una smorfia e poi sorride con il naso spruzzato di farina. «A te piacciono le renne» spiega, «volevo, sai, regalarteli.»
E il cuore di Kurt salta un battito e il fiato gli muore in gola, perché quei biscotti sono la cosa più adorabile che abbia mai visto, anche se le renne non gli piacciono affatto.
«Adoro le tue renne, Blaine»
 
 
 
Non è raro trovare momenti di pace, alla Dalton Academy, ma durante le vacanze di Natale – complici la fine delle lezioni, il clima rilassato e la scuola mezza vuota – queste occasioni aumentano notevolmente.
Se ne stanno in cortile, i Warblers, lo sguardo fiero e l’espressione concentrata. Due fazioni pronte ad affrontarsi in quella che si preannuncia essere la più grande battaglia a palle di neve che i Daltoniani abbiano in memoria.
«È quasi ora»annuncia Flint, il cappello calato sulla fronte e il viso affondato nella sciarpa.
«Preparatevi alla sconfitta»gli fa eco Nick dalla parte opposta del giardino.
«Ma fanno sul serio?» La voce di Kurt è un sussurro appena udibile nel silenzio circostante.
Blaine sorride e gli prende una mano con delicatezza. «Tu rimani dietro di me»propone.
Le gote di Kurt si colorano appena, mentre la battaglia si infervora intorno a loro.
«È guerra!»
«Per la Dalton!»
 
 
 

*°*°*°

 
 
 
«Non puoi essere più chiaro?»
Blaine sbuffa al ragazzo accanto a lui, indicandosi la gola con un gesto stizzito.
«Okay, okay» si arrende Jeff, «sei senza voce, ho capito.»
L’altro fa una smorfia in risposta, facendo ridere Kurt – terzo membro di quel simpatico quadretto – che fissa la scena senza capire.
«Dunque, Kurt» prova Jeff, «Blaine vorrebbe invitarti a mangiare porridge e budino ai fichi questa sera.»
Kurt è sconcertato e alterna lo sguardo dall’uno all’altro: Jeff è esasperato e Blaine si batte una mano sulla fronte, prima di indirizzarla sul braccio del suo amico.
«Ahi! Cosa ho fatto? Sto solo cercando di interpretare il tuo mutismo, Anderson!»
Blaine rotea gli occhi; indica prima se stesso, poi Kurt e, successivamente, sposta un dito verso di lui, dopodiché indica la porta.
Jeff inarca un sopracciglio, poi si apre in un sorriso enorme.
«Vuoi restare da solo con lui! Potevi dirlo anche prima!»
 
 
 
«Auguri di Buon Natale, auguri di Buon Natale, auguri di Buon Natale e felice anno nuo-»
L’ennesima porta sbattuta in faccia.
«Wes»ringhia Thad tra i denti. «Ripetimi perché ci stiamo prestando a questa umiliazione.»
«Ragazzi» Wes è in difficoltà: sa che le sue giustificazioni sono destinate a crollare miseramente. «È un servizio che rendiamo alla comunità.»
«La comunità non vuole il nostro servizio, a quante pare.»
Blaine si stringe un po’ nel cappotto, a causa del vento forte. Kurt, accanto a lui, ha le guance arrossate e il mento sepolto nella sciarpa. Ed è adorabile.
«Ti va una cioccolata calda?» Gli propone Blaine, sorridendo. «Lasciamo gli altri qui ai loro deliri.»
Kurt annuisce con un piccolo cenno.
«Ehi, anche io voglio la cioccolata!»
«Questa è la prima buona idea che sento da quando siamo usciti.»
«Ma veramente…»
Ma Kurt gli sorride e Blaine pensa che, dopotutto, vada bene così.
 
 
 
«Ti tocca.»
«Siete completamente impazziti.»
«Lo abbiamo fatto tutti, Kurt: è la tradizione.»
Kurt alterna lo sguardo dal viso di Jeff a quello di ognuno degli altri Warblers, che adesso lo fissano in semicerchio.
«Ma io non ho intenzione di prestarmi a questa cosa!» Prova a ribellarsi come meglio può.
«Ma siete passati insieme!» È la sentita protesta di Jeff.
Quell’Accademia è una gabbia di matti e… perché quando si trova in situazioni bizzarre c’è sempre Jeff a far da capo al gruppo?
«Devo portarlo ovunque, è normale che fosse con me.»
«Che importanza ha? Eravate sotto al vischio insieme: devi baciarlo.»
«Non bacerò Pavarotti, Flint.»
«Ma è la tradizione!»
«Permettimi di dubitarne.»
«Okay, se non vuoi baciare lui, bacerai Blaine.»
«Cosa?!?» Kurt avverte distintamente la propria temperatura corporea aumentare.
«Tradizione.»
Di una cosa è certo: il suo primo bacio con Blaine non sarebbe avvenuto in quelle circostanze.
«Vi odio.»
 
 
 
«Aspetta, Jeff, ricomincia. Carlo Magno dov’è che è andato? Non sto capendo nulla.»
Jeff sospira sconsolato e si preme una mano sulla fronte. «Carlo Magno ha cantato in duetto con Desiderio e dopo è diventato completamente scemo.»
«Cos’è che hanno fatto Carlo Magno e Desiderio? Scusa, temo di essermi perso.»
«Blaine, maledizione, ma hai lasciato il tuo cervello nella sala comune?»
«No» ribatte Blaine, cadendo dalle nuvole, «stamattina ce l’avevo.»
L’altro sbuffa, elargendogli una leggera botta sul braccio. «Ti riprendi? Domani abbiamo il test di storia e tu non sai manco che Carlo Magno era cotto di Desiderio!»
«Sei serio?» Blaine sgrana gli occhi piuttosto comicamente, facendo ridere Jeff. «Carlo Magno e Desiderio avevano una tresca?»
«Ma è ubriaco?» Nick, lì accanto, lo fissa come se fosse un folle appena evaso da una clinica psichiatrica.
Jeff si massaggia una tempia e rotea gli occhi. «Kurt ha un potere rimbecillente pazzesco
 
 
 
Le loro risate riempiono la stanza.
Kurt non credeva che sarebbe stato così semplice lasciarsi andare con lui, ma Jeff è un concentrato di entusiasmo e ormai sono due ore che chiacchierano seduti sul letto di quest’ultimo: il tempo sembra essere volato.
Jeff gli racconta ogni sorta di aneddoto gli venga in mente che coinvolga i Warblers e Kurt non può fare a meno di ridere, perché davvero quei ragazzi non smetteranno mai di sorprenderlo.
«E quindi» sorride dopo un attimo di silenzio. «Cosa regalerai a Blaine per Natale?»
Kurt quasi si strozza con la saliva: sgrana gli occhi e tossicchia a disagio. «Perché dovrei fargli un regalo?»
«Per dimostrargli che ti piace?»
E Kurt boccheggia disorientato. «Ma che-? No! Cioè, lui non mi-» ma Jeff ha il sorriso di chi la sa lunga e Kurt sospira, arrendendosi all’evidenza. «Si vede così tanto?»
«Non ci chiamiamo tutti Blaine Anderson, amico.»
 
 
 
«Era ora! Dobbiamo continuare ad aspettare?»
Blaine sospira, mentre i Warblers intorno a lui lo fissano con espressione scocciata. È in ritardo, è in ritardo e lo sa, ma la sua giustificazione è più che soddisfacente ed è certo che i suoi compagni non lo ignoreranno quando proverà a spiegargliela.
«Avevamo detto primo pomeriggio, Blaine» protesta Trent, «non “prime luci del tramonto”.»
Sempre se gli permetteranno di farlo.
«Ragazzi, lo so» cerca di prendere parola, «ho avuto un-»
«Anderson, non è da te disertare le prove, cosa è successo?»
Meno male che David sembra conservare ancora una parvenza di buon senso.
«Kurt» e già riesce a scorgere le loro espressioni rilassarsi. «Gli ho fatto un po’ di compagnia.»
«Gli è passata l’influenza?»
«Come sta?»
«Potevi anche dirlo subito!»
«E che ci fai qui? Torna da lui!»
«Ma avevo capito di essere in ritardo per la riunione...»
«Blaine!»
«Ragazzi, io-»
«Muoviti!»
 
 
 

*°*°*°

 
 
 
Sale e scende dalla scala con grazia ed eleganza.
Blaine lo guarda incantato e un sorriso sereno gli accarezza il viso mentre si rende conto che Kurt sorride a sua volta, canticchiando distrattamente il motivetto di qualche jingle natalizio.
Lo osserva, posato allo stipite della porta del bagno, e Kurt è talmente preso dalla sua attività che neanche si rende conto della sua presenza.
A Blaine piace guardarlo, immagazzinare immagini che lo vedono protagonista e memorizzare nuovi dettagli del suo viso.
Si muove da una parte all’altra della loro camera, disponendo gli addobbi, e Blaine è tentato dal domandargli se vuole aiuto, ma le parole gli muoiono sulle labbra perché Kurt sta sistemando un rametto di vischio sulla porta di ingresso ma poi arrossisce e lo leva subito.
E Blaine sospira, ma non ha il coraggio di dirgli che nessuna lucina colorata potrà mai eguagliare la luminosità del suo sorriso.
 
 
 
«E ora ripeti con me» la voce di Thad è tranquilla.
Blaine annuisce: i ragazzi si sono immobilizzati e lo fissano come in attesa di vedere se il loro bimbo ha imparato a camminare.
«Kurt, ti va di cantare il duetto di Natale con me?» Scandisce Thad e aspetta che Blaine ripeta, come hanno stabilito.
«Perché dovrei chiedergli una cosa del genere?» Domanda invece Blaine, un sopracciglio inarcato e l’espressione perplessa.
«Perché sarebbe… romantico?» Suggerisce David.
Lo sguardo di Blaine si sposta immediatamente su di lui. «Io e Kurt non abbiamo bisogno di essere romantici, siamo amici» ribatte.
«Gli amici a volte sono romantici» spiega Nick, «sai, per diventare più… affiatati
«Io e Kurt siamo già sufficientemente affiatati.»
«Lo siete?» Un coro non programmato che si leva dagli Warblers.
«L’ho aiutato ad imburrare la teglia per i biscotti: siamo un sacco affiatati.»
«No. No, Thad, non è ancora pronto. Affatto.»
 
 
 
«Raccoglilo.»
«Non esiste, è una specie di reliquia!»
«Non essere cretino, Wes, è un fiore come tanti altri!»
«Voi non capite! È il primo bucaneve che si vede all’Accademia da quan-»
«Ma ha una storia da raccontare per ogni cosa che succede?»
«Credo sia una sorta di discendente diretto di Geoffrey de Monmouth.»
«Quanta insolenza! Io comunque non lo tocco e neanche voi.»
«Ma sei veramen- Oh, ciao, Blaine.»
«Jeff, Nick, Wes, che fate qui fuori al freddo?»
«Stavamo cercando di convincere Wes a farc-»
«Ma è un bucaneve quello?»
«Sì, e non vuole che lo- no, non potevi raccoglierlo, Blaine!»
«Cosa? E perché no?»
«È quello che stavo cercando di dirti! Wes non vuole che-»
«Magari potresti regalarlo a Kurt!»
«Wes! Ma non era il primo bucaneve e bla bla bla?»
«E quale utilizzo migliore?»
«In effetti potrebbe piacere a Kurt, Blaine»
«Nick! Ma da che parte stai tu?»
 
 
 
È stata una decisione improvvisa. Kurt non se l’è sentita di dire di no a Blaine e alla fine si è ritrovato ad accettare la proposta senza pensarci.
Trascorrere il capodanno alla Dalton, tra amici e nuovi compagni. Non se ne sarebbe mai pentito perché il fatto che i ragazzi lo abbiano invitato a festeggiare con loro – sebbene sia relativamente poco tempo che li conosce – lo ha fatto sentire di nuovo a casa: vuole far parte di questa famiglia e iniziare l’anno con loro è il miglior modo per dimostrargli il proprio affetto.
«Quello che si fa a Capodanno lo si fa per tutto l’anno.»
«Jeff, Capodanno è domani.»
«Chi lo ha detto? Se metti l’anno al contrario, è oggi.»
E Kurt sorride perché trascorrere tutto l’anno con Blaine che ride con gli occhi e con i Warblers che dicono scemenze, brindando ogni due parole, è la migliore delle prospettive.
 

 
 
 

The End

 
 

 
 
 
 


Le note oggi sono tante e quindi, per semplificare, le organizzerò in un simpatico elenco a punto perché a) sono tanto pratici e b) io amo in maniera viscerale gli elenchi a punti:
1-      Nella mia carriera di fanwriter, ho scritto solo due Klaine – compresa questa – e in entrambi i casi non lo avrei mai fatto di mia spontanea volontà. Ma, anzi, il principale motivo per cui io scrivo Klaine ha un nome e un cognome. Che io non conosco, visto che mi riferisco a lei chiamandola…
2-      SereILU. Sono giunta alla conclusione che la Thalilu sia indivisibile e che anche random.org ormai sia un nostro shipper. Altrimenti non si spiega come sia possibile che, tra tanta gente, mi sia capitata proprio lei. Ebbene sì, questa… “cosa” è stata scritta per l’iniziativa del “Babbo Natale segreto: una storia sotto l’albero” organizzata dal Gleeky Cauldron. In maniera molto semplice, ognuno di noi ha scritto una letterina a Babbo Natale, fornendogli linee guida generali per una storia da chiedere in regalo. A me – tramite randomizzazione – è capitata Sere e ne sarei stata oltremodo contenta – visto che ha chiesto o una Klaine o una Thadastian – se non fosse che già ha avuto la sua Thadastian come regalo di Natale da parte mie e che, quindi, l’alternativa era scrivere una Klaine. Io e le Klaine, cioè. Però, cosa non farei per lei e, quindi, Klaine sia.
3-      Siccome io e la Klaine siamo in conflitto, non me la sono sentita di plottare una shot vera e propria, ma ho preferito cimentarmi in qualcosa di differente. Doveva essere una raccolta di drabble, ma alla fine è una raccolta di 14 drabble e mezzo (visto che ognuna ha 150 parole) ambientate tutte nel Natale della seconda stagione e quindi alla Dalton, con i Warblers e con i Klaine ancora non insieme. Dire che mi sono divertita a scriverle è poco, perché davvero mi sono resa conto di quanto mi mancassero i Klaine della seconda stagione e di quanto siano così differenti da quelli di adesso. Spero possano essere piaciute anche a voi e spero siano riuscite a strapparvi almeno un sorriso.
4-      Jeff Sterling ha preteso di essere co-protagonista e non c’è stato verso di fargli capire che non era incentrata su di lui la raccolta. Amen.
5-      Un immenso grazie a Vals, che mi ha dato 14 prompt su cui farmi scrivere, altrimenti non avrei saputo come uscirne (i prompt, nell’ordine, erano: scarabocchio, ricordo, errore, orgoglio, afonia, esibirsi, bacio, ubriaco, letto, tramonto, addobbi, esame, bucaneve, epilogo).
6-      Un grazie a tutti voi per essere arrivati fin qui e tanti auguri di Buon Natale, anche se in anticipo, lo so xD
 
 
E nulla più, solo la speranza di non aver fatto un immenso casino e…
Buon Natale, Sere <3
 
 
Robs.
 
 
 
   
 
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