NIENTE E’ COME SEMBRA

Caro Gohan,
non è nemmeno un giorno che sei partito, ma io già sento la tua mancanza… se penso che solo tre ore fa ho ricevuto il tuo ultimo bacio, quello d’addio… quello che annunciava la fine di tutto… la fine delle nostre passeggiate sulle strade Londinesi, la fine delle nostre risate, la fine dei nostri momenti di tenerezza.
Tutto per colpa di tuo padre, quel brutto… no non scrivo parolacce, sono una persona fine io, o almeno lo ero… ora non so se rimango quella di prima, magari boh… mi tingo i capelli, di nero, voglio far emergere il mio lato dark. Sai non so perché mi sono messa a scrivere e soprattutto a tre ore dalla tua partenza, forse la speranza di ritrovare in queste parole un frammento di noi, della nostra storia. Non ti invierò mai questa lettera, sarebbe una cosa stupida, perlomeno dal mio  punto di vista… tanto lo sai che ti voglio dire: non guardare nessun altra, rimanimi fedele… sei un ragazzo timido, dolce, sensibile, non faresti mai nulla che possa ferirmi… io lo so… per questo ti amo, ed è per questo che anch’io non guarderò nessuno oltre a te.
Ecco comincio a sentirmi male… tremendamente male, come schiacciata dal dolore; scusa la calligrafia da prima elementare, ma non vedo bene ciò che faccio per colpa delle lacrime che mi annebbiano la vista.
Questa lettera la custodirò per sempre nel mio cuore, come ogni ricordo che ci appartiene… tesoro sei tutto per me… una vita senza te non so se riesco a viverla, ma ci proverò per te… lo prometto, ma solo se tu farai lo stesso. Ovviamente SENZA toccare altra ragazza all’infuori di me… mi viene da sorridere… il mio è un sorriso tra le lacrime… lo spiraglio di luce in mezzo al buio.
Ora tesoro ti saluto, ti mando il mio bacio di addio con la speranza di poter tornare tra le tue braccia.
Tua per sempre Julia.    

La ragazza rilesse la lettera e scoppiò a piangere ancora più forte… il suo ragazzo, l’aveva lasciata da sola… come avrebbe fatto? Ma perché si era dovuto trasferire? Suo padre e quel maledetto lavoro…
Si spostò una ciocca di capelli rossicci dal viso, si portò le mani sul viso alla ricerca di una forza che non aveva. Iniziò a piangere si lasciò scivolare sul letto prendendo il cuscino e immergendovi la testa al centro, facendo una leggera pressione con entrambe le mani. Ecco il modo in cui manifestare il suo dolore.

D’altro canto Gohan, cercava di ambientarsi nella nuova città, passato un giorno dalla sua partenza, stava cercando di sistemare le sue cose nella casa nuova, rovistò negli scatoloni alla ricerca di qualcosa e si ritrovò con in mano la foto della sua ragazza… “Julia, lo so quanto soffri”  sbuffando tristemente appoggiò la foto sul comodino della sua nuova camera, stava malissimo, amava quella ragazza… come sperava di poter ricostruire una vita senza di lei?
Si appoggiò con la schiena alla parete e si lasciò scivolare in basso, le gambe leggermente divaricate, la foto di Julia in mano, il sedere a terra.
Si accorse di stare piangendo solo quando vide una lacrima infrangersi sul vetro della cornice, poi ne vide un’altra e un’altra ancora, ormai era diventato impossibile contarle, si strinse la foto al petto e chiuse gli occhi richiamando alla mente il volto sorridente della giovane.
_Gohan! che diamine fai?_ chiese una voce burbera
_emh… nulla papà, stavo sistemando le mie cose…_ rispose frettolosamente il giovane tenendo la testa bassa per non far vedere la sua sensibilità celata dalle lacrime.
_sarà… ora però esci e vammi a portare queste carte nel mio nuovo ufficio… ecco l’indirizzo_ disse l’uomo tracagnotto porgendo al diciannovenne un pezzo di carta cosparso di scritte.
_va bene_ rispose a voce bassa Gohan, non avendo altra scelta.
Si alzò e posò la foto sul comodino, uscì dalla casa porgendo un debole saluto all’uomo che non ricambiò il gesto.
Il giovane si guardò intorno alla ricerca di Via Marina, luogo nel quale doveva recarsi… non trovandola da nessuna parte chiese aiuto ad un ragazzo che incontrò per strada.
_scusami! Aspetta!_ richiamò l’attenzione il moro
_si che c’è?_ rispose voltandosi l’altro… un bel ragazzo, capelli lilla, occhi azzurri, l’aria misteriosa e il portamento da “belloccio”.
_emh… io volevo sapere dove si trovava via Marina…_ ammise Gohan un po’ imbarazzato
_ah si… è un po’ lontana però… sei nuovo di qui eh? _ disse l’altro con un mezzo sorriso
_si… sono arrivato ieri sera_ rispose il ragazzo grattandosi la testa
_si vede lontano un chilometro che non hai mai visto la California bello… sembri un pesce fuori d’acqua… e non stai nemmeno guardando i sederi della ragazze… lo fanno tutti i nuovi arrivati!_ cercò di sembrare naturale, anche se gli veniva un po’ da ridere.
_io veramente sono fidanzato… _arrossì il moro sorridendo
_si ma… va beh… comunque ti dicevo, via Marina dista a dieci isolati da qui… è un po’ lontana se vuoi un passaggio te lo do volentieri!_ propose gioviale il lilla.
_beh non lo so…
_ma dai non ti mangio mica! Allora che fai accetti?
_va bene…_ disse Gohan non troppo convinto
_ok ma prima dobbiamo passare da una mia amica, ah a proposito io mi chiamo Trunks
_ah d’accordo e comunque piacere, sono Gohan.
I due salirono in macchina e si diressero verso una villetta bianca con tanto di piscina.
Raggiunsero la porta e attesero che gli venisse aperta, un colosso di circa due metri li fece accomodare in salotto mentre andava a chiamare una ragazza.
_ma quello chi è?_ chiese Gohan curioso…
_il fratello di Francy, è un tipo manesco e violento… non contraddirlo quindi!_ fece il saccente Trunks
_Francy?_ domandò il moro
_si è una ragazza, la mia migliore amica, ci conosciamo fin da bambini… ha un anno meno di me, ha diciannove anni!
_ah come me quindi…
_si ma non darle molta confidenza però… perlomeno non subito, è un po’ come il fratello_ disse Trunks con un sorrisino furbo.
Gohan rimase zitto a osservare le piastrelle, finché una vocina non li disturbò…
_eccomi… e questo chi è?_ una ragazza alta, magra ma non anoressica, capelli nero/blu leggermente mossi, lunghi fino alla vita, occhi azzurri fissava Gohan.
Anche il ragazzo la fissava a sua volta, soffermandosi, probabilmente senza farlo di proposito, sulla scollatura del top turchese e sulla minigonna di jeans “oh mamma è adesso? Altro che Julia…”  si stupì poco dopo averlo detto… no, Julia è l’unica e sola!

CONTINUA (sempre se volete è chiaro)

Oki, questo è il prologo… e in genere i prologhi non sono mai bellissimi giusto?! Quindi non arrivate a conclusioni affrettate… io è da un po’ che ho in mente la FF e vi assicuro che è un po’ un caos a modi Beautiful… e la fine non sarà delle più allegre… ^^ ma non anticipo nulla… sinceramente io preferisco questa a DD (dragon dark) ma a voi l’ultima parola! Ah volevo ringraziare di CUORE la mia amica PUCCI aka Erika93 (tesoro grazie mille^^) perché mi ha convinto a pubblicare la fic ^^ e perché è una bravissima ragazza!! Le vojo tantu bene!!!  (leggete le sue fic che sono mitiche… parola di scout! ^^) ora vadu… ah quasi dimenticavo  dedico il personaggio di Francy a Francyssj a cui stava simpatica, Fla ricorda che sei consapevole della fine che farà Francy… io ti ho avvertito… ottima scelta comunque sta simpaticissima pure a me la tipa!!  Oki ura vadu davvero…  vi saluto e al prossimo chappy!!! Un bacione a tutte AKY^^ se volete lasciare un commentino è gradito… anche negativo è chiaro! Bye ^^