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Autore: Amy Dickinson    15/12/2012    7 recensioni
E se Eva decidesse di scrivere a sua figlia per provare a raccontarle cosa è successo e come sta dopo la scelta di Marco?
Dal testo:
"Perdonami, se puoi, per quelle bugie e per il coraggio mancato di guardare in quei tuoi dolci occhi di bimba, ma mamma non ce la fa a sopportare tutto questo, ci ha provato per lunghi mesi senza mai venirne a capo (...) So che avrei dovuto essere sincera ma non ci sono riuscita e, francamente, non so se sarò mai pronta a mettertene a conoscenza a voce (...) Mi sento sola e impotente perché, se guardo al futuro, ora come ora vedo me e te, nient’altro"
[Attenzione: pericolo Spoiler!]
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cara Marta,
ieri mi hai chiesto il perché  papà se n’è andato e io, come al solito, ho dovuto inventare una scusa per non ferirti, parlandoti distogliendo lo sguardo mentre  giocavamo insieme.  Perdonami, se puoi, per quelle bugie e per il coraggio mancato di guardare in quei tuoi dolci occhi di bimba, ma mamma non ce la fa a sopportare tutto questo, ci ha provato per lunghi mesi senza mai venirne a capo.
So che dire la verità sarebbe la cosa più giusta da fare, sei ancora così piccola e hai bisogno di papà, ma come faccio a dirti che mi ha lasciata e che non tornerà? Come posso spiegarti che il sogno di tornare ad essere una famiglia felice si è infranto per l’ennesima volta? Come posso dire questo a te, la persona più cara che mi è rimasta, rischiando così di farti sentire come o peggio di come già mi sento io? Sei mia figlia e io, in quanto tua madre, non voglio che tu soffra.
So che avrei dovuto essere sincera ma non ci sono riuscita e, francamente, non so se sarò mai pronta a mettertene a conoscenza a voce. Quando giochiamo insieme sono la stessa di sempre, sorrido, scherzo, sto con te ogni volta che posso, trascuro il trascurabile senza alcun rimpianto, perché sei la mia vita e so che il tempo perso ora non tornerà mai indietro una volta che sarai diventata grande. E io, almeno io, non voglio perdermelo. Ma quando, stanca di giocare, crolli sul letto nel mondo dei sogni, le mie difese crollano all’improvviso e il dolore ha via libera. Scoppio in lacrime, mi sento sola e impotente perché, se guardo al futuro, ora come ora vedo me e te, nient’altro.
Sei ancora molto piccola, troppo per ricevere una notizia simile ma è giusto che tu lo sappia. Perciò butto giù questa lettera, spinta dalle emozioni che mi investono. Non riesco a dirtelo, così lo scrivo. Papà ha fatto la sua scelta e non tornerà. Qualche volta sarà qui per te ma ormai ha smesso di amare me, la tua mamma, preferendo andare a vivere con un’altra ragazza. Ti vorrà sempre bene ma sarà spesso lontano, non ci sarà più un noi tre, saremo io e te, e poi loro, papà e Maya. Ho fatto il possibile per impedire che ciò accadesse ma, evidentemente, il destino ci vuole perennemente separati, per un motivo o per un altro, come se gli anni del nostro amore non siano valsi a nulla, spazzati via così, come quando si cancella con la gomma un disegno venuto male. Ti scrivo perché devi sapere che cosa succede tra mamma e papà, perché a volte sembrano vicini e innamorati e altre distanti e quasi estranei.
Rispetto la scelta di Marco, non posso che fare altrimenti, ma non riuscirò mai a condividerla perché lo amo e sarà così sempre. Sarò sincera fino in fondo: quando ci siamo lasciati e papà è venuto qui è stato per colpa mia. Ho sbagliato, ho commesso un grosso errore, e lui non ha voluto perdonarmi. Ma anche lui ne ha fatti perché sbagliare è umano e a volte la confusione può portarci a fare cose che non vogliamo.  Alla fine l’ho sempre perdonato, mettendo il nostro amore davanti a tutto il resto. Credevo che lui potesse fare lo stesso, credevo che mi amasse quanto lo amo io. Ma non è più così, non ora almeno. Senza di lui mi sento persa, sola come non mai, perché quando eravamo a Parigi avevo nel cuore la speranza di poterlo riavere con noi, ma adesso che siamo a Roma quella speranza viene meno. C’è solo una cosa di cui non posso che essere felice: il fatto di averti come figlia. Ho la certezza che staremo sempre insieme, che tu non mi abbandonerai, saremo l’appiglio l’una dell’altra e anche nonna Lucia ci starà vicino. Mi aveva messa in guardia, sai? Ma io, testarda come sono, non ho voluto darle retta e ci ho provato, senza riuscirci. Adesso papà è chissà dove, con lei, con Maya. Ma almeno ho la sicurezza che nel suo cuore, se non io, ci sei ancora tu.
Scusami perché sembrerò una persona patetica e vigliacca ma, davvero, sono distrutta. Volevo ricominciare daccapo, volevo darci un’altra possibilità, peccato fossi l’unica a volerlo. Il guaio con me, però, è che non mi arrendo. Soffro continuamente e mando giù un’infinità di rospi, ma non mi stanco mai di pensare che un giorno torneremo a vivere sotto lo stesso tetto, a mangiare alla stessa tavola e a dormire nella stessa stanza. Come una volta. E sai perché, amore? Perché se da mamma e papà è nato qualcosa di così unico e perfetto come te, il nostro non può essere un amore superficiale, destinato a finire. Chissà, magari ho perso il controllo di me e della ragione, forse sono troppo ottimista o, forse, sono solo una stupida ragazza innamorata che continua a farsi illusioni e che in fondo crede nell’eternità di un amore. Ma ci credo, Marta, ed è questo ciò che conta. L’amore, anche quello più umiliato e maltrattato, resterà sempre vivo se ci sarà qualcuno che lo manterrà tale. Quindi, bambina mia, se quando leggerai questa lettera ti sarai innamorata di qualcuno, saprai che tu sei la dimostrazione che l’amore dei tuoi genitori è stato autentico e che niente e nessuno potrà cancellarlo, resterà indelebile anche se Marco non dovesse mai tornare indietro. Un sentimento va vissuto appieno perché, anche se dovesse finire, se è vero comunque resterà sempre una luce in fondo al cuore che lo rappresenterà. Solo così saprai che è amore.       
Ti voglio bene e ti sarò sempre accanto, ci sarò ogni volta che ne avrai bisogno e mi impegnerò per essere una madre migliore perché te lo meriti, perché quando sei nata e papà era lì sapevo che nessuno mi avrebbe resa più felice dell’avervi al mio fianco. Non sei solo mia figlia, nostra figlia, ma sei stata e sei un mare di emozioni frutto di due anime unite ed ogni volta che ti guardo mi ci immergo e dimentico l’amarezza che la vita a volte riserva. C’è anche un altro motivo per cui ti scrivo: voglio dirti grazie, perché sei tu che ogni giorno mi dai la forza per andare avanti, tu che mi strappi un sorriso ogni volta che ti guardo e tu che mi fai sentire orgogliosa di essere la tua mamma, non facendomi mai rimpiangere di aver amato ed amare tutt’ora tuo padre. Quindi grazie, Marta.
Non so se questa lettera riuscirò mai a dartela o se, ancora una volta, mi mancherà il coraggio. A volte mi sento sbagliata ma poi guardo te e subito penso che non poteva capitarmi cosa migliore. Papà è lontano ma ci sei tu con me e almeno questo nessuno potrà mai cambiarlo – nessuna insegnante, nessuna collega, nessuna principessa.

                                                                                                                                              Eva, Mamma


  
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