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Autore: Im that boy    15/12/2012    4 recensioni
[JOICK]
E se invece avesse trovato il coraggio che gli mancava e avesse fatto ciò che progettava da secoli? Avrebbe mandato tutto a puttane di nuovo, senza dubbio, eppure c’era qualcosa nella sua testa che lo incitava a buttarsi e, inspiegabilmente, era molto più propizio ad ascoltare quel piccolo ed insignificante qualcosa invece che il suo smisurato buonsenso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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I Jonas Brothers erano tornati.
Già, ormai quella frase la si trovava ovunque, continuamente. Non che fosse una cosa irritante o fastidiosa. Quello no, mai. Joseph era certo del fatto che sarebbe sempre stato grato ai loro fans per non aver smesso di seguirli. Ne era certo come sapeva che, sì, i Jonas Brothers erano tornati, ma non Nick e Joe, e forse mai sarebbero tornati veramente. Ovvero: c’erano, ma non erano più i soliti. Avevano ricominciato a parlarsi solo da pochi mesi, ma mai più dello stretto necessario. A Joe mancava suo fratello terribilmente, ma aveva resistito per tanto, forse avrebbe dovuto resistere ancora.
E se invece avesse trovato il coraggio che gli mancava e avesse fatto ciò che progettava da secoli? Avrebbe mandato tutto a puttane di nuovo, senza dubbio, eppure c’era qualcosa nella sua testa che lo incitava a buttarsi e, inspiegabilmente, Joseph era molto più propizio ad ascoltare quel piccolo ed insignificante qualcosa invece che il suo smisurato buonsenso.
Erano questi i pensieri che lo tormentavano quel giorno, durante l’intervista, e perciò lasciò che fossero i suoi fratelli a rispondere a tutte le varie domande, mentre lui fissava Nicholas senza quasi sbattere le palpebre, incantato dal suo dolce profilo talmente bello, talmente innocente…
Doveva dirglielo a tutti i costi, non poteva tenersi quel peso addosso ancora a lungo.
Dentro la sua testa s’inscenarono varie proposte sul modo giusto di dire al riccio cosa gli frullava in testa, ma gli sembrarono una peggio dell’altra.
Una gomitata di suo fratello Kevin, finita dritta diritta tra le sue costole, lo fece tornare alla realtà in un baleno.
‹‹Abbiamo finito. L’intervista verrà mandata in onda stasera, volete riguardare il filmato prima?›› Domandò la presentatrice con un sorriso garbato.
‹‹Sì, perché no?›› Acconsentì Nicholas, e Kevin gli diede ragione. Accidenti a loro.
Davanti allo schermo, Joseph si accorse che gli occhi del riccio erano fissi sulla sua figura proiettata, e ciò lo fece avvampare di colpo.
Da parte sua, Nick era leggermente irritato dal fatto che il fratello non avesse fatto altro che fissarlo per tutta l’intervista, ma cercò di non farci caso, anche se era ovviamente impossibile. Non riusciva più a capire cosa frullasse in testa a suo fratello da quando si erano allontanati l’uno dall’altro, e questo fece nascere in lui mille domande. Perché Joseph si comportava così? Perché non capiva che Nicholas non era capace di trattarlo come una volta? Perché, semplicemente, non si dimenticava di lui? Perché sembrava che fossero tornati al punto di partenza?
Quell’ultima domanda fece rabbrividire il riccio, che si allontanò a grandi passi per fuggire da qualche parte con la sua fedele Mustang.
Joseph non capiva il perché della reazione così brusca del fratello, ma era quasi sicuro che fosse colpa sua e si sentì sprofondare.
A Kevin venne l’impulso di domandare a Joe cosa fosse successo, ma sapeva del piccolo ponticino altamente pericolante che si stava ricreando tra i suoi due fratelli e non volle aggravare la situazione. In cuor suo, però, sperava tanto che potessero tornare quelli di una volta.
Joe passò il resto del pomeriggio nella sua camera, nel suo appartamento solitario che sognava di poter dividere con Nick, un giorno. Dopo tante ore passate a tormentarsi (azione ormai diventata quotidiana e, suo malgrado, anche la sua preferita) prese una decisione: sarebbe andato a parlare con suo fratello.
Prese la macchina e viaggiò verso l’abitazione del riccio, preparandosi tutto il discorso che avrebbe recitato.
‹‹Joseph.›› Disse Nicholas non appena aprì la porta, visibilmente sorpreso.
‹‹Ciao, Nick.›› Mormorò Joe.
‹‹Che ci fai qui?››
‹‹V-volevo parlarti. Posso entrare?›› Domandò cautamente.
Il riccio si scostò dalla soglia per farlo passare, freddo come al solito.
‹‹Che c’è?›› Chiese.
‹‹N-Nick, io…›› Merda, si era dimenticato il discorso. ‹‹Devo confessarti una cosa. Lo so che sto facendo la cazzata più grande della mia vita e che ormai è troppo tardi, ma… m-ma io ti amo. Da sempre. Scusami se non te l’ho detto quando ne ho avuto l’occasione.›› Pronunciò queste parole tutte d’un fiato, con la frequenza cardiaca alle stelle. Non sarebbe stato abbastanza forte per ricevere un no.
Nicholas era sconvolto. Non era neanche sicuro di aver sentito bene.
‹‹Cosa?›› Si limitò a mormorare.
‹‹Dammi un’altra opportunità, ti prego. Ne ho bisogno.››
‹‹No, Joe. Non voglio commettere lo stesso errore due volte.››
‹‹Non sarà un errore, lo giuro. Adesso siamo più adulti e maturi rispetto a due anni fa, non finiremo come finì allora, te lo prometto.›› Il tono di voce del moro stava facendosi disperato.
‹‹Ti ho aspettato per due anni, Joseph, e adesso che sono riuscito a dimenticarti spunti a casa mia all’improvviso e mi dici che mi ami. Perché pensi che abbia voluto allontanarmi da te? Non aspettavo altro che una tua confessione riguardo ai tuoi sentimenti, che non è mai arrivata. Per questo ho voluto lasciarti.››
‹‹Avevo paura, ecco perché non sono mai riuscito a dirtelo. E tu mi hai lasciato per paura del mondo, non per altro. Sono cambiato, Nick, non voglio commettere l’errore di perderti di nuovo. Ti prego, dammi un’altra occasione, ho bisogno di te.›› Dai suoi occhi cominciarono a sgorgare lacrime e Nicholas non poté fare a meno di notare che i suoi occhi sembravano davvero sinceri, ma la paura non riusciva ad abbandonarlo e non era abbastanza forte per perdere il suo amato di nuovo. Quelle lacrime, poi, gli stavano facendo male al cuore.
‹‹Amore mio, non piangere.›› Sussurrò avvicinandosi di qualche passo, incerto sul da farsi.
‹‹Nick…›› Mormorò Joseph con voce strozzata.
‹‹Non sono pronto, Joe. Non sono forte come credi.››
‹‹Non m’importa. Se stiamo insieme niente potrà farci del male, soprattutto noi stessi. Ti proteggerò dal mondo intero, costi quel che costi.›› Joe, col cuore a mille, mosse qualche passo verso il fratello e si ritrovò pericolosamente vicino a lui. Con le mani tremanti gli prese il viso, guardandolo dritto negli occhi. ‹‹Dimmi di sì, ti prego.››
‹‹Come faremo, Joe? Come potremmo nascondere la verità al mondo intero? La nostra famiglia, i nostri fans… Non possiamo nasconderci per sempre, non da quando abbiamo fatto la scelta di vivere sotto i riflettori. Ormai non si può tornare indietro.›› Pronunciare quelle parole provocava a Nicholas tanta, troppa sofferenza. Odiava far star male suo fratello tanto quanto odiava se stesso, ma non poteva essere così egoista.
‹‹Non ti sto chiedendo di tornare indietro, non potrei mai. Perché non possiamo riprovarci? Il nostro amore è forte e noi non dobbiamo tener conto a nessuno. Gli altri capiranno, l’hanno capito ancor prima di noi due.›› Joseph si sentiva morire mentre il profumo di suo fratello lo inebriava a tal punto da fargli quasi perdere i sensi. Era tanto, troppo tempo che non stavano così vicini. ‹‹Noi due, Nicholas. Nick e Joe. Che fine abbiamo fatto? Non riesco starti accanto come una volta se non posso dirti che ti amo, riempirti di baci e stringerti a me. Non sono abbastanza forte.››
‹‹T-ti prego, Joe, non rendere le cose ancora più difficili.›› Mormorò il riccio in un soffio. Joseph stava ancora piangendo e Nick non avrebbe sopportato ancora per molto una vista talmente tanto atroce. Gli occhi di suo fratello cercavano insistentemente i suoi, ma non aveva il coraggio di incrociare quelle trappole ambrate. Non avrebbe resistito.
‹‹Posso farti una domanda?›› Chiese Joseph inaspettatamente, sorprendendolo.
‹‹Cosa?››
‹‹Cos’hai provato, oggi, mentre riguardavamo l’intervista?››
‹‹Non lo so, Joe. È tutto il giorno che ci penso, ma non riesco a dare una parola alle sensazioni che ho provato. Mi hai sorpreso, però. Non riuscivo a capire come mai mi stessi guardando in quel modo. Non volevo capire.›› Perché si stava sentendo mano a mano più leggero, confessando le sue emozioni? Perché era così difficile mentire a suo fratello?
‹‹Adesso però hai capito.›› Disse Joseph, talmente tanto piano che il riccio ci mise un po’ a capire.
‹‹Sì.›› Mormorò. ‹‹Ma non è l’unica cosa che ho capito. Ti amo, Joe. Non è vero che sono riuscito a dimenticarti. Questi sono stati i due anni più strazianti della mia vita.›› Le parole uscirono dalla sua bocca senza preavviso ed una piccola parte di lui se ne pentì amaramente.
Joseph rimase senza parole mentre il suo cuore accelerava ancora. Tremante, fece combaciare le sue labbra con quelle del fratello, il quale ricambiò senza pensarci. Nicholas era troppo fragile per rinunciare a quelle labbra, troppo tempo era passato dall’ultima volta che si erano scambiati un bacio.
In quel momento, mentre le loro lingue instancabili s’intrecciavano, niente gli sembrò più giusto del loro amore. In quel momento, non avrebbe mai potuto pensare ad una vita senza il suo compagno.
‹‹Non lasciarmi mai più, ti prego.›› Mormorò Joe senza riuscire ad allontanarsi da lui.
Era una pessima, pessima idea la loro, pensò Nick, ma non gl’importava. Avrebbe deluso milioni di persone, avrebbe messo fine al lavoro che più amava e al rapporto con la sua famiglia pur di stare insieme a lui. Era un pensiero dannatamente egoista, ma la cosa migliore è che ne era pienamente consapevole.
‹‹Non lo farò, lo giuro.››


E' impossibile, non ce la faccio a smettere di scrivere su questi due patati. :3
Non sono teneri ? *-*
Questa è una delle mie preferite, ho dato anima e corpo per scriverla.
In teoria doveva finire male ma non ce l'ho fatta, è stato più forte di me !
Vorrei davvero avere un vostro parere, bello o brutto che sia.
Un bacio a tutti,
xx

-Giuls;

   
 
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