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Autore: Like an Undead    15/12/2012    4 recensioni
Questa è la seconda saga della Fan Fiction "La Stella dei Vongola" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1333535&i=1), spero che vi piaccia, non ho molto altro da dire, solo che gli intrecci amorosi sono sempre di più e che il vero potere di Killer si farà sentire!
Buona Lettura!
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Mukuro Rokudo, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'La Stella Dei Vongola'
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Capitolo 9: Fuori Controllo

 

Passarono dei giorni, di Amanda non si era più vista traccia, probabilmente per colpa di Killer e Lily, che lei aveva soprannominato "Streghe del male che ostacolano la mia vita felice con Hayato solo per gelosia ed invidia profonda"…nome lungo eh?

Comunque dopo quell'episodio la rossa andò a chiarire con Yamamoto e a spiegargli che per lei lui era solo ed unicamente un amico, e il moro, anche se con fatica…tanta fatica, aveva capito quello che gli stava dicendo.

Per quanto riguardava Kyoya, invece di dirgli qualcosa di cui poi si sarebbe mooooolto pentita, decise di ignorare la cosa, fece esattamente ciò che aveva pensato lui, si sarebbe visto dopo come sistemare la questione, infatti ricominciarono ad allenarsi regolarmente tutte le mattine.

Tutto sembrava finalmente tornato alla normalità, ma forse non era proprio così semplice…

Quel giorno la idol era arrivata in anticipo al suo appuntamento giornaliero allora, per far passare il tempo più velocemente, si stese a terra e chiuse gli occhi.

Finalmente capiva perché a Hibari piacesse tanto riposare sulla terrazza della scuola, il vento tra i capelli, la sensazione di essere cullati in un universo senza gravità…erano tutti bellissimi, impagabili, piccoli sogni…si erano tanto piacevoli che si addormentò.

Venti minuti dopo arrivò il disciplinare, che quando la vide si andò a sedere di fianco a lei senza svegliarla, come poteva rovinare una così bella immagine? 

Andiamo era effettivamente la prima volta che vedeva la giovane tranquilla, o come minimo non esaltata da qualcosa, e gli piaceva.

Era diventato un peso insopportabile quello di ignorare i suoi sentimenti, lo faceva per una buona causa, ma era comunque molto doloroso e dopotutto, anche se tentava disperatamente di nasconderlo per evitare che le voci su di lui non si spargessero di più di quanto non avessero già fatto grazie all'aiuto di quella "maledetta erbivora dai capelli blu" (Amanda come la vede lui xD), era innamorato di Killer ogni giorno di più, ogni momento che passava il suo cuore diventava più folle…si stava trasformando proprio in un odiato erbivoro.

Si girò e l'occhio gli cadde sul volto della Stella.

Era così serena e tranquilla che…non riuscì a resistere alla tentazione.

Si piegò su di lei e la baciò con dolcezza.

Lei subito spalancò gli occhi che si incrociarono che quelli dell'altro che istintivamente si buttò all'indietro arrancando con braccia e gambe.

Lei alzò il busto di scatto, come un robot, finendo seduta.

Teneva una mano davanti alla bocca, molto probabilmente per tentare inutilmente nascondere il rossore esagerato che si espandeva velocemente, come Hitler in europa, sul suo viso.

Dopo essersi accertata di non stare morendo domandò balbettando: p-perchè lo h-hai fatto?

Lui sgranò gli occhi, tra tutte non si sarebbe mai aspettato quella domanda!

 

Erano tre le possibilità= 

 

la prima era che lei fosse stupida e non si fosse accorta dei sentimenti del moro nonostante la sua dichiarazione;

la seconda consisteva nell'ipotesi che lei fosse smemorata;

la terza era quella che lui desiderava (hai capito il nostro presidente xD) maggiormente, ovvero quella che lei volesse sentirsi dire di essere amata da lui.

 

Aveva deciso di accertarsi della cosa utilizzando un'affermazione retorica: Come se non lo sapessi...

Lei diventò color peperone, cosa che eliminò le due possibilità e confermò la terza: no! non lo so va bene?!

Lei non conosceva il motivo, ma voleva di nuovo sentirsi dire le parole ce tante volte aveva sognato la notte.

La Nuvola sogghignò, si alzò e le si avvicinò nuovamente.

Ormai ad un passo da lei, s'aprì in uno dei suoi enormi sorrisi, (Non mi dite che non avete mai fatto caso alla gigantesca bocca di Hibari! Secondo me in quella bocca ci entra un bue intero! xD), ma non era normale, infatti lei aveva pensato e detto: c-cos'è quel sorrisetto da maniaco eh?!

Il presidente non capiva perché, ma sentiva che i quel momento non stava facendo nulla di sbagliato, tutt'altro, stava facendo quello che avrebbe fatto si che lui realizzasse il suo desiderio più grande (apparte la pace della Namimori xD) e ottenesse ciò che voleva, ovvero Killer.

Lei, sentitasi minacciata, indietreggiò fino a sbattere contro il muretto della terrazza, non aveva via di scampo…era in trappola, ma la cosa non le dispiaceva più di tanto e non capiva (come sempre) il perché.

La guardava con occhi intensi, con occhi fissi, immobili e pieni di passione incontenibile, occhi che le fecero cadere tutte le difese: se non ti ricordi davvero il motivo del mio bacio, allora ti rinfresco la memoria…

Le si avvicinò con la bocca all'orecchio e sussurrò le parole "Ti amo", parole tanto semplici, belle e desiderate che la fecero sciogliere del tutto.

La baciò di nuovo, ma diversamente da come aveva fatto prima, la baciò più duramente, le sembrava di mangiare e le faceva anche un po' male perché la lingua del moro per poco non le entrava in gola.

Si sentiva calda…no bollente, si il suo cuore come il suo corpo, andava in fiamme.

Quel bacio era così passionale e bello che non riuscì a trattenersi oltre dal gemere leggermente.

A quel suono il moro si sentì provocato allora le sollevò leggermente la maglietta, sotto il quale la sua mano incontrò il reggiseno della bella.

Glielo slacciò.

Neanche per un momento smisero di baciarsi.

L'altra mano del disciplinare le abbassò il pantalone, entrò nelle sottili mutandine e le fece provare un piacere inimmaginabile.

I due sembravano del tutto fuori controllo.

Se non fosse suonato il "maledetto cellulare" di Kyoya, sarebbero probabilmente arrivati fino in fondo.

Lui rispose al telefono lasciando la rossa appoggiata al muretto: pronto, ci è il fottutissimo bastardo che dovrò mordere a morte?

Una voce spaventata, ma virile fuoriuscì dal microfonino della "macchina inutile che serve solo a rovinare i bei momenti" (così aveva soprannominato il cellulare Hibari xD): …Kyo-san? Sono Kusakabe…

Il presidente tirò fuori dalla giacca un quadernino nero dove sotto una serie interminabile di nomi, scrisse quello del povero vicepresidente. 

Poi riattaccò lasciando il poveretto, come un idiota, a chiamare il suo nome invano.

Si girò verso la ragazza, le sorrise dolcemente (MIRACOLO!!!!) e disse: scusami, or ho una faccenda da sbrigare, domani potremo concludere ciò che abbiamo cominciato oggi, ciao!

La lasciò li sconvolta e una volta lontano mormorò: Kusakabe Tetsuya, visto il fatto che non hai disturbato la quiete della Namimori, ma, più importante, la mia… considerati già morto!

 

Fine Capitolo 9

 

Nota dell'autrice: Grazie per aver letto questo altro strampalato, sadico, romantico, pervertito e omicida capitolo. 

Spero vi sia piaciuto, mi sono mooooolto impegnata per creare la scena dove lo stanno per fare, perché non è proprio in solito genere di cose che scrivo, anzi è la prima volta che lo faccio!

Spero anche che recensirete in molti e che aspettiate con ansia il prossimo perché vi annuncio soltanto che tornerà un personaggio tanto atteso si dalla protagonista che (almeno credo) dai lettori xD!

Al prossimo capitolo, baci Killer Shizuku!!

   
 
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