Anime & Manga > Virgin Crisis: Akuma na Eros
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Autore: Morgana Leone    16/12/2012    1 recensioni
- Come faccio a crederti se tu non mi dici niente? Se non mi dai fiducia, come puoi tu pretenderla da me? Perché non puoi aprirti?-
"Aprirmi? D'accordo ... ho evocato involontariamente il diavolo facendo deliberatamente un rito satanico per fare in modo che tu mi amassi. E quando tu mi dirai "Ti amo", ebbene, a quel punto io dovrei pagare il tuo amore offrendogli la mia verginità... come potrei mai dirti questo?"
Non sapevo cosa scrivere, così ho preso un pezzo della storia.
Spero di non deludere e sopratutto di ritrarre bene questo splendido manga.
Buona lettura :)
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lemon, Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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XIII

Ti amo
 
Senza peso, senza fiato, senza affanno 
Mi travolge e mi sconvolgi 
Poi mi asciughi e scappi via 
Tu ritorni poi mi bagni 
E mi riasciughi e torni mia 
Senza peso e senza fiato 
Non son riva senza te 
- Negramaro: senza fiato -

 
Scartai il ventisettesimo Mon Cherì e me lo ficcai in bocca, ma stavolta il suo sapore deciso non mi rallegrò.
Tentai di convincere il mio cuore a rallentare il battito, ma ogni volta che mi tornava in mente Kai, iniziava a battere con più foga di prima.
"Perché?"
Ecco una domanda a cui non volevo rispondere.
"Perché ogni volta che mi si avvicina avvampo come zolfo vicino alla fiamma? Perché quando sento la sua voce i miei tormenti si placano?"
Trovai molte risposte a quelle domande, ma ognuna era più sciocca della precedente e solo una era quella plausibile.
Ero in preda a un delirio cervellotico: mille pensieri discordanti galoppavano impazziti nella mia testa. I volevo imbavagliarli, metterli a tacere, ma la loro si ribellavano e la loro voce si fece sempre più lacerante e prepotente.
Tentai di reprimerla, ma non ci riuscii.
Perché mai fingere di non sentirlo? Che senso ha mentire?  Dovevo negare l'esistenza di quella forza travolgente che mi spingeva inevitabilmente tra le sue braccia? Perché mai dovevo par tacere il mio desiderio di dormire sul suo petto caldo, con magari un paio di ali nere sulla schiena per proteggermi dal freddo?Dovevo pensarci prima ... ora il seme di quel sentimento aveva fatto le radici e non sarei riuscita più a  sradicarlo per il resto della mia vita.
Mia madre aveva sempre detto che quando ragione e sentimento si scontrano era lì che nasceva la verità. E ora forse avevo trovato il coraggio di ammetterla.
La formulai e le diedi una voce. Tutti i tasselli si misero al loro posto e dalla confusione scaturì l'ordine.
"Perché? Perché lo amo."
  

Feci l'ennesimo sospiro prima di venire interrotta da un bel bambino con la voce gracchiante.
- Sorellona!- disse Tsubasa al mio fianco aggrappandosi alla ringhiera della gigantesca terrazza.
- Sei pensierosa stamattina - disse scrutandomi il viso incuriosito.
- Tsubasa, che ci fai qua? Questo è un istituto superiore e tu dimostri appena 10 anni- dissi rimproverandolo dolcemente.
Anche se sapevo che in realtà era un demone, i suoi giganteschi occhi neri, cosi dolci ed espressivi mi intenerivano.
- Io sono la tua guardia, ti devo seguire e proteggere. Sono ordini del padrone - rispose scrollando le spalle.
- Ma guarda che teneri i miei fratellini -
Sentendo quella voce alle mie spalle, il mio cuore iniziò a galoppare.
- Come mai non sei con quella scema di Misaki oggi? Ti ha scaricato? - dissi asciutta.
- Come mai ti preoccupi tanto?- disse con gli angoli della bocca atteggiati in un delizioso sorriso.
- Ma figurati! Cosa vuoi che me ne freghi!-
Lui appoggiò la schiena alla ringhiera ridacchiando, ma non disse nulla. Fra noi si creò un silenzio opprimente come una parete di vetro.
Lo guardai di sottecchi tentando di non farmi accorgere. Avrei dato tutto l'oro del mondo per sapere per cinque secondi cosa progettasse la sua bella testa.
Il silenzio si fece decisamente insopportabile.
"Ti prego parla, di qualsiasi cosa, anche un insulto, almeno non sentirai il battito accelerato del mio cuore ."
-Manami, tu mi ami?-
A quella domanda sobbalzai rimanendo senza fiato. Mi voltai verso di lui, ma il suo viso era rivolto verso l'orizzonte e i nostri sguardi non ebbero modo di incrociarsi.
Mai come in quel momento avevo voglia di inabissarmi in quegli occhi blu mare. Affogarci dentro, senza dovermi più preoccupare di nulla.
Non risposi. Non ce la feci. Sarebbe bastato un sì o un no. Due secondi di maledetto coraggio.
Ma la mia voce non volle saperne di uscire della mia gola divenuta improvvisamente arida e secca.
- Non preoccuparti. Appena il nostro patto si sarà concluso io tornerò al Pandemonio, la mia città-palazzo, e non mi vedrai più. Darò ordine anche ai miei sottoposti di lasciarti in pace. Dopo che mi donerai la tua verginità il mondo dei demoni non ti cercherà mai più -
I miei polmoni si svuotarono. Tentai di riprendere fiato, ma non ci riuscii.
Quelle parole avrebbero dovuto tranquillizzare qualsiasi persona con un po' di sale in zucca, e io non ne avevo.
- Kai io...- provai a dire.
-Manami!-
Una voce familiare alle mie spalle mi interruppe.
Amamiya fece la sua comparsa dalla porta che conduceva alle scale della terrazza.
-Andiamo Tsubasa - disse Kai staccandosi dall'inferriata e dirigendosi verso la porta. 
Le spalle dei due ragazzi si sfiorarono. La divisa immacolata di Amamiya contro la camicia di seta nera di Kai.
"Una volta che Amamiya mi dirà "ti amo" e donerò la mia verginità a Kai... non potrò rivederlo mai più."
- Kai aspetta un minuto!- dissi io tentando di farlo fermare, ma improvvisamente sentii il calore di un corpo dietro di me, e il profumo dolce di Amamiya mi solleticò le narici.
- No, non andare da lui - sussurrò stingendomi a se.
- Amamiya cosa? Perché?- gli domandai confusa da quell'improvviso contatto.
- Perché ti amo -
Il mio cuore perse un battito e sentii l'intera volta celeste crollarmi addosso.
 
 
 
 
Ciao ragazze!
Lo so che questo capitolo è cortissimo, ma come vedete ha un ruolo importantissimo nella storia. Prometto che il prossimo sarà più lungo e (forse) più interessante.
Per scrivere questo capitolo mi sono ispirata alla canzone "Senza fiato" dei Negramaro, che io trovo davvero splendida.
Prima di andare a dormire volevo salutare tutti quelli che leggono assiduamente la mia storia. Statemi bene!
A presto!
Piccola Pirata
 
  
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