Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: MissFalco    03/07/2007    1 recensioni
Una piccola flashfic...niente di che ma mi sembrava valida...
"Stare qui mi fa male...e tu non te ne accorgi...ma la melodia della musica mi aiuta...anche se non può farmi dimenticare..."
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Cloud
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Stare qui mi fa male. -.
Mi volto per osservarti. Sei serio, mentre osservi il cielo che si fonde con il mare.
- Perché?- ti chiedo ingenuamente.
- Pensare fa venire in mente troppe cose tristi. Di solito accade quando sei solo, ma per me non è così. Quando sono in compagnia tua, mi viene da ricordare quanti guai abbiamo passato. E inevitabilmente penso a lei…-.
Taci, improvvisamente. Perché non ti sfoghi con me? Perché ti chiudi in te? Non ti rendi conto che il tuo atteggiamento ti uccide?
Ma non le dico queste cose. So che ti ferirebbero ed io non voglio.
Rimango in silenzio ad osservare il tuo profilo magnifico.
Capelli biondi, il volto ben disegnato e le labbra rosa raffinate. Sembrano petali di rosa, una rosa che sta appassendo dentro ma che fuori appare sempre bella e stupenda.
E gli occhi della rosa…azzurri.
Sì…
Ora so a che paragonarti…
Ad una rosa bianca con dei riflessi azzurri.
Le note di un pianoforte riecheggiano nell’aria e già so chi è che suona ancora prima di voltarmi.
Canta triste il piano. Forse perché è triste chi lo suona.
Tu ti volti per vedere chi è, mentre io mi metto a guardare il mare.
Il colore del mare…
Il vento sul volto…
- Lo sai?-.
Mi guardi di sottecchi.
- Cosa?- chiedi.
- Stare qui fa male anche a me.- dico.
Mi guardi interrogativo.
Ti sorrido enigmatica e tu ti volti nuovamente.
Io mi giro e mi avvio al piano.
È lui che lo suona. Sì…
Con passione, anche se soffre mentre suona.
Siamo in un posto molto particolare, a cui nessuno è permesso entrare. Solo a noi.
E questo grazie a lui e a lei.
Mi avvicino a lui e mi fermo a qualche metro di distanza. Tu sei al mio fianco.
Sospiro.
La musica sta per finire. Ma lui è triste ugualmente.
Ripenso a come li ho conosciuti, sia lui sia lei. Persi come me e te, vero, Cloud? Eppure lei è molto più solare di lui…
Senza più casa, senza più terra. Orfani di mondo. Eppure sembra che qualcosa brilli nei loro occhi. So per certo che lei ha conosciuto molto profondamente Sora, anzi…Roxas. Non ha accettato la sua scomparsa. Forse perché in quel ragazzino rivede qualcuno.
Mi riscuoto udendo la musica.
Le ultime note sono le più difficili e lui lo sa.
Ma continua.
L’ultimo arpeggio e poi…
La fine.
Ma non si arrende.
Ne comincia un’altra.
Questa però, è diversa…
Alza il capo e mi sorride.
- Questa è per te. L’ho chiamata come te.- dice.
Arrossisco un po’, ma ascolto la sua melodia.
Tu al mio fianco ridacchi.
- L’ha composta bene.- dici.
- Davvero?- sussurro.
- Sì. È proprio come te. -.
Che bello vederti sorridere, anche se non chiaramente.
Anni fa cosa non avrei dato per vedere un tuo sorriso come quello che mi stai rivolgendo adesso…
Ma ti volti, interrompendo la magnifica visione del tuo sorriso.
Mi volto anch’io.
E, in silenzio, ascoltiamo la musica che Hawk ha composto per me.
Con calma, mi siedo a terra e incrocio le gambe, ascoltando.
Tu, invece, incroci le braccia e rimani in piedi.
Ecco una cosa che li differenzia.
Il carattere.
Sono fratello e sorella ma sono diversi come un demone ed un angelo.
Sole che l’angelo è lui, un angelo nero. E il demone è lei, ma bianco.
Forse è un paragone un po’ strano, ma ci somigliano.
Vero, Cloud?
Anche questa volta arriva le fine della melodia, agrodolce.
Lui rialza il capo e io gli sorrido.
Hawk in qualche modo mi ricorda te. Escludendo la somiglianza fisica, lui ha qualcosa che anche tu hai.
Il senso di colpa.
Alle sue spalle appare lei con il suo strumento in mano. Gli tocca la spalla e lui capisce.
Ne attaccano una molto dolce.
Però…sembra triste.
Vedo lei chiudere gli occhi, triste.
E mentre suona lui, la vedo piangere…perché?
Poi riattacca e la melodia è ancora più dolce.
Sembra una ninnananna composta per un bambino.
E dai loro occhi capisco che è così.
Air posa il flauto.
- Roxas…- mormora.
Poi, però, Hawk ne attacca una tutta sua, che con lo spumeggiare delle onde rilassa.
Eppure in quella melodia c’è tutto il suo rancore, tutto il suo dolore e piano infinitamente piano, come se stesse sussurrando ad un amante, sfiora i tasti per l’ultima volta.
Mi volto verso il mare e cerco di perdermi in quel blu sconfinato.
Inutile non ci riesco.
- Sì…- bisbiglio.
- Stare qui fa male anche a me…-.




Piccolo esperimento...
Forse è una cazzata ma mi è venuta così!
Le melodie o musiche che ho descritto sono:
Final Fantasy 7 Advent Children - Main Theme (Piano);
Tifa no Theme (Piano Version) Adevent Children;
Roxas Theme;
Dearly Beloved Kingdom Hearts uno.
Vi consiglio di ascoltarle mentre leggete se le avete.
Infondo bene il significato che volevo dare a questa storia.
Allora...è tutto!
See you soon!
Paine



  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: MissFalco