La
mia richiesta
Per
una volta, vorrei essere davvero io il ladro, Dark.
Vorrei
essere io a correre per i tetti e a prendere per i fondelli la polizia, a
sfuggire a Hiwataru…del resto ne ho le capacità: sono
stato allenato bene, allenato bene per essere il tuo ospitante.
La
mia infanzia è stata un casino, sempre sotto pressione, sempre in allenamento,
ad imparare complicati modi su come aprire tecnologiche serrature.
Sì.
Io sono nato in funzione di futuro ladro, per te, per servirti, affinché tu ti
potessi appropriare del mio corpo, in un futuro non
molto lontano, quando avrei ricevuto il mio primo battito d’amore.
Sì,
quel fatale battito, che mi emozionò a tal punto da farmi trasformare.
Lo
ricordo come se fosse ieri, la prima volta che tu ti impossessasti
di me: il cuore batté senza freni e il sangue mi pompò nelle vene, veloce,
inarrestabile, caldo…
Sentii
un formicolio diffondersi per tutto il corpo, un corpo
che non era più mio, che non lo sarebbe stato mai, mai più.
Ho
smesso di vivere quando tu ti sei svegliato.
Ma
tu lo sai, no? Quella sensazione di disagio che si ha quando
si comprende di avere un corpo che non ti appartiene.
Ma
del resto sei un ladro… Di questa sensazione ne hai fatto il tuo pane
quotidiano!
Ogni
volta mia madre spedisce bigliettini di preavviso per i furti e io sono
costretto a scattare agli ordini e obbedire, in silenzio, quieto.
Non
una volta mi hanno chiesto se effettivamente ero d’accordo
a portare avanti questa “missione” di famiglia.
Eppure, per quanto sembri, non sono qui per piangermi addosso.
Ho
accettato, davvero, il mio destino e il segreto che è nel il
mio sangue, il mio DNA.
Forse
è proprio a seguito di quest’accettazione che sono
qui.
Voglio
essere un ladro, per una volta, per quest’unica volta.
La
mia è stata una
lenta maturazione.
Ho
amato Risa per così tanto tempo, da non rendermi
nemmeno conto che era un sentimento fasullo, dato dall’inesperienza.
Poi
è arrivata Riku e l’ho amata sul serio, con tutto il cuore. Tuttavia
era un cuore che non mi apparteneva, non più, non del tutto.
Ancor
prima che tu ti risvegliassi in me, questo cuore batteva per tenere in vita entrambi.
Sai,
è strano, ma era come se lo sapessi, nel profondo.
So
che la gente dice sempre di sapere le cose quando non
è così, è normale, ma non c’è nulla di normale in noi.
Tu
sei il mistero che stravolge la mia esistenza e la distrugge, ma allo stesso
istante le dona nuova vita.
Sei
la luce che brilla dentro di me e mi dà coraggio, aiutandomi a cambiare e
maturare, a crescere.
Sei il mio mentore, la mia forza, la mia meta…
Vorrei
essere come te, un giorno.
Eppure
non è questo che mi spinge ad avere quest’unico desiderio impellente dentro di
me. Non voglio essere un ladro per essere come te, ma,
anzi, per fare una cosa tipica del mestiere: rubare.
Voglio
rubare una sola cosa, l’unica che nemmeno il grande
ladro Dark può rubare.
No,
non prenderla come una sfida. Il fatto che tu non la possa rubare non è data
dal fatto che sia troppo grande, vistosa o ben
nascosta.
Dipende
dal fatto che sia inaccessibile a chiunque, soprattutto a me.
Perché sono io il problema.
T
sentiresti molto meglio vero, senza di me?
Vorresti
il mio corpo, sempre, per te, solo per te.
Mi
viene da ridere pensando questo,sai?
So
che non sei così, per quanto tu faccia il duro, so che infondo ti piace questa
situazione: tu non vuoi sottomettermi e uccidermi lentamente, tu vuoi coesistere con me, proteggermi.
Dillo
dai, con me ti diverti, non sono poi così male come amico.
Amico…
Siamo
amici Dark?
Siamo
amici, due anime in un corpo, ma a chi appartiene questo corpo?
No,
non voglio tornare ancora sulla questione, anzi, tagliamo corto, vuoi?
Non
restituirmi mai il mio corpo, facciamo un baratto…
Io
ti cedo la mia intera esistenza, ma in compenso permettimi di rubarti l’anima.
Permettimi
di possederti totalmente o almeno illudimi.
E’
solo questo che voglio: possederti.
E’
questa, in fondo, l’indole di un ladro,no? La brama di
possedere.
E io
voglio possedere te con tutta la mia, di anima.
Non
potrò mai averti, né toccarti, né rivolgerti un sorriso, uno dei miei sorrisi dolci, che tanto piacciono alla gente.
Non
sono un tipo avido o possessivo, mi conosci, ma voglio te, disperatamente.
Vorrei
poter essere io il ladro in questo caso: quel ladro
magnifico e senza limiti, dal fascino misterioso e un passato d’onnipresenza…
Permettimelo,
ti prego, anche se dovesse essere solo una finzione.
So
che questo mio desiderio è assurdo, l’intera situazione è assurda.
Se
non l’hai compreso sto cercando di dirti che ti amo,
lo capisci?
Non
m’interessa di passare da un novello narciso, amare qualcuno di cui si conosce
solo l’anima non è poi così da pazzi, no?
Amo
un altro me stesso. E’ da folle, lo so, ma è così.
Sei
tu a provocarmi quei battiti che tanto ti fanno prevalere su di me, non te ne
sei accorto?
Ma
certo che te ne sei accorto, anche ora, mentre sono davanti allo specchio e ti
parlo.
So
che non sono io riflesso, so che sei tu. Mi guardi,
senza dire nulla, serio.
E
io anelo il tuo tocco da così tanto tempo che mi
sembra di impazzire.
Non
ti chiedo di ricambiarmi, anche se forse, improvvisarmi ladro di anime, è un po’ come pretenderlo.
Sono sempre stato la parte “buona” tra i due, però, sono disposto a trasformarmi in
Lucifero in persona, pur di soddisfare questo bisogno di te.
Cosa penserai di me ora?
E’stato rischioso aprirmi fino a tal punto, contando che sei dentro di
me e non potrò mai e poi mai scacciarti.
Eppure
c’è qualcosa che mi fa sperare, sopratutto quando in
combattimento tu mi proteggi, mettendo perfino a rischio te stesso.
Sei
cocciuto e forse non vuoi ammetterlo, ma nemmeno io ti sono indifferente vero?
Non
guardarmi così, ti prego. Non guardarmi con pietà e rammarico, non lo sopporto.
Prima o poi avresti scoperto questo sentimento da solo, del
resto tu ci cammini nel mio cuore, lo calpesti.
Quanto
tempo ci avresti messo a capirlo? Un anno? Un mese?
Probabilmente
lo sapevi già.
Allora
Dark? Cosa rispondi? Lascerai
a me per una volta la scena e mi permetterai di
rubarti l’anima? Sono disposto a tutto, ti avviso.
Improvvisamente,
mi tendi la mano e io spalanco gli occhi, sorpreso. Come incantato, tendo anche
la mia, un po’ timoroso per l’imminente scontro con lo specchio. Uno scontro
che non avviene.
Vedo
la mia mano inghiottita dal nulla e il mio cuore accelera i battiti, non dallo
spavento, ma dall’emozione. Inaspettatamente realizzo la cosa: sto per
incontrarti!
Ancora
qualche secondo e sarò da te.
Il
cuore minaccia di scoppiare, quando sento la stoffa dei tuoi abiti sfregare
contro la mia pelle e i tuoi capelli lunghi e neri solleticarmi il naso.
Mi
stai stringendo.
E’
davvero…reale?
Dimmi di sì, ti prego!
Ma
non ce n’è bisogno: mi sfiori le labbra, dimostrandomi che quel bisogno che tanto
avvertivo era comune, apparteneva anche a te.
Mi
baci con passione e tenerezza, come se fossi di cristallo.
Non
sottovalutarmi Dark, non farlo, sono cristallo solo
tra le tue braccia, ma ora che sei mio, mi tramuterei perfino in roccia, pur di
tenerti legato a me.
Ma
ora basta, silenzio…
Voglio
solo perdermi nel tepore del nostro primo e ultimo bacio.
Un
bacio che ruba
l’anima.
Eccomi
qui. Sono un ladro.