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Autore: infinity    16/12/2012    2 recensioni
Dal testo:
Riza Haweke, aveva scoperto in poco tempo, si era trasferita da poco in città a causa della morte della madre, inizialmente doveva frequentare un'altra scuola, ma per una serie di motivi, che francamente non aveva capito, si era trasferita nella scuola che frequentava adesso, Roy si ritrovò a ringraziare il cielo di questo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang | Coppie: Roy/Riza
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Roy Mustang era sempre stato un ragazzo forte e sicuro di se, abituato ad ottenere tutto e subito, lodato innumerevoli volte per il suo aspetto non si era mai fatto scrupoli ad utilizzare la sua avvenenza per i suoi scopi.
Le ragazze cadevano a i suoi piedi e gli bastava uno schiocco di dita per avere qualche ragazza con cui uscire la sera o per fare i suoi porci comodi in un qualsivoglia momento di noia.

Per questo si era ritrovato spaesato quando, entrando in classe quella fredda mattina di dicembre, nessuno gli aveva prestato attenzione al di fuori del prof, ma che gli poteva importare di un vecchio barboso che nella sua vita non aveva niente di meglio da fare che spiegare greco?

L’attenzione di tutti era focalizzata su qualcosa o meglio su qualcuno, si fece largo fra le varie ragazze che civettavano allegre presentandosi e scorse una ragazza, ne rimase affascinato da subito, non sapeva bene se ad affascinarlo era stata la sua bellezza semplice, i suoi grandi occhi nocciola, i capelli biondi tirati su da un semplice mollettone che gli conferivano un aria seria ma al contempo sbarazzina, il suo sorriso sincero che lasciava intravedere i denti bianchissimi e perfetti, o se era stata la semplicità che da troppo tempo non si vedeva nelle ragazze, lei si presentava senza un filo di trucco ad appesantirgli le palpebre o le ciglia naturalmente lunghe, senza modifiche sulla divisa, come invece era diventato di moda fare da quando il preside aveva espressamente richiesto di “Non apportare modifiche alla divisa in modo da avere un abbigliamento sobrio e consono all’ambiente” per quanto gonne sopra al ginocchio lo permettessero ovvio .

Fu amore a prima vista, nonostante Roy non credesse a queste cose dovette subito ammettere di essere stato colpito dal fantomatico “Colpo di fulmine”, decise che doveva essere sua, in un modo o nell’altro.

Lasciò passare il primo giorno perché, a detta sua, non voleva fare brutta impressione e aspettò impaziente il secondo, stette sveglio tutta la notte rimuginando sul suo piano, teatralmente chiamato “piano di conquista”, la mattina dopo si presentò in classe in orario, tanto che al professore di biologia scappo da piangere “Mustang! È un miracolo, dio ha ascoltato le mie preghiere, magari adesso ti metterai anche a studiare e diverrai il primo della classe” per un momento Roy pensò che magari studiare ogni tanto sarebbe stato anche utile per la sua carriera ma poi mise da parte quella folle idea dicendosi che si stava rammollendo ed era innamorato solo da un giorno.

La vide entrare, la borsa a tracolla con i libri compostamente poggiata su una spalla, e l’andamento leggero e deciso, si fermò a guardarla e l’occhio gli cade sulle gambe snelle che spuntavano da sotto la gonna, si rimproverò, le cose le doveva far per bene.
Si avvicinò piano al banco dove la ragazza era seduta e gli sorrise
<< Sono Roy Mustang, ieri non abbiamo avuto occasione di presentarci c’era così tanta gente >>
Gli sorrise sperando che il suo aspetto facesse metà del lavoro per lui, lei gli sorrise sua volta e cortesemente gli rispose
<< Riza Hawkeye piacere, in questa scuola siete tutti molto cortesi >>
Roy ne rimase abbagliato e in un gesto automatico gli porse il mazzo di fiori che quella mattina gli era venuto in mente di comprare, la ragazza prese i fiori ringraziandolo e quando le loro mani si sfiorarono Roy sentì il proprio cuore correre talmente veloce che il ragazzo temette veramente di avere un infarto.

I giorni erano presi a passare velocemente, fin troppo e Roy si era ritrovato, per la prima volta nella sua vita, ad avere una migliore amica, l’unica pecca purtroppo era che la sua migliore amica era proprio la ragazza di cui si era innamorato.
Riza Haweke, aveva scoperto in poco tempo, si era trasferita da poco in città a causa della morte della madre, inizialmente doveva frequentare un'altra scuola, ma per una serie di motivi, che francamente non aveva capito, si era trasferita nella scuola che frequentava adesso, Roy si ritrovò a ringraziare il cielo di questo.

Aveva conosciuto il padre di Riza in una tiepida giornata di marzo, ricordava di essere entrato nel giardino della villa con nodo alla gola gigantesco, era stato scortato da Riza all’interno della casa, dovevano finire un compito su una guerra fatta da qualche generale di cui non ricordava neanche più la provenienza, il padre della ragazza stava gia cucinando quando si erano avventurati verso la cucina
<< Papà, sono a casa, ho portato un amic… >>
La ragazza non aveva fatto in tempo a finire di parlare, l’uomo si era girato sorridendogli e affermando che ogni sua amica era la benvenuta… ovviamente ancora non aveva visto Roy, infatti l’uomo appena notò il ragazzo lo fulminò con lo sguardo e questi si sentì le guance andare a fuoco mentre abbassava lo sguardo imbarazzato e si presentava
<< Salve signore, sono Roy Mustang un amico di sua figlia! >>
Era palese che l’uomo non gli aveva creduto affatto eppure era la verità.

Roy Mustang aveva abbandonato il suo “Piano di conquista” quando Riza si era presa una cotta.
Antony, si chiamava, lo aveva anche visto, era un ragazzo avvenente, mai quanto lui comunque, aveva ottimi voti ed era un anno più grande di loro, prossimo al diploma e ottima famiglia, era leggermente più basso di lui, forse di cinque centimetri, i capelli castani e gli occhi nocciola, era ammirato dai professori,
Per Roy non fu una sorpresa quando Antony chiese a Riza di andare assieme al ballo di fine anno, c’erano un sacco di ragazzi che andavano dietro alla ragazza, solo un cieco non si sarebbe accorto della sua bellezza, non si stupì neanche quando, dopo essersi messi insieme al ballo, Riza lo aveva presentato al padre, il quale non glia aveva riservato l’occhiataccia fulminante che era toccata a lui ma un caloroso benvenuto.
Faceva un male terribile.
Roy Mustang era così pessima come persona?
Riprese ad uscire con qualsiasi ragazza gli capitasse, giusto per immaginare che le labbra, sempre diverse, che baciava ogni giorno fossero quelle di Riza.
Antony si diplomò subito dopo il ballo e ben presto lui e la ragazza non riuscirono più a vedersi tutti i giorni, purtroppo Roy era stato molto assente in quel periodo a causa dei corsi estivi, sapeva solo che quello e la sua Riza si erano lasciati.
Lo venne a sapere in una fin troppo calda mattina di luglio, stava uscendo da scuola sbuffando, ma chi glielo faceva fare i andare a scuola anche durante le vacanze? Quando vide Riza, era lì, davanti alla moto che da poco Roy si era comprato, aveva un sacco di tempo da quando Riza si era fidanzata, l’aveva raggiunta scoccandogli un bacio sulla guancia.
<< Da quanto tempo Riza, come vanno le cose? >>
Gli aveva sorriso aprendo la sella della moto e tirandone fuori due caschi e infilandoci lo zaino con i libri, la ragazza aveva alzato gli occhi e Roy quasi si sentì male, quei bellissimi occhi nocciola erano pieni di lacrime ed uno era cerchiato lievemente di nero, il ragazzo andò su tutte le furie
<< Cosa è successo? >>
Gli chiese comprensivo facendo sedere la ragazza sulla moto e guardandola negli occhi, lei singhiozzo sprofondando il viso nel collo di lui, poi iniziò a raccontare tutto per filo e per segno.

Aveva chiamato Antony chiedendogli dove fosse, lui gli aveva detto che era in spiaggia e che sarebbe passato a prenderla nel pomeriggio, lei gli aveva detto che lo avrebbe raggiunto in spiaggia visto che non era troppo lontana da casa sua, poi aveva sentito il ragazzo imprecare e riattaccare, così aveva preso, si era messa il costume, un vestito ed aveva afferrato la borsa e con un rapido “Papà vado in spiaggia” si era dileguata, era arrivata in poco tempo e aveva individuato subito gli amici di Antony anche loro neo diplomati, si era avvicinata tutta sorridente tuttavia appena aveva visto la scena che gli si presentava davanti aveva sbiancato, Antony, il ragazzo con il quale stava assieme da quasi tre mesi si stava limonando alla grande con una ragazza rossa. Lo aveva chiamato lui si era girato, non una nota di panico negli occhi, gli aveva iniziato ad urlare che era uno stronzo che lei aveva veramente creduto che la loro storia potesse durare, lui si era alzato e senza esitazione gli aveva dato un pugno per poi girarsi e tornare dall’altra ragazza che guardava la scena sbalordita come i suoi amici, quelli che l’avevano tirata su dalla sabbia e glia avevano spazzato via la sabbia dal vestito, quelli che stavano chiedendo al ragazzo perché lo avesse fatto proprio ad una ragazza come Riza ricevendo come risposta che si era stancato, che non era affatto facile stare con lei, richiedeva troppo tempo e attenzioni.

Roy fremette di rabbia, aveva quello che un sacco di persone, lui per primo, volevano servito su di un piatto d’argento e che aveva fatto? Ci aveva sputato sopra.
Abbracciò la ragazza ancora in lacrime, poi legandogli con premura il casco gli disse che sarebbero andati in piscina “Hai il costume da bagno no? anche io, volevo andare in piscina non mi andava di andare a casa, che ne dici?” e poi a mangiare in un qualche fast food. Lei accetto di buon grado e quando la moto partì si resse forte alla schiena del ragazzo.

A Riza passò presto grazie a Roy, alle sue continue attenzioni e al suo farla ridere per ogni cosa, era buffo, ogni volta che era con Roy non poteva essere triste, che stessero guardando un film strappa lacrime a casa di Riza con il padre a pochi passi che li osservava e minacciava con lo sguardo Roy che aveva tra le braccia la sua bambina semi addormentata e che stessero giocando in camera di Roy con qualche videogioco spara tutto, doveva ancora capire come facesse Riza ad avere una mira così perfetta anche se era una principiante, lui giocava a quei giochi da anni e ancora mancava i bersagli, semplicemente ogni volta che erano assieme le altre cose sparivano e alla ragazza non ci volle molto prima di arrivare a quello che orami suo padre sapeva per certo,
Anche Riza Haweke si stava innamorando di Roy Mustang.
Tutta via non lo avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura, perché gonfiare così il suo ego?

Era successo per gioco, senza che Roy se ne accorgesse, stavano giocando, come facevano spesso, a farsi il solletico, stavano rotolando per la stanza, quando Roy si era ritrovato sopra la ragazza, stavano lì, si guardavano e senza rendersene conto la distanza diminuì, restarono così a baciarsi per secondi, minuti, ore, non lo sapevano, sapevano solo di non dover smettere perché era giusto così.
Quando si staccarono per mancanza d’aria Riza lo guardò in imbarazzo e Roy abbassò gli occhi rosso in viso.
Prese coraggio Roy, perché per quanto fosse ancora presto non poteva tenerselo ancora dentro e glielo disse, non fu il “mi piaci” che diceva ad ogni ragazza ma fu un “Mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista” talmente sincero che il cuore di Riza vibrò assieme a quello di Roy.
Non gli rispose subito e la loro amicizia continuò così, come era sempre stata senza imbarazzo, semplice e pura.
Poi era successo di nuovo, si erano baciati, questa volta non stavano giocando, semplicemente Riza si alzò sulle punte fino a sfiorare le proprie labbra con quelle del ragazzo “Mi sono innamorata anche io” gli aveva detto.

Volevano essere sicuri della loro relazione prima di annunciarlo al padre di lei, infatti aspettarono e quando ne furono sicuri, diplomati e con un lavoro si decisero che si, il signor Haweke poteva anche sapere che la sua bambina era fidanzata con il ragazzo che amava fulminare con lo sguardo.
L’aveva presa bene il signor Haweke, affermando di averlo sempre saputo e che a lui andava bene se la sua bambina era felice.

Roy prese un bel respiro prima di schiarirsi la voce ed iniziare a parlare, stava per fare il passo più grande della gamba ne era sicuro, la sua vita dipendeva esclusivamente da quello, tirò fuori un astuccio di velluto dalla tasca e se lo poggiò sulle gambe sotto al tavolo, poi richiamò l’attenzione della donna che gli era davanti intenta in una conversazione con Rebecca, una sua amica che avevano incontrato con il ragazzo e che si erano “imbucati” alla loro cena, Riza si girò a guardarlo con gli occhi luminosi, Roy sorrise e si schiarì la gola, si era preparato un discorso preciso ma in quel momento si era dimenticato tutto, iniziò a parlare, raccontò la loro storia in pratica e gli porse un'unica domanda alla fine “Ti va di passare il resto della tua vita con questo avvenente idiota?” lei aveva riso annuendo e Roy aveva tirato fuori da sotto al tavolo l’astuccio con l’anello per poi infilarglielo all’anulare sinistro.

Riza era bella, ma non lo era mai stata tanto quanto quel giorno, con  il suo vestito bianco che gli conferiva un aria da principessa, con i capelli lasciati sciolti che gli accarezzavano dolcemente metà schiena, il velo che gli sfiorava i fianchi la faceva sembrare un angelo, il lieve filo di matita che gli avevano messo gli facevano sembrare gli occhi più grandi e felini, Roy si commosse toccò ad una bambina in prima fino, spinta dal padre, andare a portare un fazzoletto all’uomo.


Note:
Voglio chiedere scusa per eventuali errori grammaticali ç.ç
Aggiungo che è la mia prima Royai non che la mia prima fan fiction fu Full Metal Alchemist [nonostante sia stato uno dei miei primi anime ^^”]
Ringrazio le persone che hanno letto la storia! Grazie mille! :D
Accetto eventuali critiche, non potranno far altro che aiutarmi a migliorare! :D
Un bacio a tutti! :D
  
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