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Autore: PsychedelicMind    17/12/2012    0 recensioni
Siamo negli USA,e questa è la storia di Jamie,la secondogenita della famiglia Karps;una famiglia rimasta ancora con la mente negli anni 60',nel forte movimento culturale degli Hipster.
In questa storia vedremo come Jamie affronta il liceo,i cambiamenti della vita e di tutto quel che la circonda. Insomma,la sua adolescenza. Come se la passa la vita una famiglia di Figli dei fiori? Basta leggere questa bella storia scritta puramente in PRIMA PERSONA.
Le critiche sono ben accettata,grazie.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Triangolo
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Bene,oggi si inizia il liceo!

 

Sono le 7:00 in punto,il sole con i suoi raggi tramite la finestra inondano la mia stanza illuminandola e scaldandola. Sono di buon umore oggi,sarà l’emozione per la nuova scuola. Ho scelto di indossare dei jeans stretti e stracciati,con sopra una maglia bianca con uno smile giallo sopra. Per le scarpe … non ne ho idea: sono indecisa se indossare i sandali di cuoio pregiato importate dall’Italia oppure delle scarpe da ginnastica. . e alla fine … indosso i sandali.  Corro giù in cucina che il mio stomaco già brontola per la fame, e a tavola d’impatto trovo seduto vicino al mio posto mio fratello Dave intento a mangiare una fetta d’anguria e bere un bicchier di succo d’arancia mentre guardava la televisione,il gomito destro poggiato sul tavolo mentre in mano ne teneva un pezzetto d’anguria. Indossa con dei pantaloni colorati con i colori della bandiera della Jamaica,una maglia rossa con Bob Marley,delle Converse nere e i suoi dread erano rigorosamente legati con un maxi elastico per capelli. La mamma invece, è intenta a preparare il succo d’arancia,usando lo spremi agrumi estraendo dalle arance il succo. Indossa la sua lunga gonna fucsia a fiori,con sopra una maglia fucsia che lasciava scoperto l’ombelico,a maniche corte che andavano sulle spalle,lasciando il decolté libero. I capelli lunghissimi e “ondulati” neri,le scendevano liberi sul fondoschiena,con solamente intorno alla fronte una treccina fatta con i suoi stessi capelli. Accanto a lei invece c’è papà che tagliava per noi la frutta. Lui è alto,magro,con i suoi capelli biondi  scompigliati,la barba e i baffi erano ordinati e sul suo viso gli stavano bene,dato che non l’ho mai visto senza … indossa i jeans stretti,una camicia a giro maniche bianca a fiori rossi,gli occhiali da sole tondi arancioni,i tatuaggi su entrambe le braccia che parevano bracciali e le scarpe nere lucide. Entrambi i miei,indossano una collana con il simbolo della pace.
-Jamie,siediti dai che devi mangiare per superare questa splendida giornata che ti aspetta!- mi dice mamma.
-sì mamma,infatti sono affamata!-
-Jamie,ora come abbiamo fatto io e tua madre tanto tempo fa,inizierai il liceo! Saranno anni indimenticabili!-
“Saranno anni indimenticabili”. Quella frase rimbombava nella mia testa con tanto di eco. A loro è andato tutto bene . . .insomma ai loro tempi i figli dei fiori erano ancora in giro … ma in questa nuova epoca no! Io lo sono . .ma se in classe non mi accetteranno? Se mi prenderanno in giro? Chi lo sa. Ma certamente sarò me stessa. Ho chiesto consigli a mio fratello Dave che come me,inizia il liceo,solo che lui inizia l’ultimo anno e io il primo. Lui inizia e lui finisce. Infatti andremo assieme a scuola, lui ha il patentino … andrò nella sua auto che fortunatamente è un auto “normale” e non il camioncino dei miei tutto decorato a mano.
-Oddio ma cosa sono questi capelli arruffati? John, portami la spazzola che la nostra gioia ha i capelli spettinati! E portami anche il mio trucco!-
- Ma mamma cosa fai? Me li pettino da sola non preoccuparti..-
-Jamie,devi essere bellissima per il tuo primo giorno di liceo! Ti preparerò come lo era la tua mamma!-
Oddio … chissà cosa mi farà la mamma .. ma vabbè ci è passata anche lei, mi affido alle sue “mani magiche”. Arriva mio padre con spazzola e trucchi e lei,mentre io mangio una fragola, inizia a raccogliere tutti i miei lunghi capelli neri e a pettinarmeli.
-Ai! Mamma mi fai male. .-
-scusami tesoro,ma sono un po’ legati! –
-mamma che dici se li tagliamo? Mi piacerebbe scalarli. .-
- ma non ci pensare! Sono 14 anni che ti faccio crescere i capelli e vuoi tagliarli? Sono così belli!-
-e va bene!-
E dopo 5 minuti di strazianti dolori,si passa al trucco. Alla “magia” arrivano anche Dave e mio padre, a guardare la loro “gioia” come “muta” .
-          E voilà!  - mi porge davanti uno specchio e mi guardo. Sono carina! Mi piace! E piace anche a Dave,che è sempre indifferente a tutto. La mamma mi fa una treccina come una sua e poi mi manda a lavare i denti,come giusto che sia. Ritorno giù, prendo il mio zaino dai colori vivaci e splendenti con sopra tanti simboli della pace e mi avvio alla porta,che Dave mi aspetta in auto già pronto lui. Mamma e papà mi guardando da fuori la porta, e mi chiamano e mi mettono al braccio destro un bracciale che arriva quasi alla spalla, e infine, mi mettono al collo una collana simile alla loro,con il simbolo della pace come ciondolo. E mentre vado,ringraziandoli papà mi ferma ancora e mi fa indossare degli occhiali simili ai suoi. – sei bellissima.- mi dice la mamma. – buona fortuna gioia di papà – pronuncia lui.
-          E mentre vado in auto gli occhi verdi della mamma mi guardavano pieni di gioia,e quelli di papà con tanto amore. E si inizia una nuova avventura.
 
Arrivati fuori all’Eastside High School di San Francisco, Dave parcheggia e arrivati davanti alle porte della scuola mi guarda,e poggiandomi le mani sulle spalle mi dice:
-          -tutto ok? Pronta? Io starò con te solo quest’ultimo anno. -
-Dave … sono un po’ agitata . .sono accettati i figli dei fiori? E se mi prenderanno in giro? Si ci devo stare 5 anni qui!-
-tranquilla, non ti penseranno affatto. Tu devi esser te stessa,ci sono passato anche io. Qualunque cosa vieni da me. –
-grazie Dave. –
-figurati,ci mancherebbe. Ora và,e cerca di far amicizia con qualcuno. Se vuoi ti faccio conoscere i miei compagni. –
-non preoccuparti . . ora vado –
Ed ho sbagliato. Che idiota! Non ho chiesto a Dave dove si trova la classe! Ora sicuramente mi perderò … è enorme questa scuola . .e ora come faccio? E mentre ero presa ad arrabbiarmi mi si avvicina una ragazza, con i capelli biondi lunghi come i miei ma striati di verde, magrolina,alta tipo 1,65,con una minigonna dalla fantasia scozzese tuta verde e grigia, le calze a righe nere con sopra una maglia nera con una scritta argentata “ i love rock” , con tanti piercing sulle orecchie e gli occhi truccati di nero.
-Ciao,sei primina?-
-sì.. e tu?-
-idem. Però fino ad ora non riesco a trovare una persona che sia della mia classe. Sono capitata nella 1C del corso di storia,e leggendo la lista dei ragazzi della classe sto cercando una ragazza di nome Jamie Karps, mi ha suggerito mio fratello di trovare questa ragazza dato che è la sorella di un suo amico. Per caso sei tu?-
-Sì, sono proprio io! Jamie Karps. Sono la sorella di Dave Karps. Tu invece?-
- Destiny Korsenbaut. Piacere di conoscerti! Sei anche molto carina! Sei proprio una bella persona!-
-Grazie! Anche tu lo sei! E hai dei bellissimi capelli … complimenti! Ti va se andiamo in classe assieme?-
-sì dai,andiamo!-
Ci avviamo verso la classe,molto ampia,le pareti erano alternate di giallo e bianco,le finestre grandi e pulite, i banchi in cui ci entravano massimo 4 persone,un orologio era posto sul muro vicino la lavagna, in fondo all’aula c’era un grande armadietto con dentro tanti libri e appunti e minimo nella classe c’erano tipo 30 banchi.
-ma del tipo: mi aggiungi su facebook Jamie?-
-sì certo,fammi segnare un attimo il tuo cognome Destiny.-
-Destiny Korsenbaut. Ok?- dai che aspetto la tua richiesta figlia dei fiori eh?-
“FIGLIA DEI FIORI EH?” quella frase per un attimo pervase i miei pensieri,tipo come quando penso a Mick Jagger. .oh sì. . .quella frase. . .mi incute terrore. Sapevo che qualcuno me lo diceva. . .me lo sentivo. Arriva il professore e con sé il resto degli alunni,e qui iniziano le presentazioni.
-Buongiorno ragazzi e ragazze e buon anno a tutti. Io sono il professor Dorsen e insegno storia. Ora,procediamo con l’appello.-
Speravo che non arrivasse mai al mio cognome..non mi andava di alzarmi e andare vicino alla cattedra e a presentarmi. . . ma da una parte sto bene perché prima si è presentato un ragazzo con la cresta rossa pieno di croci e catene,ora tocca a me e Destiny.
-Jamie Karps!- Santo cielo. . il professore ha chiamato me . .non posso certo rifiutarmi! Forza e coraggio Jamie,ce la posso fare.
-Salve a tutti,mi chiamo Jamie Karps,ho 14 anni e vengo da  Haight-Aishbury.-
-signorina Karps,ci parli un po’ di lei.-
-Mi piacciono l’arte contemporanea e storica,mi piacciono tanti generi di musica e mi piacerebbe imparare a suonar la chitarra classica. Ah,detesto la matematica!- E quell’ultima frase,fece nascere una risata dalla bocca di tutti. Compresa quella del professore. –grazie,lei può andare a posto. Diffonde molta allegria con questi colori e simboli della pace! Anche io ai miei tempi li indossavo. Magici quei tempi. Ed ora tocca alla signorina Destiny Korsenbaut!- e mentre tornavo a posto,tutti ad ammirare i miei capelli che “penzolavano” ad ogni movimento e a guardare come ero preparata. Destiny è uno spirito selvaggio,se la cava con tutti verbalmente!
E dopo l’ora di storia è giunta anche quella di matematica,scienze e storia dell’arte. In matematica sono una mezza sega. Ho 4. Che vergogna. Destiny invece è molto brava nelle equazioni mentre io sono brava con le materie orali e poche scritte. Direi che va tutto bene fino ad ora. . . All’ora di pranzo,sono andata in mensa con Destiny e stesso lì c’era un tavolo con mio fratello e i suoi amici e lui ci ha chiamate facendoci posto.
-Wow Dave,questa è tua sorella? E quando ce la presentavi?-
-Smettila Jason! Ha 14 anni! E poi tu sei troppo stupido! Jamie non pensarlo è tutto scemo.- dice Dave,dando un colpetto alla spalla a suo amico Jason,che dopo un po’ si presenta.
-Hey Jamie,piacere sono Jason e sono nella classe di tuo fratello. Ti ha mai parlato di me?-
-piacere,Jamie. Eh no,mi dispiace ma non mi ha mai parlato di te..-
-ma che peccato,ora invece sono qui in carne ed ossa davanti a te.-
Jason è un ragazzo alto,con un fisico scolpito,giocatore della squadra di FootBall della scuola,con i capelli biondi e gli occhi azzurri e dal sorriso smagliante. Il solito belloccio desiderato dalla scuola.
-Jamie,che ne dici se ti aggiungo su facebook?
-C-certo…Jamie Karps.-
-Io sono Jason Moreau.-
Ma il più bello è stato quando Destiny mi sussurra all’orecchio testuali parole:
“Tuo fratello è uno schianto,che ne dici se me lo fai conoscere?”
Non ci posso credere. Mio fratello Dave che fa colpo su una rockettara. Eppure mi aspettavo di più che Jason colpisse col suo fascino Destiny. . .ma vabbè gli opposti si attraggono.
-Sì Destiny,quando studieremo assieme lo faccio stare vicino a noi.-
-Grazie Jam ti adoro sei fantastica!- e mi stampa un bacione sulla guancia abbracciandomi e coprendomi con i suoi capelli come se fossero una coperta.
La cavolata più grossa detta da me:
-Dave,che ne dici di dare un passaggio a casa a Destiny? Mica vorrai farla tornare a casa da sola?-
E Dave perplesso mi dice,toccandosi quel poco di barba sul mento: -C-certo sì… accompagneremo noi a casa Destiny.-
E subito a Destiny gli brillano gli occhi più di quanto a me alle prese con i funghi magici.
Finita tutta la giornata scolastica,è giunto il fatidico momento di accompagnare a casa Des. Lei in auto si mette sul sedile posteriore e io davanti vicino a mio fratello,intento a guidare ascoltando “Yesterday dei Beatles”. Arrivati fuori la casa di Des,lui da bravo gentiluomo gli porta la borsa fin sotto la porta e si salutano anche con un bacio sulla guancia. Anche Des ha fatto colpo. E’ più bella lei! Io sono abbastanza carina. . .non dovrei crearmi questi complessi no? Tornati a casa,i miei subito a far le classiche domande sul “com’è andata a scuola?” Ma lasciamo perdere. Andata in camera mia,accendendo il pc e collegandomi su face book mi ritrovo subito 15 richieste d’amicizia, tra cui Destiny e Jason e altri alunni della mia classe.
Però! Oggi è andata bene! Chissà domani come sarà! Il mio Karma è a posto,sono di buon umore,la pace interiore vaga in me…cosa voler di più? 
  
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