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Autore: Echelon90    17/12/2012    3 recensioni
Eccomi con la mia prima (e spero non ultima) Warblers Week.
Lunedì 17 dicembre: Il calore del camino
Martedì 18 dicembre: Cioccolata in tazza
Mercoledì 19 dicembre: Pattinare sul ghiaccio
Giovedì 20 dicembre: Neve
Venerdì 21 dicembre: Baci sotto al vischio
Sabato 22 dicembre: Ricordi di Natale
Domenica 23 dicembre: Prepararsi alla notte di Natale
Lunedì 24 dicembre: Mezzanotte
Martedì 25 dicembre (Giorno Facoltativo)
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Warblers/Usignoli
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il Calore del camino

 

 

 

Faceva parecchio freddo in quei giorni anche se di neve non se ne parlava proprio. Era uno di quei tipi di freddo che ti si insinuano fin dentro le ossa. Ma questo non aveva certo scoraggiato Kurt Hummel dall’uscire a sistemare le luci di Natale sula facciata della casa e la ghirlanda alla porta, anche se questo l’aveva letteralmente congelato da capo a piedi, nonostante indossasse il giaccone pesante, guanti, sciarpa e berretto.
Si richiuse subito la porta alle spalle camminando sul posto e sfregandosi con forza le braccia per riattivare la circolazione del sangue. Non avendo risultati corse al piano superiore deciso di accendere il riscaldamento. Lui e Blaine si erano ripromessi di accenderlo solo la sera e spegnerlo prima di andare a dormire per risparmiare, così, energia, ma faceva davvero troppo freddo per mantenere tali propositi. Dopotutto non capitava spesso che stessero a casa tutto il giorno. Era la loro prima casa e finché il mutuo non fosse stato completamente pagato avevano deciso di fare un po’ di sacrifici. Riducendo le spese e non andando in vacanza d’estate, ma mancavano pochi giorni a Natale e Kurt aveva deciso di usufruire dei giorni di ferie, che non aveva utilizzato per tutto l’anno.
Se c’era una cosa a cui Kurt Hummel non avrebbe mai e poi mai rinunciato era il Natale.
Non che fosse un tipo dal grande Spirito Natalizio. Semplicemente legava il Natale ai ricordi di lui e Blaine. Il loro primo duetto era stato proprio in quel periodo con ‘Baby, It’s cold outside’ e il Natale seguente gli aveva regalato quella… promessa… che poi sembrava essersi vanificata quando era venuto a trovarlo a New York confessando di averlo tradito. Ma poi era stato a Natale che tutto era ritornato come doveva essere. Lui e Blaine.
Era stato sempre a Natale che avevano deciso di iniziare a convivere, non appena avessero finito gli studi, e a Natale dell’anno passato lui stesso aveva fatto trovare a Blaine, sotto l’albero di Natale di casa Hummel, un pacchettino con le chiavi di quella casa. Poi l’avevano comprata insieme con i loro risparmi, e un piccolo aiuto di Burt e Carole, ma l’aveva vista, Kurt, per la prima volta e aveva pensato dal primo istante che era lì che immaginava la sua nuova vita con Blaine.
Acceso il riscaldamento decise di fare un giro delle stanze che aveva ultimato di decorare, verificando se fosse tutto assolutamente perfetto. Voleva fare una bella sorpresa a Blaine, infatti non gli aveva detto che avrebbe decorato la casa proprio quel giorno. Aveva lasciato incompleto solo l’albero. Sapeva che era una cosa a cui Blaine teneva particolarmente. Il loro primo albero di Natale andava decorato insieme. Si era limitato a sistemarlo nel posto perfetto. Davanti alla finestra che dava alla strada, in modo che chi passava poteva vederlo da fuori, e vicino al camino, ma non troppo per rischiare di prendere fuoco.
Non avevano mai acceso il camino da che erano andati a vivere in quella casa, ma ora che era Natale e con quel freddo all’esterno, Kurt aveva ben pensato di far scorta di legna che aveva disposto ordinatamente nella cesta vicina. La stava spostando in modo che non nascondesse le calze rosse con scritto ‘Kurt’ e ‘Blaine’ quando il campanello suonò.
Non aspettava visite ed era ancora presto per l’arrivo di Blaine, quindi si avviò curioso alla porta e ciò che si trovò davanti lo lasciò del tutto ammutolito.
“Oh, Oh, Oh!” fece un Nick vestito da Babbo Natale tenendo un braccio sulle spalle di Jeff, vestito da elfo, e Thad, vestito da renna.
Alle sue spalle c’erano anche gli altri Warblers vestiti più o meno tutti da renne o elfi. Gli unici vestiti diversamente erano Babbo ‘Nick’ Natale e Cameron vestito da pacco regalo.
“C’è un motivo se siete tutti vestiti così?”
“Ti sembra che andiamo vestiti in giro come dei deficienti così alla cazzo, Hummel? Facci entrare piuttosto!” fece acidamente un Sebastian vestito da elfo, entrando senza aspettare di avere il permesso.
“Hey, questa è casa mia e non mi sembra di averti dato il mio esplicito permesso di entrare!” fece Kurt voltandosi verso il moro che intanto si era comodamente seduto sulla poltrone del soggiorno.
“Che arredamento da checca!” lo sentì borbottare da lì. “Si vede che è casa tua!!!”
“Perdonalo, Kurt, è solo arrabbiato perché deve fare questa cosa!” fece Jeff allargando le braccia per indicare tutti loro.
“Questa cosa… Cosa?” fece Kurt sempre più confuso per poi scollare il capo e scostandosi dalla porta. “Ma entrate prima, scusate la maleducazione. Voi il permesso lo avete!” fece facendoli passare tutti anche se Cameron ebbe non poche difficoltà di passare dalla porta data la voluminosità dal suo costume.
Presto tutti ebbero raggiunto il salotto dove Sebastian aveva preso a sfogliare una rivista di moda posata sul tavolinetto davanti al divano. Rivista che gettò dopo poco sbuffando.
“Che palle di casa, Hummel!”
“Nessuno ti ha chiesto di entrare!” lo rimbeccò Kurt per poi rivolgersi di nuovo agli altri. “Allora, che ci fate voi qui e vestiti così, soprattutto!?!”
“Oh, è una cosa vecchia!” fece Jeff con un’alzata di spalle e un sorrisino divertito.
“Tu non devi proprio parlare!” fece Sebastian puntando il dito contro il biondo. “E tu non fiatare, traditore!” fece poi rivolto a Hunter, vestito da renna, che se ne stava ad osservare le foto di Blaine e Kurt, posate sopra il camino.
Hunter sbuffò una risata divertita e scosse il capo senza dire niente. Kurt li osservò con un sopracciglio alzato prima di rivolgersi a Thad sapendo che gli avrebbe detto tutto. Infatti il moro ridacchiò divertito e poi rivelò il motivo di quella carnevalata a Kurt.
“E’ per una scommessa persa” disse semplicemente. “ In pratica Sebastian, l’anno in cui era capitano dei Warblers, aveva proibito ogni cosa potesse anche solo lontanamente significare Natale. Jeff quell’anno giurò che avrebbe trovato il modo di riportare il Natale alla Dalton l’anno dopo. Nessuno gli credeva e lui ha, quindi, scommesso che se sarebbe tornato il Natale tutti saremmo dovuti andare in giro a cantare canzoni Natalizie conciati così per la città. L’anno dopo è arrivato Hunter e quando Jeff gli ha chiesto di decorare la sala prove e cantare canzoni di Natale lui ha accettato subito, quindi…” fece indicando tutti loro.
“Ok, quindi tutti gli anni fate questa cosa… Vestiti così?” fece Kurt osservandoli tutti.
Jeff gli si avvicinò e gli sussurrò piano: “In realtà la scommessa era valida solo per quell’anno… Ma loro hanno pensato che fosse per gli anni a venire quindi… Shhhhhh…”
“Beh, Sebastian a parte non mi sembra vi dispiaccia come tradizione!” fece Kurt ridacchiando e rivolgendosi agli altri.
Nick sorrise giocoso: “Beh, sì… Poi è una buon modo per ritrovarci tutti almeno una volta all’anno!”
“Parla per te!” fece seccato Sebastian.
Kurt scambiò uno sguardo divertito con Nick. Conoscendolo, tutti sapevano che se avesse voluto, Sebastian avrebbe potuto benissimo rifiutarsi di girare vestito di elfo a cantare canzoni Natalizie. Quindi molto probabilmente sotto, sotto anche lui continuava a prestarsi a quella tradizione per poter rivedere gli altri Warblers.
“Beh, che ne pensate di una tazza di tè?” propose Kurt.
“Che è un ottima idea, Hummel, mi sono congelato la fuori!!!” fece Hunter sfregando le mani tra loro.
Kurt sorrise avviandosi verso la cucina seguito da Nick e Jeff, che si offrirono subito di aiutarlo, ignorando Sebastian che gli urlava: “Qualcosa di più forte non c’è?”


Quando Blaine Anderson tornò a casa stanco e infreddolito, si riscaldò all’istante alla vista delle luci che adornavano la casa. Non erano troppe ne troppo poche, ma ciò bastava per renderla splendente ai suoi occhi. Se qualche anno prima avesse potuto immaginare la sua vita ora, non avrebbe potuto immaginarla migliore. Lui e Kurt che vivevano assieme in una casa, la loro casa.
Si stava già immaginando insieme a Kurt, seduti sul divano accanto al camino acceso e l’albero addobbato a coccolarsi, mentre prendendo le chiavi per aprire la porta, quando quella si aprì e vi trovò un elfo… O meglio… Sebastian vestito da elfo.
“Tu?” boccheggiò sconcertato .
“Io!” rispose con un sorrisino malizioso Sebastian posandosi sulla porta semi aperta.
“No… Un attimo… Tu che ci fai qui?” fece Blaine.
“Ma come, amore, non ricordi… E dire che conviviamo ormai da parecchio!” lo prese in giro Sebastian. “Ti piace come ho decorato la casa solo per te?”
“SMYTHE, SE VUOI USCIRE A FUMARE CHIUDI ALMENO LA PORTA. NON SEI TU A PAGARE IL RISCALDAMENTO!” si sentì la voce di Kurt arrivare dal soggiorno.
Sebastian alzò gli occhi al cielo e si spostò verso l’esterno prendendo tra le labbra una sigaretta e accendendola. Blaine lo osservò sempre più sconvolto prima di entrare e chiudere la porta alle sue spalle, ritrovandosi subito travolto da un orda di elfi e renne, che lo fecero crollare a terra formando una piccola montagnola umana alla soglia del soggiorno.
“Scusate, vorrei avere indietro almeno qualche resto del mio fidanzato!” fece divertito Kurt, accostato davanti al camino con la sua tazza di tè tra le mani.
“Invece di parlare salvami!” gli fece di rimando Blaine. “Aia… Thad, ho il tuo gomito sullo stomaco.”
“Sicuro sia il suo gomito?” chiese la voce sarcastica di Sebastian rientrato dalla pausa sigaretta.
“Heeeeem…” fece Thad prima di scoppiare a ridere.
“Ok, ok, liberatelo… ORA!” fece Kurt posando la sua tazza e raggiungendo la montagnola e tirandoli su a forza.
Quanto porse la mano verso Blaine per aiutarlo a mettersi in piedi fu tirato verso il basso e le braccia del moro gli strinsero la vita, facendolo aderire così al suo corpo, e lo coinvolsero in un profondo bacio, che fece dimenticare all’istante a Kurt che ci fossero altre persone nella stanza.
Se ne rese conto di nuovo solo quando gli arrivarono parecchie ovazioni e il commento di Sebastian che disse: “Oh, ora, sì, che questa visita si sta rivelando interessante!”
Kurt si rialzò trascinando in piedi anche Blaine, rosso in volto per l’imbarazzo.
“Hem… Ok…” Blaine si schiarì la voce leggermente arrochita. “Esattamente che ci fate qui vestiti in questo modo?”
Ma in quel momento Blaine notò un grosso pacco regalo posato vicino all’albero di Natale ancora spoglio.
“E quello?” chiese difatti indicandolo.
Hunter sfoderò un sorrisone e dichiarò, prima che chiunque altro potesse rispondere: “Oh, è il nostro regalo di Natale per la nuova casa!”
Blaine lo guardò sorpreso: “Davvero?”
Sebastian si avvicinò a Hunter con un’incredibile faccia tosta mentre gli altri, alle spalle del moro, si trattenevano per non ridere, Kurt compreso, e annuì con un sorriso che poteva sembrare molto sincero: “Ma certo… E da parte di tutti noi!!! Ci siamo vestiti così apposta per portarti il regalo.”
Blaine passò a rassegna tutti gli usignoli che, non seppero mai come avessero potuto, si trattennero dal scoppiargli a ridere in faccia. Poi il moro si avvicinò al pacco, ma non fece in tempo a sfiorarne la carta, che Cameron si alzò in piedi di colpo urlando: “TADAAAAAAAN…”
Blaine urlò per lo spavento cadendo all’indietro. Tutti gli altri rotolavano a terra dal troppo ridere e Blaine cercava di riprendersi dallo spavento per poi scoppiare anche lui a ridere insieme a tutti gli altri.

Quando la relativa normalità tornò a regnare nella casa Hummel-Anderson, Blaine propose a tutti di restare per cena, proposta che fu accettata da tutti con più o meno entusiasmo. Quindi mentre Kurt si occupava a prenotare delle pizze Blaine decise di accendere il camino.
“Oooooh,” fece Richard chinandosi e rivolgendo i palmi alle prime fiamme. “Il fuoco ci voleva proprio!” commentò.
“Fa più Natale, no?” commentò Jeff sedendosi accanto e cingendo le ginocchia con le braccia.
“Scusa… Più Natale di noi?” chiese Flint ironico indicando la sua tenuta da elfo.
Tutti risero mentre Kurt tornava nel salotto reggendo due enormi scatoloni straripanti di decorazioni.
“Allora… Il piano era di decorare l’albero solo io e Blaine, ma dato che siete tutti qui…” fece passando uno degli scatoloni a Sebastian e posando l’altro a terra davanti a Jeff, a cui si illuminarono gli occhi a quella vista, mentre Blaine appariva con altri due scatoloni.
L’operazione di decorazione durò per il tempo necessario dell’arrivo delle pizze. Si sistemarono, poi, così ai piedi del camino mangiando direttamente le pizze dal cartone nonostante Kurt avesse inizialmente storto il naso. Certo… Vedere la sua casetta invasa di elfi e renne gli sembrava un tantino surreale. Ma gli ricordava molto il periodo alla Dalton dove cose del genere erano all’ordine del giorno. Non si sarebbe mai pentito di essere tornato al McKinley. Ma quello alla Dalton era stato il periodo più bello della sua vita e vedere ora tutti gli Usignoli lì nel suo salotto lo faceva sentire ancora parte di loro. Dal canto suo, Blaine, non faceva che pensare che i suoi piani per inaugurare il suo camino fossero ben diversi. Ma mentre mangiava la sua pizza con Kurt seduto accanto a lui sul tappeto a chiacchierare con i Warblers come ai vecchi tempi, illuminati dal camino e riscaldati dal suo calore, che faceva dimenticare il gelo che regnava all’esterno, non riusciva a essere dispiaciuto di quell’improvviso cambio di programma.

 

 

N.d.A.

Allora… fiuuuu… per un momento ho pensato di non farcela ma alla fine… ECCOMIIIIII!!!

Quindi incominciamo con una piccola Klaine, E’ la prima volta che partecipo ad una Week come questa e sono felicissima di poter cominciare con i Warblers. E… che dire… Spero che le mie One Shot vi piacciano.

Quindi… Buona Lettura e Buon Divertimento,

Echelon90

  
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