Il
Calore del camino
Faceva
parecchio freddo in quei
giorni anche se di neve non se ne parlava proprio. Era uno di quei tipi
di
freddo che ti si insinuano fin dentro le ossa. Ma questo non aveva
certo
scoraggiato Kurt Hummel dall’uscire a sistemare le luci di
Natale sula facciata
della casa e la ghirlanda alla porta, anche se questo l’aveva
letteralmente
congelato da capo a piedi, nonostante indossasse il giaccone pesante,
guanti,
sciarpa e berretto.
Si richiuse subito la porta alle spalle camminando sul posto e
sfregandosi con
forza le braccia per riattivare la circolazione del sangue. Non avendo
risultati corse al piano superiore deciso di accendere il
riscaldamento. Lui e
Blaine si erano ripromessi di accenderlo solo la sera e spegnerlo prima
di
andare a dormire per risparmiare, così, energia, ma faceva
davvero troppo
freddo per mantenere tali propositi. Dopotutto non capitava spesso che
stessero
a casa tutto il giorno. Era la loro prima casa e finché il
mutuo non fosse
stato completamente pagato avevano deciso di fare un po’ di
sacrifici.
Riducendo le spese e non andando in vacanza d’estate, ma
mancavano pochi giorni
a Natale e Kurt aveva deciso di usufruire dei giorni di ferie, che non
aveva
utilizzato per tutto l’anno.
Se c’era una cosa a cui Kurt Hummel non avrebbe mai e poi mai
rinunciato era il
Natale.
Non che fosse un tipo dal grande Spirito Natalizio. Semplicemente
legava il
Natale ai ricordi di lui e Blaine. Il loro primo duetto era stato
proprio in
quel periodo con ‘Baby, It’s cold
outside’ e il Natale seguente gli aveva
regalato quella… promessa… che poi sembrava
essersi vanificata quando era
venuto a trovarlo a New York confessando di averlo tradito. Ma poi era
stato a
Natale che tutto era ritornato come doveva essere. Lui e Blaine.
Era stato sempre a Natale che avevano deciso di iniziare a convivere,
non
appena avessero finito gli studi, e a Natale dell’anno
passato lui stesso aveva
fatto trovare a Blaine, sotto l’albero di Natale di casa
Hummel, un pacchettino
con le chiavi di quella casa. Poi l’avevano comprata insieme
con i loro
risparmi, e un piccolo aiuto di Burt e Carole, ma l’aveva
vista, Kurt, per la
prima volta e aveva pensato dal primo istante che era lì che
immaginava la sua
nuova vita con Blaine.
Acceso il riscaldamento decise di fare un giro delle stanze che aveva
ultimato
di decorare, verificando se fosse tutto assolutamente perfetto. Voleva
fare una
bella sorpresa a Blaine, infatti non gli aveva detto che avrebbe
decorato la
casa proprio quel giorno. Aveva lasciato incompleto solo
l’albero. Sapeva che era
una cosa a cui Blaine teneva particolarmente. Il loro primo albero di
Natale
andava decorato insieme. Si era limitato a sistemarlo nel posto
perfetto.
Davanti alla finestra che dava alla strada, in modo che chi passava
poteva
vederlo da fuori, e vicino al camino, ma non troppo per rischiare di
prendere
fuoco.
Non avevano mai acceso il camino da che erano andati a vivere in quella
casa,
ma ora che era Natale e con quel freddo all’esterno, Kurt
aveva ben pensato di
far scorta di legna che aveva disposto ordinatamente nella cesta
vicina. La
stava spostando in modo che non nascondesse le calze rosse con scritto
‘Kurt’ e
‘Blaine’ quando il campanello suonò.
Non aspettava visite ed era ancora presto per l’arrivo di
Blaine, quindi si
avviò curioso alla porta e ciò che si
trovò davanti lo lasciò del tutto
ammutolito.
“Oh, Oh, Oh!” fece un Nick vestito da Babbo Natale
tenendo un braccio sulle
spalle di Jeff, vestito da elfo, e Thad, vestito da renna.
Alle sue spalle c’erano anche gli altri Warblers vestiti
più o meno tutti da
renne o elfi. Gli unici vestiti diversamente erano Babbo
‘Nick’ Natale e
Cameron vestito da pacco regalo.
“C’è un motivo se siete tutti vestiti
così?”
“Ti sembra che andiamo vestiti in giro come dei deficienti
così alla cazzo,
Hummel? Facci entrare piuttosto!” fece acidamente un
Sebastian vestito da elfo,
entrando senza aspettare di avere il permesso.
“Hey, questa è casa mia e non mi sembra di averti
dato il mio esplicito
permesso di entrare!” fece Kurt voltandosi verso il moro che
intanto si era comodamente
seduto sulla poltrone del soggiorno.
“Che arredamento da checca!” lo sentì
borbottare da lì. “Si vede che è casa
tua!!!”
“Perdonalo, Kurt, è solo arrabbiato
perché deve fare questa cosa!” fece Jeff
allargando le braccia per indicare tutti loro.
“Questa cosa… Cosa?” fece Kurt sempre
più confuso per poi scollare il capo e
scostandosi dalla porta. “Ma entrate prima, scusate la
maleducazione. Voi il
permesso lo avete!” fece facendoli passare tutti anche se
Cameron ebbe non
poche difficoltà di passare dalla porta data la
voluminosità dal suo costume.
Presto tutti ebbero raggiunto il salotto dove Sebastian aveva preso a
sfogliare
una rivista di moda posata sul tavolinetto davanti al divano. Rivista
che gettò
dopo poco sbuffando.
“Che palle di casa, Hummel!”
“Nessuno ti ha chiesto di entrare!” lo
rimbeccò Kurt per poi rivolgersi di
nuovo agli altri. “Allora, che ci fate voi qui e vestiti
così, soprattutto!?!”
“Oh, è una cosa vecchia!” fece Jeff con
un’alzata di spalle e un sorrisino
divertito.
“Tu non devi proprio parlare!” fece Sebastian
puntando il dito contro il
biondo. “E tu non fiatare, traditore!” fece poi
rivolto a Hunter, vestito da
renna, che se ne stava ad osservare le foto di Blaine e Kurt, posate
sopra il
camino.
Hunter sbuffò una risata divertita e scosse il capo senza
dire niente. Kurt li
osservò con un sopracciglio alzato prima di rivolgersi a
Thad sapendo che gli
avrebbe detto tutto. Infatti il moro ridacchiò divertito e
poi rivelò il motivo
di quella carnevalata a Kurt.
“E’ per una scommessa persa” disse
semplicemente. “ In pratica Sebastian,
l’anno in cui era capitano dei Warblers, aveva proibito ogni
cosa potesse anche
solo lontanamente significare Natale. Jeff quell’anno
giurò che avrebbe trovato
il modo di riportare il Natale alla Dalton l’anno dopo.
Nessuno gli credeva e
lui ha, quindi, scommesso che se sarebbe tornato il Natale tutti
saremmo dovuti
andare in giro a cantare canzoni Natalizie conciati così per
la città. L’anno
dopo è arrivato Hunter e quando Jeff gli ha chiesto di
decorare la sala prove e
cantare canzoni di Natale lui ha accettato subito,
quindi…” fece indicando
tutti loro.
“Ok, quindi tutti gli anni fate questa cosa…
Vestiti così?” fece Kurt
osservandoli tutti.
Jeff gli si avvicinò e gli sussurrò piano:
“In realtà la scommessa era valida
solo per quell’anno… Ma loro hanno pensato che
fosse per gli anni a venire
quindi… Shhhhhh…”
“Beh, Sebastian a parte non mi sembra vi dispiaccia come
tradizione!” fece Kurt
ridacchiando e rivolgendosi agli altri.
Nick sorrise giocoso: “Beh, sì… Poi
è una buon modo per ritrovarci tutti almeno
una volta all’anno!”
“Parla per te!” fece seccato Sebastian.
Kurt scambiò uno sguardo divertito con Nick. Conoscendolo,
tutti sapevano che
se avesse voluto, Sebastian avrebbe potuto benissimo rifiutarsi di
girare
vestito di elfo a cantare canzoni Natalizie. Quindi molto probabilmente
sotto,
sotto anche lui continuava a prestarsi a quella tradizione per poter
rivedere
gli altri Warblers.
“Beh, che ne pensate di una tazza di
tè?” propose Kurt.
“Che è un ottima idea, Hummel, mi sono congelato
la fuori!!!” fece Hunter
sfregando le mani tra loro.
Kurt sorrise avviandosi verso la cucina seguito da Nick e Jeff, che si
offrirono subito di aiutarlo, ignorando Sebastian che gli urlava:
“Qualcosa di
più forte non c’è?”
Quando Blaine Anderson tornò a casa stanco e infreddolito,
si riscaldò
all’istante alla vista delle luci che adornavano la casa. Non
erano troppe ne
troppo poche, ma ciò bastava per renderla splendente ai suoi
occhi. Se qualche
anno prima avesse potuto immaginare la sua vita ora, non avrebbe potuto
immaginarla migliore. Lui e Kurt che vivevano assieme in una casa, la
loro
casa.
Si stava già immaginando insieme a Kurt, seduti sul divano
accanto al camino
acceso e l’albero addobbato a coccolarsi, mentre prendendo le
chiavi per aprire
la porta, quando quella si aprì e vi trovò un
elfo… O meglio… Sebastian vestito
da elfo.
“Tu?” boccheggiò sconcertato .
“Io!” rispose con un sorrisino malizioso Sebastian
posandosi sulla porta semi
aperta.
“No… Un attimo… Tu che ci fai
qui?” fece Blaine.
“Ma come, amore, non ricordi… E dire che
conviviamo ormai da parecchio!” lo
prese in giro Sebastian. “Ti piace come ho decorato la casa
solo per te?”
“SMYTHE, SE VUOI USCIRE A FUMARE CHIUDI ALMENO LA PORTA. NON
SEI TU A PAGARE IL
RISCALDAMENTO!” si sentì la voce di Kurt arrivare
dal soggiorno.
Sebastian alzò gli occhi al cielo e si spostò
verso l’esterno prendendo tra le
labbra una sigaretta e accendendola. Blaine lo osservò
sempre più sconvolto
prima di entrare e chiudere la porta alle sue spalle, ritrovandosi
subito
travolto da un orda di elfi e renne, che lo fecero crollare a terra
formando
una piccola montagnola umana alla soglia del soggiorno.
“Scusate, vorrei avere indietro almeno qualche resto del mio
fidanzato!” fece
divertito Kurt, accostato davanti al camino con la sua tazza di
tè tra le mani.
“Invece di parlare salvami!” gli fece di rimando
Blaine. “Aia… Thad, ho il tuo
gomito sullo stomaco.”
“Sicuro sia il suo gomito?” chiese la voce
sarcastica di Sebastian rientrato
dalla pausa sigaretta.
“Heeeeem…” fece Thad prima di scoppiare
a ridere.
“Ok, ok, liberatelo… ORA!” fece Kurt
posando la sua tazza e raggiungendo la
montagnola e tirandoli su a forza.
Quanto porse la mano verso Blaine per aiutarlo a mettersi in piedi fu
tirato
verso il basso e le braccia del moro gli strinsero la vita, facendolo
aderire
così al suo corpo, e lo coinvolsero in un profondo bacio,
che fece dimenticare
all’istante a Kurt che ci fossero altre persone nella stanza.
Se ne rese conto di nuovo solo quando gli arrivarono parecchie ovazioni
e il
commento di Sebastian che disse: “Oh, ora, sì, che
questa visita si sta
rivelando interessante!”
Kurt si rialzò trascinando in piedi anche Blaine, rosso in
volto per
l’imbarazzo.
“Hem… Ok…” Blaine si
schiarì la voce leggermente arrochita.
“Esattamente che ci
fate qui vestiti in questo modo?”
Ma in quel momento Blaine notò un grosso pacco regalo posato
vicino all’albero
di Natale ancora spoglio.
“E quello?” chiese difatti indicandolo.
Hunter sfoderò un sorrisone e dichiarò, prima che
chiunque altro potesse
rispondere: “Oh, è il nostro regalo di Natale per
la nuova casa!”
Blaine lo guardò sorpreso: “Davvero?”
Sebastian si avvicinò a Hunter con un’incredibile
faccia tosta mentre gli
altri, alle spalle del moro, si trattenevano per non ridere, Kurt
compreso, e
annuì con un sorriso che poteva sembrare molto sincero:
“Ma certo… E da parte
di tutti noi!!! Ci siamo vestiti così apposta per portarti
il regalo.”
Blaine passò a rassegna tutti gli usignoli che, non seppero
mai come avessero
potuto, si trattennero dal scoppiargli a ridere in faccia. Poi il moro
si
avvicinò al pacco, ma non fece in tempo a sfiorarne la
carta, che Cameron si
alzò in piedi di colpo urlando:
“TADAAAAAAAN…”
Blaine urlò per lo spavento cadendo all’indietro.
Tutti gli altri rotolavano a
terra dal troppo ridere e Blaine cercava di riprendersi dallo spavento
per poi
scoppiare anche lui a ridere insieme a tutti gli altri.
Quando la relativa normalità tornò a regnare
nella casa Hummel-Anderson, Blaine
propose a tutti di restare per cena, proposta che fu accettata da tutti
con più
o meno entusiasmo. Quindi mentre Kurt si occupava a prenotare delle
pizze
Blaine decise di accendere il camino.
“Oooooh,” fece Richard chinandosi e rivolgendo i
palmi alle prime fiamme. “Il
fuoco ci voleva proprio!” commentò.
“Fa più Natale, no?” commentò
Jeff sedendosi accanto e cingendo le ginocchia
con le braccia.
“Scusa… Più Natale di noi?”
chiese Flint ironico indicando la sua tenuta da
elfo.
Tutti risero mentre Kurt tornava nel salotto reggendo due enormi
scatoloni
straripanti di decorazioni.
“Allora… Il piano era di decorare
l’albero solo io e Blaine, ma dato che siete
tutti qui…” fece passando uno degli scatoloni a
Sebastian e posando l’altro a
terra davanti a Jeff, a cui si illuminarono gli occhi a quella vista,
mentre
Blaine appariva con altri due scatoloni.
L’operazione di decorazione durò per il tempo
necessario dell’arrivo delle
pizze. Si sistemarono, poi, così ai piedi del camino
mangiando direttamente le
pizze dal cartone nonostante Kurt avesse inizialmente storto il naso.
Certo…
Vedere la sua casetta invasa di elfi e renne gli sembrava un tantino
surreale.
Ma gli ricordava molto il periodo alla Dalton dove cose del genere
erano
all’ordine del giorno. Non si sarebbe mai pentito di essere
tornato al
McKinley. Ma quello alla Dalton era stato il periodo più
bello della sua vita e
vedere ora tutti gli Usignoli lì nel suo salotto lo faceva
sentire ancora parte
di loro. Dal canto suo, Blaine, non faceva che pensare che i suoi piani
per
inaugurare il suo camino fossero ben diversi. Ma mentre mangiava la sua
pizza
con Kurt seduto accanto a lui sul tappeto a chiacchierare con i
Warblers come
ai vecchi tempi, illuminati dal camino e riscaldati dal suo calore, che
faceva
dimenticare il gelo che regnava all’esterno, non riusciva a
essere dispiaciuto
di quell’improvviso cambio di programma.
N.d.A.
Allora…
fiuuuu… per un momento
ho pensato di non farcela ma alla fine… ECCOMIIIIII!!!
Quindi
incominciamo con una
piccola Klaine, E’ la prima volta che partecipo ad una Week
come questa e sono
felicissima di poter cominciare con i Warblers. E… che
dire… Spero che le mie
One Shot vi piacciano.
Quindi…
Buona Lettura e Buon Divertimento,
Echelon90