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Autore: Envy99    04/07/2007    11 recensioni
La mia seconda yaoi, sempre sulla mia coppia preferita. So che magari come pairing può non piacere, ma magari prima di dirlo leggetene una^^........[In una notte tempestosa.....tanti possono avere paura.....e certi possono fare paura]badate...non è come sembra!
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Envy, Wrath
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è che hai paura?

Accidenti, la mia seconda yaoi...pensavo di scriverne solo una^^' Spero che vi piaccia...e come ho detto:non è come sembra...^^

.:Non è che hai paura?:.

Era un homunculus…poteva provare paura?

Mah…forse si o forse no.

Però si era innamorato, quindi di sentimenti ne provava

Anche la paura è un sentimento, ergo poteva provarla e quella sera aumentava a ogni tuono o lampo.

Era una notte piovosa, ma calda, di un’estate afosa.

Spesso i temporali estivi possono essere davvero violenti, soprattutto se si è chiusi in una stanza enorme da soli.

Stringeva il lenzuolo al petto mordendosi il labbro inferiore per l’ansia. Stava seduto con la schiena appoggiata alla testiera del letto, da dietro avrebbe sempre potuto arrivare qualcuno, mentre con la schiena al muro non poteva avere nessuno alle spalle.

Ogni ombra proiettata sulle pareti dalla luce dei lampi assumeva forme diverse e spaventose che intimorivano il piccolo Wrath.

Certo, era un homunculus…immortale! Se la cavava anche a combattere, ma in una notte buia e tempestosa la mente faceva brutti pensieri!

Il piccolo corpo di Wrath era rannicchiato sotto il lenzuolo e gli occhi vagavano per tutta la stanza per assicurarsi che non ci fosse qualcuno….o qualcosa.

Un lampo saettò nel cielo scuro seguito poi da un tuono, così il ragazzino saltò un battito! Tirò il lenzuolo fin sopra il naso rimanendo seduto e mugolando qualcosa d’incomprensibile.

L’armadio era la cosa più bersagliata, che ci poteva essere dentro? Sapeva che erano pensieri da bambini ma quando si ha paura, a prescindere da cosa, si è spesso soliti ragionare più infantilmente del solito.

Una finestra si spalancò di botto e Wrath sussultò nel sentire le ante sbattere fragorosamente contro il muro.

I suoi occhi si spalancarono all’inverosimile…che le sue paure e i suoi infantili pensieri di poco fa….si stessero avverando??

“sono solo! Sono solo! Non c’è nessun altro qui!”

Cercò di pensare bene a quello che aveva visto, era certamente un prodotto della sua fantasia, o le tende con il vento si erano prodotte in una forma strana e spaventosa.

Era però certo di aver visto una figura nera sgusciare rapidamente nella stanza, era successo tutto in un attimo, ma quella cosa l’aveva vista accidenti!

Aveva distinto solo un paio di strane corna aguzze situate sulla schiena di quella strana creatura.

Il cuore gli batteva all’impazzata, doveva fare qualcosa per salvarsi! Doveva uscire, ma se quella cosa c’era davvero, l’avrebbe attaccato prima che potesse toccare la maniglia della porta.

Si sarebbe potuto fondere con la parete per arrivare nella stanza dall’altra parte, ma passare non era velocissimo…quindi, con la stessa velocità con cui era entrato, avrebbe potuto bloccarlo. Non poteva fare niente.

Si, erano paure da bambini e anche lui si sentiva davvero stupido a pensare certe cavolate, ma il sentirsi così…

…non fa passare la paura.

Tutti l’abbiamo, anche se ci dimostriamo forti al di fuori, e quando ci prende, è difficile contrastarla.

Cercava di sospirare per calmarsi, per stare tranquillo, ma non era facile che ci riuscisse con tutti quei tuoni e lampi.

Dalla finestra spalancata entrava qualche goccia di pioggia, ma tantissimo vento, a volte caldo a volte freddo.

Ad un certo punto…un lampo più luminoso degli altri, che illuminò la stanza quasi a giorno.

Eccola la! Quella creatura, quel mostro! Era appollaiato sopra l’armadio che lo guardava.

Un altro lampo…

Due spaventosi occhi gialli contrastarono con l’oscurità nella stanza, ora ne era certo! In camera sua non era solo!

Beh un attimo, forse poteva essere solo qualche oggetto buttato qua e la che sembrava ciò che aveva visto…si…e poi?

Non c’era dubbio, non poteva più fare niente, se si fosse mosso l’avrebbe attaccato! Le sue paure avevano preso vita!

E se avesse provato a parlare? Chiedere chi era…anche solo per vedere la reazione. Di certo non si aspettava una risposta da quell’essere! Probabilmente sapeva solo ringhiare, o almeno questo era quello che il suo aspetto grottesco lasciava dedurre.

Era sicuro di aver visto anche degli artigli quando aveva visto gli occhi, in quell’attimo di terrore, in cui quelle pupille verticali contornate da un giallo limone inverosimile, lo fissarono.

Ma come poteva avere paura di quell’essere se aveva visto un sacco di volte le chimere?

Beh…si ha paura di ciò che non si conosce!

Tutte quelle che incontrava lo temevano per la vicinanza di altri homunculus o perché lo era anche lui, ma di certo quel coso, anche fosse stato una chimera, non avrebbe mai temuto un bambino.

Lui era proprio questo in fine! Un bambino!!

A pensarci bene, neanche Envy fa paura a pelle…o Sloth, Greed e gli altri! Avevano un aspetto umano…certo, apparte Gluttony! Le chimere li temevano solo se erano a conoscenza della loro natura!

In quel momento avrebbe voluto avere l’uroboro in fronte! Così quella bestiaccia l’avrebbe capito subito e se ne sarebbe andata!

-c…chi c’è la?!-

Aveva raccolto del coraggio facendo la voce più minacciosa che poteva. Poco dopo vide dei canini aguzzi brillare nel buio…aveva sorriso?

Forse percepiva la sua paura e ne era divertita...

-chi c’è?! Rispondi!-

Ordinò autoritario, forse perché era ormai stufo di quella tensione e di quel terrore, che sembrava continuare da ore e ore.

Provò una terza volta.

-insomma! Rispondi! Cosa sei??!-

A quell’ultima domanda, una zampa che ricordava quella di un rettile, munita di artigli corvini, scese aggrappandosi ad un angolo dell’armadio.

Quelle strane corna che aveva visto prima, continuavano in fila, più piccole in una coda lunga come tutto il suo corpo e abbastanza tozza verso l’inizio.

Gli occhi brillarono nuovamente alla luce della luna e Wrath strinse a se il lenzuolo ancora di più, mentre la bestia avanzava.

Con un balzo agilissimo, malgrado il corpo robusto, gli arrivò addosso trovandosi sopra l’homunculus. Bloccava le braccia del ragazzino con quegli artigli scuri, mentre scalciava con le gambe cercando di liberarsi.

-NO! Lasciami! LASCIAMI!!!!-

Il mostro non accennava ad obbedire e avvicinò la bocca al suo orecchio: “sarai la mia cena!”

Parlava pure! La sua voce roca e cavernosa rimbombò nella testa di Wrath, che cercava di colpirlo con dei calci.

-LASCIAMI STARE BRUTTO BASTARDO!!-

Aveva preso più coraggio! Sarebbe stato pronto a pestarlo se fosse stato libero.

A quell’offesa la bestia cominciò a ridere e ridere e ridere, finche non si staccò da Wrath accucciandosi a pancia in su, tenendola per le risate. L’homunculus lo guardò incredulo, ma sbiancò quando vide la coda e la corna ritrarsi, le zampe diventare via via più sottili fino a raggiungere la forma di mani, il tutto in un bagliore argenteo.

-Ahahahahahahah!!!- era Envy, ovvio, e ora se la rideva di cuore senza badare a una qualsiasi reazione da parte del più giovane.

-ENVY!- urlò Wrath arrabbiato, ma con un sollievo incredibile.

L’altro continuò a ridere.

-ENVY SEI UNO STUPIDO!!!!! TI ODIO!- gli urlò contro.

Il ragazzo smise gradualmente di ridere e si mise seduto guardandolo con un sorriso.

-eddai, era uno scherzo!- ammise innocentemente.

-NON È STATO DIVERTENTE!-

-Ok! Ok, ora smettila di urlare!- lo ammonì dolcemente il più vecchio.

-NO CHE NONLA SMETTO! TU MI HAI FAT……-uno dei tanti urli fu bloccato dalle soffici labbra di Envy, che si unirono alle sue in modo inaspettato ma anche dolce.

Subito, per ripicca Wrath non rispose, ma poi Envy lo trascinò piano vicino a se stringendolo al suo corpo, così decise di perdonarlo e rispose.

-pe…pensi di comprarmi con un bacio?- chiese il più giovane imbarazzato da quel contatto di labbra.

-certo che si! Perché sono figo e un baciatore da paura!- disse orgogliosamente lui.

Wrath rise sotto i baffi cercando di sembrare ancora arrabbiato agli occhi di Envy, che però lo scoprì subito ovviamente.

-guardalo! Guardalo!! Si mette a ridere! Allora non eri davvero arrabbiato! Lo sapevo io…-

-…-

-e ora stai zitto perché ho detto la verità!- diagnosticò lui, come fosse una malattia –la verità è che avevi una paura folle, ma quando hai visto che ero io ti sei subito risollevato! Però…..hai preferito fare il finto offeso!- concluse con aria saccente!

-e certo che ero spaventato! Una bestia così non mi teme! Anche se sono un homunculus sono un ragazzino! E poi tutti abbiamo paura!- spiegò il più giovane.

-io no!-

-invece si!-

-invece no!-

-INVECE SI! Tutti abbiamo paura di qualcosa! TUTTI!- disse Wrath sicuro di se.

-non è vero! Questa è una scusa per giustificare che ti stavi pisciando addosso! Io non ho mai paura di niente, sono un homunculus! No poso neanche morire quindi!-

-BENE, ALLORA TI MOLLO! MI SONO ROTTO DI STARE CON UN PRESUNTUOSO COME TE! ALMENO COSì MI EVITERÒ UN SACCO DI SPAVENTI!- urlò Wrath irritato.

-c…che cosa?........hey no aspetta! Questa era solo una tattica per spaventarmi!- aggiunse tirando un sospiro di sollievo.

Wrath sorrise e annuì dolcemente: infatti ha funzionato! Non molto lo so, ma all’inizio avevi paura!

-io……NON È VERO!!!- cercò di convincerlo Envy.

-non sei convincente!-

Il più grande si girò a guardarlo, con aria offesa.

-non sarei convincente? Ti faccio vedere io se non sono convincente!!-lo minacciò.

Wrath si ritrasse leggermente intimorito, dopo di che Envy sorrise e si buttò verso di lui trovandocisi sopra e cominciando a baciarlo appassionatamente.

Alla fine del lunghissimo bacio Wrath ansimava, non aveva più fiato neanche per respirare.

-TIÈ! Chi è che non è convincente? Tsk guardalo! Non ha neanche più fiato! Posso fare di peggio poi!-lo sottovalutò Envy.

-i…io non…non sono abituato……-spiegò il piccolo.

Envy sorrise divertito e gli infilò una mano tra i capelli carezzandoli, per poi stendersi di lato a lui.

Mentre Envy lo coccolava Wrath abbassò la testa fissandosi le mani…

-senti Envy….

-si…

-perché volevi spaventarmi?

-ahahah…ma perché sei carinissimo quando ti spaventi!- rise Envy baciandolo poi su una guancia.

-d…davvero?- chiese Wrath colorandosi il viso di rosso.

-si…e anche quando arrossisci!-finì il più grande.

Se lo prese tra le braccia e lo baciò di nuovo sulle labbra e così gli diede la buonanotte.

Finalmente potevano dormire e Wrath era certamente al sicuro da qualsiasi delle sue paure…

…tra le braccia di Envy.

Fine.

Vi prego commentate! Spero tanto che sia piaciuta, visto che la trovo un po' meglio della prima! E poi..è solo la mia seconda yaoi^^''

RECENSITEEEEE! Grazie di aver letto! Envy99

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