Dear Duncan

Caro Duncan,

Non credevo sarei potuta arrivare a scriverti una lettera poiché come puoi presupporre in questo momento è l’unico modo con cui posso parlare con te. Aspetto con ansia il lunedì, almeno credo che sia lunedì: ogni sette giorni mi danno la possibilità di scriverti. Non posso dirti dove sono, a dir la verità non lo so neanche io. Mi fanno scendere dal mio stanzino con solo una sedia e un poster di un sorriso (deprimente) per una specie di scivolo, come quello che c’è nelle gabbie dei criceti. Un giorno credo di aver visto scendendo un viso. Non era normale, sembrava un robot. Sto scrivendo su una carta un po’ ingiallita con un calamaio e una piuma rosa, ovviamente sintetica. Non mi permettono neanche la normalissima carta bianca o una biro. Nei miei due metri quadrati c’è un’unica porta, oltre il buco dello scivolo, quella che conduce al bagno. Ci passerei ore, ma non posso starci più di mezz’ora. C’è una doccia con una piccolissima saponetta che finisco ogni tre giorni e che miracolosamente è sempre lì, e un water con la tavoletta di legno. C’è una finestra lassù in alto, una finestra non molto grande, devo salire sul lavandino per guardare oltre. È un panorama bellissimo, l’unico straccio di civiltà a contatto con me. Una volta è scattata la mezz’ora ma io non me ne sono accorta perché assorta nei pensieri, una luce rossa ha illuminato la stanza e del fumo la ha invasa. Mi sono risvegliata legata alla sedia con spesse corde. Avevo fatto gli scout ma quel nodo non lo conoscevo. Ci deve essere comunque qualche altro essere vivente! Chi mi avrebbe portata altrimenti?! Di certo non quel robot che ho visto, i robot sono roba fantascientifica!

Ok, Courtney, stai calma. Duncan non ti può vedere così, so che capirebbe solo leggendo che in questo posto che puzza di pesce io ci sto male...

Ehi, Duncan… mi porterai via di qua non è vero? Ho notato proprio adesso che c’è puzza di pesce in continuazione. Chissà, forse sono vicina al mare… non sapresti ritrovare l’indirizzo? Lo so, sono una stupida, lo sono sempre stata in queste cose, mi secca ammetterlo ma sto perdendo il controllo. Giuro che se è un tuo scherzo di lascio!!! Non mi stai tradendo ancora, vero? Non sei con Gwen? È peggio questo della mia morte… sono mesi, credo, che ti scrivo ma tu non mi rispondi… non credo che chi mi ha fatto questo faccia passare le lettere… ti svelo troppe cose… forse se mettessi un messaggio cifrato… ma cosa dico? Visto? Ho già perso il controllo! Duncan, so che mi aiuterai, e che questa volta risponderai alla lettera…

Ti amo…

Tua per sempre, Courtney