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Autore: Kwassakwassasisa    18/12/2012    3 recensioni
"All'ombra del suo ombrellino rosa, se ne andava ironicamente in giro per Magnolia; come se si preoccupasse davvero per i suoi vestiti ed i suoi capelli. Come se si preoccupasse di potersi bagnare sotto la pioggia che lei stessa aveva fatto scendere.
-Shin-shin-to. Shin-shin-to.- ripeteva come una cantilena e con lo sguardo vuoto continuava a vagare senza meta."
Ho sempre desiderato descrivere l'infanzia malinconica di Juvia.
Hope you like it.
_Sisachan_
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lluvia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Teru Bozu, portami il sole domani
 





 

Juvia, sin da piccola, aveva sempre odiato l'acqua.
Era nata con quei poteri, quel talento, senza avere scelta. Era stata segnata da quella che lei considerava una brutta sorte, sin dalla nascita.
Poteva diventare acqua in qualsiasi momento ma allo stesso tempo, il suo umore influiva sulla situazione metereologica della città in cui viveva.
Quando era piccola, tutti i suoi compagni la evitavano. Avevano tutti paura della sua indole anomala e lei, triste, faceva scendere la pioggia per una buona area della città. Era anche per questo che nessuno le si avvicinava. Avevano tutti paura di qualcosa che non conoscevano, paura di sporcarsi le mani, di immischiarsi in faccende che non li riguardavano. Così tutti si avvalevano di questi malsani principi di menefreghismo e taciturni evitavano le strade bagnate della malinconia della ragazzina.
Ogni giorno, la piccola Juvia costruiva bambole di Teru Teru Bozu per allontanare la pioggia. Ma come poteva, la pioggia, andarsene, se era lei stessa a causarla?
Eppure ogni pomeriggio ripeteva la filastrocca guardando speranzosa il suo fantasmino bianco senza darsi per vinta.
 
« Teru Teru Bozu, Teru Bozu,
portami il sole domani
Se il cielo sarà sereno come lo sogno
ti regalerò un campanello dorato.
 
Teru Teru Bozu, Teru Bozu,
portami il sole domani
Se ascolterai le mie preghiere
ti donerò del sake dolce
 
Teru Teru Bozu, Teru Bozu,
portami il sole domani
Se sarà nuvoloso ti staccherò la testa »
 
Ma il Teru Teru Bozu non funzionò mai.
L'Amefushi, nel suo caso non temeva il Teru Teru Bozu e la pioggia non se ne andava.
Perché l'Amefushi era lei stessa.
 
Fu così, che la piccola Juvia crebbe in tutta solitudine, finché la prima gilda che capitò, che fosse buona o cattiva, non l'accolse con sé. Juvia non poté che esserne felice. Non le interessava che la gilda operasse secondo criteri diabolici. Che attaccavano le persone sbagliate pur di ottenere i loro scopi. Juvia seguiva solo gli ordini perché anche se erano tutti freddi, loro l'avevano accettata così com'era, senza badare alle piogge ininterrotte che l'accompagnavano al suo passaggio. Eppure, non si poteva proprio dire che fossero suoi amici. La solitudine, la tormentava ancora.Faceva fuori i suoi nemici, anzi, i nemici della gilda, senza alcuna emozione, fredda come il ghiaccio. Li imprigionava in una bolla d'acqua solo alzando il braccio verso di essi e questi annegavano nel giro di poche manciate di secondi. Juvia li guardava assorta senza pensarci più di tanto. Avrebbe ricevuto dei complimenti dal Master, quella era l'unica cosa gratificante.
Un nemico dopo l'altro, i suoi poteri, i suoi modi di farli fuori erano aumentati e presto, il nome della gilda si espanse in tutto il regno di Fiore.
 
All'ombra del suo ombrellino rosa, se ne andava ironicamente in giro per Magnolia; come se si preoccupasse davvero per i suoi vestiti ed i suoi capelli. Come se si preoccupasse di potersi bagnare sotto la pioggia che lei stessa aveva fatto scendere.
<< Shin-shin-to. Shin-shin-to. >> ripeteva come una cantilena e con lo sguardo vuoto continuava a vagare senza meta.
 
Ma forse una meta c'era.
Juvia cercava un riparo. Un posto in cui la pioggia di cui lei stessa ne era l'origine non potesse nuocerla.
Un luogo in cui fosse sempre sereno. Un luogo che avrebbe potuto chiamare casa. Avere una famiglia vera, degli amici e perché no, anche un ragazzo a cui donare tutte le attenzioni del mondo.
Juvia lo desiderava con tutto il cuore che credeva di aver annegato nel suo stesso corpo fatto d'acqua.
 
Ma Juvia non sapeva, che presto tutti i suoi desideri si sarebbero avverati e che una forte luce di speranza avrebbe presto lacerato la sua malinconica esistenza.
E a quella luce si poteva dare un solo nome.
Fairy Tail.










~Angolino di Sisachan~

Salve a tutti!
Spero che vi sia piaciuta questa breve One shot con frammenti di infanzia di Juvia, personaggio che adoro con tutta me stessa.
Vorrei ricordare che senza farlo apposta, qualche giorno prima che mi decidessi a pubblicare questa Fic, mi è capitato di leggerne una abbastanza simile che si chiama "Rain in the heart" scritta da "Happy_".
Non accusatemi di plagio, è una pura coincidenza :"D
Adesso almeno, sapete cosa leggere se volete lo stesso argomento ;D

Adieu,
_Sisachan_
   
 
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