La mattina della Vigilia – Elena

Mi sveglio dal sonno in cui ero crollata la sera precedente dopo una giornata ricca di preparativi.
Sbadiglio e stropiccio gli occhi. Guardo al mio fianco,non c’è nessuno. Damon dev’essersi già svegliato.
Getto una veloce occhiata alla sveglia e mi accorgo che sono già le 9:00.
Di malavoglia mi alzo dal letto e a passo lento mi dirigo giù in cucina.
Varco la porta e con mia sorpresa trovo lui intento a preparare la colazione.
“Buongiorno dolcezza”si avvicina a me e mi dà un soffice bacio a stampo
“Giorno” rispondo con le labbra impastate dal sonno,accennando un sorriso “come mai quest’iniziativa?” domando indicando stupita la tavola imbandita e le frittelle sul fuoco
“Ehi,domani è Natale,siamo tutti più buoni e volenterosi!” risponde sorridendo “Su’,va’ a vestirti dormigliona che si mangia!”
“Torno subito” mi allontano lasciandogli un bacio sulla guancia.

Mi fiondo nella doccia e cerco di fare più in fretta possibile,ho molte cose da fare. E’ la Vigilia e stasera ceneremo tutti qui,a casa Salvatore. Siamo molti e mi piace considerarci una famiglia,dato che non ho più la mia.
Esco dalla doccia,mi asciugo e mi infilo un jeans,un maglione e delle scarpe.
Scendo le scale velocemente e arrivo in cucina,sedendomi al tavolo mentre osservo Damon ancora ai fornelli. In realtà non ho mai avuto l’occasione di assaggiare un piatto cucinato da lui .. speriamo bene! Guardo con ammirazione la tavola apparecchiata alla perfezione e colma di dolci e leccornie varie. Si è impegnato tanto per prepararla.
 “Il piatto è servito,madame” scandisce con un buffissimo accento francese,mentre mi posa davanti un piatto di frittelle.
Si siede di fronte a me e aspetta che io assaggi il primo boccone.
“Allora,com’è?” chiede speranzoso mentre mastico ancora
Ingoio e gli sorrido “molto buono,bravo!” esclamo. Sono po’ bruciate ma vabbè,è il suo primo esperimento e non mi va di deluderlo.
Mi rivolge un largo sorriso.
“Questo è un antipasto ovviamente,la vera colazione la faremo dopo” articola riferendosi alla nostra colazione abituale,il sangue.
“Tutto pronto per stasera?” continua
“Si,Caroline e Bonnie mi hanno detto che sarebbero venute qui dopo con la spesa per cucinare”
“Capito”

Continuiamo a mangiare e quando è ormai tutto finito e siamo sazi raccoglie i piatti e si alza per metterli nella lavastoviglie. Io mi appoggio al mobile della cucina.
“ieri sera ha chiamato Stefan.” mi dice impensierito
“Ah … che ha detto?”
“Mi ha confermato la sua presenza qui stasera”
“Perfetto” dico con un flebile sorriso, e lo vedo un po’ turbato. “Ehi … Damon,ci ha accettato. Ha accettato il fatto che ci amiamo. Non preoccuparti.” gli alzo il mento con due dita e lo guardo negli occhi.
“Lo so,ma non credo che l’abbia fatto del tutto. Voglio dire,da quando stiamo insieme lo vedo sempre più giu’ di morale e io non voglio vederlo così,Elena. È mio fratello.”
“Stasera verrà,questo vuol dire che è pronto ad affrontare le cose così come stanno. Voi avrete per sempre un bellissimo rapporto fraterno e io e lui rimarremo buoni amici. Passeremo una bellissima serata tutti insieme,saremo tutti felici dopo tanto tempo. Sarà il più bel Natale di sempre,te lo prometto.”
Mi abbraccia con tutto l’affetto di questo mondo. Lo stringo forte.
Dopo qualche minuto ci sciogliamo dall’abbraccio
“Scappo,ho un sacco di faccende da sbrigare” dico frettolosa afferrando la borsa
“Regali dell’ultimo minuto?”
“Esatto”
“Sempre la solita! Il tuo regalo invece è pronto per essere scartato” afferma soddisfatto
“Ti avevo detto niente regali!”
“Vedrai,ti piacerà!” mi schiocca un bacio sulla fronte
“Sempre il solito!” esclamo contenta mentre esco dalla grande porta di legno massiccio
“Sempre!” sento urlargli dalla cucina
Chiudo la porta alle mie spalle. Che la caccia ai regali abbia inizio!