Autore    Faffina
Fandom  Shadowhunter
Genere    Malinconico
Rating    Verde
Eventuali note autore  Non vorrei anticipare nulla, se non il fatto che per me è quasi impossibile stare sotto alle 500 parole, spero che questo brevissimo spaccato di vita di uno dei miei personaggi preferiti, sia venuto come lo desideravo. Considerando che ogni volta che aprivo il documento facevo delle modifiche, e sarei andata avanti così all'infinito, non ci giurerei! In ogni caso ora eccolo qui. Partecipa al contest Profumo di Natale di Postergirl84.
Ah, aggiungo che dover dare un titolo ad una storia per me è davvero una sofferenza!

Qualcosa per cui sperare.

C'era un uomo, dove non avrebbe dovuto esserci. Non la mattina di Natale, non quando la temperatura dell'aria era ancora gelida e i fili d'erba erano rigidi di brina e lui indossava non un cappotto, ma una camicia bianca di seta con le maniche a sbuffo. Difficile dire da quanto fosse lì.
Avrebbe forse potuto sembrare un uomo normale, a chi non si avvicinava abbastanza da guardarlo negli occhi. Occhi da gatto, la cui pupilla verticale non riusciva a celare il peso dei secoli.
Non era mai stato un uomo normale, e non aveva mai cercato di sembrarlo, anche se c'erano state volte in cui il desiderio di esserlo aveva cancellato ogni altra cosa.
Ma il tempo attutisce le emozioni, come fa con tutto il resto; secoli di rabbia, dolore e morte ridotti ad uno stanco, sordo pulsare in fondo allo stomaco.
Si rigirava un oggetto tra le mani, un cellulare, probabilmente.
Silenzioso.
Nessuno chiama il sommo stregone di Brooklyn, la mattina di Natale per fargli gli auguri.
Non che fosse questo il punto. Non avrebbe amato il Natale nemmeno se avesse avuto qualcuno a cui mandare un sms. Cercava di ignorare qualsiasi cosa gli richiamasse alla mente il passare del tempo.  
L'ultima volta che ricordava di esser stato felice la mattina di Natale, i cellulari ancora non esistevano. Adesso ne aveva uno ma le persone che avrebbe potuto voler chiamare, erano morte da secoli.
Bip.
Il piccolo oggetto vibrò, facendolo sobbalzare, e rischiando di sfuggirgli di mano.
Abbassò lo sguardo sullo schermo su cui lampeggiava la scritta "Messaggio ricevuto". Prima di perdersi in congetture, o formulare speranze che non poteva permettersi, premette il tasto di lettura, con le dita irrigidite dal freddo.
Lesse il messaggio e cercò di non pensarci, di scacciare quel formicolio allo stomaco quasi dimenticato. Quel senso di calore che, nonostante i suoi sforzi, nemmeno l'aria fredda avrebbe saputo disperdere. Lo sapeva che era un errore, ma anche lui, come il resto del mondo, tendeva a ripetere i propri sbagli, sempre uguali, sempre gli stessi, l'unica cosa che non variava mai nel tempo. 
Sentì i muscoli del volto contrarsi, contro la sua volontà.
Per la prima volta da secoli, la mattina di Natale,
Magnus sorrise.





* Angolo Autrice *
Sono ancora io, sempre con uno dei miei beniamini... Allora, di chi sarà il messaggio? Alec? :) chi lo sa... Magnus è uno di quei personaggi dalle mille sfumature, che danno l'impressione di non riuscire mai a conoscerli a fondo. Nonostante questo (o forse proprio per questo) è uno dei pg che mi incuriosisce di più. Spero che questa flash fic vi sia piaciuta.
Grazie come al solito a chi mi segue!
Baci e buone feste a tutti!
Faf