“If ever
beyond hope you return to the lands of the living and we re-tell our tales,
sitting by a wall in the sun, laughing at old grief, you shall tell me then.”
(from The Forbidden
Pool, in The
“… e se non fosse stato per Gollum, la missione sarebbe stata vana, proprio alla fine”.
La voce di Frodo è perfettamente calma, seppure forse un poco velata di amarezza, mentre pronuncia queste ultime parole. Terminato il suo racconto, tace. I suoi occhi chiari guardano lontano, verso est.
Seduti sulle alte mura della Cittadella, possiamo vedere sotto di noi tutto il Pelennor, inondato di luce nel sole del mattino. Laggiù, oltre Osgiliath, una lieve foschia segna il corso del fiume Anduin.
Frodo si volge verso di me e sorride. “Ma è stato il nobile gesto del capitano Faramir che ha permesso tutto questo. Ed io non dimenticherò mai l’amicizia che mi avete mostrato”.
“Ho fatto semplicemente ciò che ritenevo giusto; anche se forse qualcuno non la pensava allo stesso modo”. Mi interrompo bruscamente, mentre ricordi dolorosi mi assalgono.
“Mi dispiace per vostro padre”, replica Frodo. Il suo sguardo limpido pare aver letto nei miei pensieri.
Ci guardiamo, in silenzio; e possiamo capirci senza parlare.
Poi, voltandomi indietro, rimango
a fissare lo stendardo del re che sventola dalla Bianca Torre.