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Autore: FedeP_    18/12/2012    2 recensioni
"Non mi piace questo programma, cambia!"
Erano le 2.15, era notte fonda e non avevamo ancora sonno. Avevamo deciso di guardare la tv, ma nessuno dei due era d'accordo su cosa guardare.
"Ora la spengo." Dissi io spegnendo la tv.
"Finalmente." Affermò lei stampando in viso un sorriso a trentadue denti.
Allora," Dissi mettendole le braccia attorno alla vita "Che è successo con Vale e con tua madre?" chiesi curioso.
"Amore, non è successo nulla. Domani ne parliamo, non mi va di rovinare una bella serata come questa. Sono anche un po' stanca, forse sarebbe meglio dormire." Disse lei stringendomi forte a se e appoggiando la testa sul mio petto.
"Come vuoi tu amore mio. Notte." Le diedi un bacio sulla fronte "Ah.. sei la mia vita."
Ricambiò il bacio. "E tu la mia. A domani."
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Erano le 15 in punto di una noiosissima domenica di Marzo.
Mi trovavo sul letto della mia stanza, a mandarle sms (sperando in una sua risposta), mentre giocavo un po' al pc. 
 
"Dani, hanno suonato. Vai tu ad aprire?" Urlò, dal piano di sopra, mia madre. 
 
Non le risposi, mi alzai ed andai ad aprire. "Perché dovevano rompere le scatole proprio di domenica pomeriggio!?" Aprii la porta e mi ritrovai Victoria davanti. 
 
"T-Tu che ci fai qui?" Le chiesi incredulo. Avevamo litigato e aveva ragione lei, come sempre. Infatti non mi aveva risposto per tutta la giornata e non mi spettavo di ritrovarmela davanti, conoscendola.
"Fammi passare." Disse lei scostandomi non molto delicatamente e continuando a camminare, dirigendosi verso la mia stanza "Non sono qui per te, non illuderti. Ho litigato con mia madre e con Valentina. Siccome sei quello con cui sono meno incazzata ho deciso di venire qui, pur di non vederle." 
"Ah.. wow. Senti Vic io ti volevo chied-"
"Taci." Disse lei fredda "Non ho intenzione di sentire le tue inutili scuse. Voglio solo dormire..e lontano da te." 
"Dai, non esagerare amore." Cercai di abbracciarla, ma mi respinse.
"Punto uno: amore niente. Punto due: non credo di esagerare. Mi hai lasciata sola per almeno tre quarti d'ora, ieri sera. Io come una stupida ti aspettavo e tu eri a divertirti con i tuoi amici. Bene, adesso stammi lontano." 
 
Non sapevo che dirle, aveva ragione, eccome se aveva ragione. Lei sistemava il letto, accanto al mio, non degnandomi di uno sguardo, io la fissavo.
 
"Che vuoi? Girati." Disse lei, sentendosi osservata.
"Niente, stavo pensando che sei davvero bella." Risposi io voltandomi verso la tv. Lei non rispose, si limitò a coricarsi, dandomi le spalle. 
 
Victoria dormiva e io pensavo a un modo per farmi perdonare. Era già nervosa per i fatti suoi, quindi sarebbe stato un po' più complicato del solito. "Chissà perché ha litigato con sua madre, e soprattutto con Valentina." continuavo a chiedermi, mentre lei dormiva "serenemente". 
Salii da mia madre, per avvertirla che in casa c'era anche Victoria, visto che, stranamente, non era nemmeno andata a salutarla.
 
"Va bene. Strano che non mi abbia salutata." Affermò lei, un po' delusa.
"Mamma, scusala, è parecchio nervosa per adesso. Sono sicuro che in un altro momento ti avrebbe salutato, come fa di solito, d'altronde." Dissi rassicurandola. 
Mi sorrise "Hai ragione, avrà i suoi problemi per la testa. E sono sicura che tra quelli ci sia anche tu. Vero?" Disse lei ridacchiando.
"Tu ci scherzi." Risposi io "E' davvero arrabbiata con me. Ieri sera l'ho lasciata praticamente da sola, ad aspettarmi, per almeno tre quarti d'ora. Ero con i ragazzi e non me ne sono reso conto."
"Tu sei un idiota." Disse lei, secca.
"Lo so. Come faccio a farmi perdonare?" Io con i miei vent'anni e le mie numerose esperienze sentimentali (prima di Vic, ovviamente), mi ritrovavo a chiedere consigli alla mia adorabile mamma.
"Non lo so e non lo voglio sapere, stavolta veditela tu, da solo. Sappi anche che io e papà stasera non ci saremo e che dormiremo fuori, visto che oggi sono 23 anni che stiamo insieme e vogliamo festeggiare." Disse lei contenta "Quindi, vedete di non fare danni." 
"Mamma.. Io vado." Dissi io, quasi terrorizzato, pensando come i miei avrebbero festeggiato. Pensare i propri genitori in atteggiamenti piuttosto intimi fa sempre un certo effetto.
 
Continuavo a fare avanti e indietro per la casa, pensando cosa avrei potuto fare. Mia madre era andata a lavoro ed in casa c'era solo mia sorella, che di li a poco sarebbe uscita col suo ragazzo. 
 
"Vane, mi aiuti? Ti prego!" Dissi a mia sorella, mentre scendeva le scale.
"Che vuoi?" Chiese lei strafottente.
"Ho litigato con Victoria e non so come risolvere."
Si voltò di scatto. Lei e Victoria erano molto amiche "Sei il solito coglione." Disse lei.
"Se. Ieri sera non mi sono ricordato in tempo del nostro appuntamento e l'ho lasciata sola ad aspettarmi. ora è molto arrabbiata. Devo farmi perdonare, ma non so come fare.. TI PREGO, ALMENO TU, AIUTAMI!" La implorai.
"E va bene. Ma sappi che lo faccio per lei, non per te. Hai già pensato a qualcosa da fare? Perora lei che fa?" 
"Dorme. E non ho pensato a nulla, o per lo meno, non mi viene in mente nulla." Stentai a dire io.
 
Continuavamo a parlare, quando le suonò il telefono. 
"Mmh, sì. Arrivo. E no, non ti incazzare." Evidentemente il suo ragazzo l'aspettava da un po'. Mia sorella era uguale a me, in tutto e per tutto, ma io ero più bello e più grande di due anni. 
"Devo andare via, Giorgio mi aspetta. Mi raccomando." Mi diede un bacio sulla guancia e andò via.
 
Salii di sopra e andia a preparare un bel bagno caldo, proprio come piace a Vic. Poi scesi nuovammente sotto e andai a prepararle una bella merenda a base di Nutella, ovviamente, l'mava più di quanto amasse me.
Andai in camera con un vassoietto colmo di cibo e una rosa appena raccolta dal giardino di casa mia, la svegliai e senza nemmeno rendersene conto mi sorrise "Il sorriso più bello del mondo. Mi spiazza, cazzo.
Tornò immadiatamente seria, come a rendersi conto che quel sorriso continuavo a non meritarmelo. 
 
"Mmh, speri di comprarmi cosi?" Disse prendendo una fetta di pane.
"Veramente sì." Dissi dandole un bacio sulla guancia. Era molto più tranquilla, grazie a Dio.
"Sei comunque un menefreghista." Affermò lei.
"No amore, non è vero. E' che ieri non ci ho proprio fatto caso. Scusa ancora, mi perdoni?" Le chiesi facendole la faccia più cucciolosa(?) che conoscessi.
"Va bene, ma solo perché mi manca stare tra le tue braccia." La tenerezza.
"Sai una cosa?" Le dissi coricandomi accanto a lei.
"Sì, ti amo anche io." Rispose lei accoccolandosi a me. Io risi e la strinsi amorevolmente. 
 
Guardammo per un po' la tv, parlammo e.."Cavolo, il bagno caldo!" Pensai, alzandomi di scatto e precipitandomi in bagno. L'acqua era ormai fredda, quindi ne feci scendere una buona parte, per poi riempirla nuovamente con acqua calda. 
Tornai in camera, la presi in braccio, mentre mi guardava stupida e allo stesso tempo divertita, e la portai in bagno. 
 
"A te manca qualche rotella, te lo dico io." Disse ridendo.
"Ma io volevo essere romantico. Smetti di ridere!" Chiesi mettendo un finto broncio.
"Okay, okay. la smetto giuro." Continuava a ridere, era più forte di lei.
"Vabbè, tu continua a ridere. Io me ne vado di là." Feci per andarmene, ma lei mi saltò sulle spalle e mi bloccò.
"Dai, non fare l'offeso." Mi tirò a se e mi baciò dolcemente, poi si staccò dalle mie labbra, mi guardò maliziosa e sorrise, quindi, mi baciò nuovamente. 
 
Amavo i suoi baci, i suoi abbracci, le sue carezze e tutto ciò che la riguardava, anche i suoi attacchi di nervosismo e di acidità. Amavo lei, l'amavo con tutto me stesso. Se ripenso quanto aveva aspettato per avermi tutto per se, mi viene da piangere, stavo quasi per perderla, per sempre a causa della mia stupidità. 
Lei, in tutta la sua bellezza, davanti a me. Un metro e sessanta, capelli lunghi alle spalle e castani, non troppo magra. La perfezione! Fin troppo per un tipo come me, insomma io ero bello, modestamente eh, ma lei, lei era qualcosa di indescrivibile.
Ci avvicinammo alla vasca, senza staccarci l'uno dall'altra e continuando a baciarci con più foga. Le abbassai la zip della felpa e piano piano gliela levai, feci lo stesso poi con la maglia sottostante e con i jeans.Improvvisamente mi spinse, finii da sola di spogliarsi ed entrò nella vasca. Io giuro che non la capivo. La guardai attonito, mi spogliai ed entrai a mia volta nella vasca. 
 
"Ti giuro, spesso non ti capisco." L e dissi guardandola, mentre le accarezzavo la schiena.
"Nemmeno io a volte mi capisco, sai?!" Disse ridendo.
"Ormai sono due anni che stiamo insieme e il fatto che riesca a stupirmi ogni giorno, senza nemmeno doverti sforzare, è fantastico!" Affermai dandole poi un bacio a fior di labbra.
"E' questa la cosa bella." Disse lei sorridendomi.
 
***
"Che mangiamo?" Urlò Victoria dal piano di sopra, mentre io, in cucina, preparavo della carbonara, il suo piatto preferito.
"Appena scendi, vedi." 
 
Arrivò in cucina con addosso solo una maglia larga. 
 
"Che sei sexy." Dissi guardandola dalla testa ai piedi per poi ridere.
"Lo so." Disse lei soddisfatta.
 
Ci sedemmo a tavola.
 
 
"Stasera Vanessa non torna e i miei neppure." Le dissi, in modo alquanto serio.
"Buono. Mi mancava una serata tra noi." Lei e la sua malizia.
"Mamma come sei perversa." Affermai "Io intendevo che potremmo guardare qualche film e farci delle semplici coccole a vicenda."
Rise fragorosamente "Ma smettila, maniaco." Disse alzandosi per posare posare il piatto, ormai vuoto "Vado a lavarmi i denti." Sorrise e sparì.
 
Visto che stavamo insieme da un po' sia i miei che i suoi si fidavano di noi, di conseguenza, se lei avesse voluto passare una notte a casa mia sua madre l'avrebbe mandata senza problemi e viceversa.
A casa mia c'erano suoi vestiti, suoi indumenti intimi, spazzolino, dentifricio e varie cose personali, tutte in un apposito spazio fatto apposta per lei, come se fosse un membro della famiglia. 
 
Sparecchiai, lavai i piatti, mi diedi una sistemata nel bagno di servizio e salii anche io. La trovai coricata a letto.
 
"Sembri stanca." Dissi, stendendomi di fianco a lei e abbracciandola.
"Impressione tua." Disse baciandomi dolcemente sul collo. 
 
***
 
"Non mi piace questo programma, cambia!"
 
Erano le 2.15, era notte fonda e non avevamo ancora sonno. Avevamo deciso di guardare la tv, ma nessuno dei due era d'accordo su cosa guardare.
 
"Ora la spengo." Dissi io spegnendo la tv.
"Finalmente." Affermò lei stampando in viso un sorriso a trentadue denti.
Allora," Dissi mettendole le braccia attorno alla vita "Che è successo con Vale e con tua madre?" chiesi curioso.
"Amore, non è successo nulla. Domani ne parliamo, non mi va di rovinare una bella serata come questa. Sono anche un po' stanca, forse sarebbe meglio dormire." Disse lei stringendomi forte a se e appoggiando la testa sul mio petto.
"Come vuoi tu amore mio. Notte." Le diedi un bacio sulla fronte "Ah.. sei la mia vita."
Ricambiò il bacio. "E tu la mia. A domani."
 
 
Spazio autrice.
Ciao a tutti. Prima oneshot. Non so che altro aggiungere, nonostante non abbia detto nulla. Spero vi piaccia. 
Ciao baci! :D 
  
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