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Autore: Marck    05/07/2007    4 recensioni
England!!Favoloso!!Mark viene qui per fare un esame importantissimo di giornalismo,la cosa ch ama di più,un giorno decide di fare un giro e qui incontrerà qualcuno...
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sì,il viaggio sta procedendo benissimo, fra poco arriverò all’ aeroporto,non avete niente da temere.

Mark chiuse gli occhi e pensò a cosa sarebbe successo …,alla sua vita e alla sua carriera.

Fra poche settimane avrebbe sostenuto l’ esame più importante della sua vita.

Il viaggio proseguì senza nessuna interruzione e dopo poche ore si ritrovò all’ aeroporto di Londra.

Scese dall’aereo e sbrigò le ultime cose che l’aspettavano e che oramai aveva infisse per sempre nella testa perché i suoi genitori gli avevano ripetuto ogni singolo passo da fare una volta che fosse sceso dall’ aeroporto.

I genitori gli avevano detto che all’ esterno doveva esserci un signore(amico di suo padre) con una Mercedes argentata.

Appena uscì la vide subito,la macchina era la più imponente di tutto l’aeroporto,appoggiata ad essa c’era un signore abbastanza curato e nonostante la vecchiaia riusciva a portare bene gli anni dimostrandone addirittura una quarantina.

Mi avvicinai,non ero sicuro che fosse lui anche se la descrizione datami era assolutamente fondata.

-Goodmorning sir.

-Are you Mark?

-Oh yes Naturally!!!

-Fantastic!However I speak italian!

-Oh!!!Certo che sbadato,in fondo lei è nato in Italia.

-Sì proprio così,e nello stesso paese di tuo padre.

-Sì,mio padre parla molto spesso di lei e della vostra gioventù …

-Davvero??Great!Io e tuo padre eravamo buonissimi amici,passavamo quasi ogni giorno assieme combinando guai.Ma questo fino a 20anni quando poi mi trasferì qui.

E adesso ho di fronte a me il figlio di Giuseppe,volevo mandare qualcuno a prenderti ma volevo vederti io stesso.

Oggi ho parecchio da lavorare ma rivedere un mio compaesano non che il figlio del mio migliore amico è un evento a cui dovevo assolutamente partecipare.

I minuti seguenti furono molto piacevoli,parlammo del lavoro di Enzo di come fosse difficile gestire varie attività ma in fondo davano molte soddisfazioni.

Poi parlammo della mia passione il giornalismo,la cosa che più mi affascinava e che mi trasportava in un mondo in cui io ero il padrone,fin da piccolo scrivevo, una passione che mi da sempre ricompense anche le critiche piuttosto forti a cui sono sottoposto nel mio paesino,un paesino del Sud-Italia dove la maggior parte delle persone hanno la testa ottusa e non riescono ad essere aperti di mentalità.

-Eccoci qui,questo è il miglior Hotel che possiedo qui in Inghilterra,io adesso devo sbrigare delle faccende ma non esitarmi a chiamare per qualsiasi problema.

-Ok,grazie mille per tutto.

-Figurati.Alla reception dici che sei il figlio di Giuseppe,Mark e ti porterà alla tua camera.

-Ok,arrivederci.

-Ah,dimenticavo qui dietro ce una delle biblioteche più in voga in Inghilterra, visitala.

-Lo farò.

Lo salutai per l’ultima volta e mi “addentrai” nell’albergo ultra-lussuoso che avevo visto solo nei film.

In fondo in fondo mio padre era servito a qualche cosa,adesso ero in Inghilterra e potevo spassarmela magari avrei trovato qualcuna …, no, non potevo pensare al divertimento ma dovevo studiare per l’esame che mi aspettava fra solo 2 settimane,ma se fossi stato ammesso avrei frequentato il Liceo Giornalistico di Londra, con la borsa di studio compresa naturalmente anche se i miei genitori riducendo un po’ le spese avrebbero potuto pagarmela.

-Ha una prenotazione per caso?

-Si sono il figlio di Giuseppe,mi chiamo Mark.

-Sì,aspetti un attimo.

Mi guardai intorno,era chiaro che mi trovavo in un palazzo d’oro, che avrebbe fatto invidia al set del video “Sweet Escape”di Gwen Stefani.

-Ecco qui le chiavi della sua camera,la 500 che sarebbe la suite.

-Grazie mille.

-Di niente,sopra troverà anche un foglietto con tutti gli orari delle attività che si svolgono in questo hotel.

-Ah!Ok!Grazie mille ancora.

Presi l’ascensore e schiacciai il bottone 5, non ero mai stato in un albergo così,e neanche mi aspettavo di trovarlo, magari in America sì ma in Inghilterra proprio mai e poi mai.

La mia porta era proprio la prima a sinistra del lungo corridoi che diradava nelle direzioni destra e sinistra che poi si aprivano formando altri corridoi.

Inserì la chiave e aprì la porta, appena lo feci restai scioccato,non avevo mai visto una camera così,fui felicissimo, avrei ricevuto un trattamento specialissimo.

Mi guardai attorno,era tutto favolosamente bello!
Bussarono alla porta,avevo capito che erano i facchini,mi consegnarono il borsone e subito dopo ricevetti una telefonata dai miei genitori a cui risposi frasi che avrebbero reso la telefonata veloce.

Guardai gli orari,la tv e poi studiai anche se era l’ultima cosa a cui volevo pensare.

Dormii molto bene e mi svegliai rilassato come non mai,mi lavai e mi vestì indossando jeans,t-shirt e le converse.

Scesi e feci colazione,mangiai i panCkake e poi decisi di andare a vedere la biblioteca,così uscii dall’albergo ma vidi una grande parata,non capivo cosa stesse succedendo e pensai che era un evento classico dell’Inghilterra e mi avvicinai molto incuriosito,mi ci avvicinai piano piano e dietro di me sentii uno che diceva:

-Anche te sei un frocio?

-Io mi girai e dissi-No perché?

-Mi trovai faccia a faccia con un uomo sulla trentina, che aveva perso tutti i capelli.

-Non sei di qua?

-No! Vengo dall’Italia.

-Ah … quest’anno qui ce il Gay Prade proprio qui in Inghilterra,sai cosa è vero?Una manifestazione dove si riuniscono un sacco di froci e travestiti.

-Ah … ok!E come mai tu stai qua a guardare?

Non ricevetti risposta ma solo qualche brutta ingiuria in qualche dialetto inglese a cui non diedi conto.

Mentre mi recavo in biblioteca dietro di me sentivo commenti da miriadi di maschi che erano ammucchiati fino alla biblioteca.

Intanto mi ci avvicinai e vidi il cartello chiuso,mancava un quarto d’ora per l’apertura e così mi sedetti in una panchina e aspettai,vicino a me c’erano molti ragazzi messi in delle coperte che aspettavano l’inizio della parata,davanti a me ce n’erano 5 che stavano dibattendo su un argomento d’attualità che mi interessò molto.

Intanto nella panchina si sedavano secondo dopo secondo ragazzi diversi che mi parlavano,e cercavano di andare oltre.

A tutti mostravo 16 ammi,e gli sembravo anche carino,cosa che era davvero vera ma mi piaceva stare con i piedi per terra.

Nel mio paese molte ragazze mi andavano dietro ma io preferivo dedicarmi allo studio e ai videogame.

Io non ero assolutamente gay anche se qualche volta mi erano passate in mente cose abbastanza strane ma pensai solo che era una fase passeggera,però quei complimenti che i ragazzi mi facevano mi facevano stare bene.

Dopo circa dieci minuti il ragazzo d’avanti a me,che stava dibattendo sull’argomento.

-Ehi tu,ci stai ascoltando da 10 minuti, ci stavi ascoltando perché eri interessato al discorso o perché eri interessato a noi,?

Il ragazzo che mi parlò avevi i capelli marroni,un viso molto carino e gli occhi color nocciola,aveva una magliettina molto carina.

-Emm,io,la prima opzione.

-Allora cosa ne pensi?

Sì girò un ragazzo,quello che mi dava le spalle,quando si girò restai con il fiato sospeso,e lui anche,non dico che sia stato un colpo di fulmine,restai semplicemente attratto da un ragazzo.

Lui aveva i capelli corti biondi, frastagliati ma nello stesso tempo curati, gli occhi di un azzurro intenso che sprigionavano serenità da tutti i pori,il viso era molto piccolo e le labbra molto carnose sembravano dire Baciami!

La pelle era molto liscia e avrei voluto accarezzarla,la maglietta era a mezze maniche e questo mostrava le belle braccia scolpite ma non tipo un pazzo, la prima cosa che ,mi saltò in mente fu quella di prenderlo e baciarlo ma oltre al fatto che non ci conoscevamo io ero MOOOOLTO TIMIDO.

In 2 secondi mi passarono in mente tutti questi pensieri e restai senza fiato,appena ripresi “vita” vidi che quel ragazzo era nel mio stato ma era abbastanza improbabile che era così per lo stesso mio motivo.

-Sì,io penso …

Mi sedetti lì e per 5 minuti confrontammo le nostre opinioni.

-Em … ehi, anche se non sei gay puoi restare qui con noi a parlare almeno finche non parte la marcia, mi fa piacere vedere qualcuno intelligente con cui scambiarsi idee.

Quel ragazzo Bello mi aveva chiesto di restare lì con lui per parlare di un argomento abbastanza strano, almeno mi ero fatto 4 amici!cosa davvero strana, chissà come sarebbe proseguita la giornata.

  
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