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Autore: Clairy93    19/12/2012    4 recensioni
Clairy è orfana e da sempre vive in un collegio. Una strana voglia sulla spalla sembra tutto ciò che può in qualche modo collegarla alla sua famiglia. Sembrerebbe una storia comune, se non fosse per la scoperta di un magico armadio che condurrà Clairy in un mondo parallelo, Narnia.
Questa fan fiction è ambientata dopo "Il Principe Caspian", infatti il nostro principe, ancora innamorato di Susan, non sarà così felice dell'arrivo improvviso di Clairy.
Clairy avrà la possibilità di vivere l'avventura che sempre ha sognato e scoprire chi è veramente. Ma è necessario unire le forze perchè gravi ostacoli e nuovi pericoli minacciano Narnia...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente Clairy aprì gli occhi, dopo una notte di incubi che le era parsa infinita.
I dolori erano scomparsi, rimaneva tuttavia un estenuante senso di pesantezza.
“Clairy!”
Caspian si alzò dalla sedia per accomodarsi sul letto accanto a lei.
Nel vedere il suo volto stanco, Clairy si sentì ancora peggio. Era viva solo grazie a Caspian. E ancora una volta, era riuscita a dimostrare la sua innata capacità di essere d'intralcio.
“Come stai Clairy?” domandò Caspian.
“Molto meglio. Anche se ho una brutta sensaz…”
Clairy trattenne un conato e Caspian le passò svelto una bacinella.
“D’accordo, non guardarmi faccio troppo schifo…”
“Non dire sciocchezze Clairy…” Caspian le asciugò la bocca e il mento con un fazzoletto.
“Jocelyn ha detto che è normale. Ora come ti senti?”
“Bene…Grazie. Anche se non posso dire lo stesso di te…” dichiarò Clairy, notando le occhiaie attorno agli occhi di Caspian “Ma sei rimasto sveglio tutta la notte?”
“Come avrei potuto dormire...”
Clairy abbassò lo sguardo. Sul comodino vide degli stracci bagnati, alcuni insanguinati, una bacinella d’acqua e fiale di vetro. Alzò la manica dell’abito e la ferità al braccio era fasciata. Si sfiorò istintivamente il collo, distinguendo due piccoli forellini.
“Mi dispiace Clairy, sono stato davvero uno stupido…”
La ragazza si voltò allibita.
“Caspian! Mi hai salvato la vita! Come potrebbe essere colpa tua?!”
Caspian sospirò tristemente intrecciando le sue dita con quelle di Clairy.
“Voglio uscire e prendere una boccata d’aria.” Clairy gli prese il volto tra le mani “Facciamo una passeggiata, ti va?”
Caspian le sorrise e le baciò la punta del naso.
L’aiutò ad alzarsi e a scendere le scale.
“Ti senti di mangiare qualcosa?” domandò Caspian, procedendo davanti alla sala da pranzo.
“Magari più tardi...”
E in quel momento una fiumana di gente si fiondò lesta su Clairy per sapere come stava, se si fosse ripresa, cosa fosse accaduto la scorsa notte.
Ad ogni persona doveva ribadire la medesima frase:
“Sì ora mi sento molto meglio grazie…”
E quella dopo uguale, e quella dopo ancora lo stesso, come se nel giro di pochi secondi la sua salute avesse riportato modifiche così rilevanti.  
Caspian capì la sofferenza che fu per Clairy nel rispondere a quelle domande incessanti e rivivere il dramma della notte passata, così la strinse con fare protettivo e con garbo, si allontanarono dalla folla curiosa.
“Ti ringrazio. La testa aveva iniziato a girare…”
“Lo avevo notato. Cerca di capirli, la paura che potesse capitarti qualcosa è stata forte.” 
“Mi dispiace di aver creato ancora problemi…”
Caspian la strinse a sé e tra le sue braccia forti e accoglienti si sentì protetta, al sicuro, percependo un dolce tepore che la pervase.
“Non dirlo mai più Clairy. Sei stata davvero coraggiosa sai? Hai salvato Trumpkin e hai dimostrato il tuo valore e la tua tenacia. E ovviamente anche la tua immancabile cocciutaggine…” 
Clairy si finse offesa e gli diede un pizzicotto sulla guancia.
Caspian le afferrò la mano e le baciò il palmo.
“Sei così gentile Caspian…ti amo tanto.”
“Tesoro anch’io ti amo tanto. Credevo davvero di morire dal dolore tanto il pensiero di perderti mi ha terrorizzato. Avrei dovuto raccontarti ogni cosa fin dall’inizio…”
“E perché hai voluto nascondermi la vera identità di Danag?”
Clairy percepì uno spiacevole brivido lungo la schiena.
“Doveva rimanere un segreto. Non volevo che nessuno fosse coinvolto…soprattutto tu e Alina.”
“Come hai fatto a scoprire che non era un vero medico?”
“Non l’ho scoperto. Me lo ha rivelato lui, il giorno in cui mi sono svegliato. Mi ha costretto a non cacciarlo via. Essendo stato Danag a ridurmi in quello stato, solo lui poteva sapere come guarire quelle ferite. Non ho avuto scelta…”
“E Alina non ti ha detto niente?”
“Alina già lo sapeva.”
“Quindi le hai raccontato tutto?!”
“No affatto! Alina aveva molti dubbi, ma non ho mai confermato le sue supposizioni. Se le avessi rivelato la verità, l’avrei messa in pericolo e anche tu saresti stata coinvolta…”
“…Ti aspettavi un suo ritorno?”
“La verità? Sì purtroppo, ma speravo fosse una battaglia solo tra lui e me…Invece ha voluto trascinarti in questa storia così da colpire il mio punto debole. Ancora non capisco come abbia fatto il suo esercito ad entrare…abbiamo rinforzato ogni entrata con decine di guardie!”
Un pensiero fulmineo.
“La signora della biblioteca!!!”
Caspian la guardò sbalordito.
“Ma sì certo! Le avevo chiesto di tradurmi una frase di un volume…”
“Clairy…”
“E quando l’ho interrotta ha nascosto immediatamente il libro e sembrava nervosa!”
“Clairy…”
“Stava leggendo un libro su…vampiri o…creature della notte qualcosa del genere. Ne sono certa! Caspian sto tentando di raccontarti cosa ho visto! Perché continui a interrompermi?”
“Perché la bibliotecaria è scomparsa da questa mattina. Nessuno sa dove sia.”
“Non può essere sparita nel nulla…”
“Se è stata lei a permettere a Danag di entrare nel castello, lui deve averle promesso qualcosa in cambio. Probabilmente si è diretta nel covo degli Inferi…”
E non fu necessario terminare la frase, la conclusione era ovvia.
“Ho una riunione tra pochissimo. Riferiremo anche questo inconveniente.”
“Quindi posso partecipare?” domandò Clairy sorpresa.
“Ovviamente, è giunto il momento di occuparsi dei primi incarichi da sovrana.”
“Da brava regina quale sono, giusto?” rispose Clairy, sfoggiando un bel sorriso.
Caspian la baciò e insieme si diressero alla sala del trono all’interno della quale attendevano i consiglieri del principe, posti attorno ad un tavolo di pietra ricoperto di pergamene.
Non appena notarono Clairy, la ragazza avvertì il loro sguardo opprimente, come se quello non fosse un posto adatto ad una… donna.
“Signori, oggi Clairy parteciperà al nostro incontro e confido nel fatto che voi tutti siate d’accordo.”
Ignorando spontaneamente le espressioni poco convinte dei consiglieri, Caspian spiegò il ruolo svolto dalla bibliotecaria nell’attacco improvviso della scorsa notte.
“Mio signore…” un uomo interruppe Caspian e si alzò con estrema lentezza dalla sedia.
“Ditemi, Lord Gregoire.”
“Pensate sia realmente opportuno che partecipi anche lei alla nostra riunione?”
“Questa lei ha un nome ed è proprio qui!” replicò Clairy indignata. Da quando aveva messo piede nella sala, i piacevolissimi consiglieri di Caspian non avevano fatto altro che indirizzarle persistenti occhiate dubbiose.
“Lord Gregoire, questa sua considerazione mi basisce!” rispose Caspian “E’ stata proprio Clairy a scoprire il doppiogioco della bibliotecaria.”
“Non volevo certo mancare di rispetto verso la nostra regina. Suggerivo soltanto che forse questo non è un posto adatto ad una…fanciulla.”
“Vi dico io cosa non è adatto, il modo in cui mi state classificando!” affermò Clairy con rabbia.
“Questo non è un linguaggio adatto a una sovrana...” rispose Lord Gregoire, ostentando uno sorriso orgoglioso.
Caspian tentò di riportare l’ordine ma Clairy fu più rapida.
“E il vostro vi sembra un comportamento corretto? In un momento come questo? Voglio solo rendermi utile, aiutare se posso. Mi dispiace avervi dato una cattiva impressione Lord Gregoire…”
Calò il silenzio.
Ho esagerato…e ho messo Caspian in difficoltà…
“Se la regina Susan fosse qui, saprebbe certamente come agire…” mormorò Lord Gregoire.
“Come osate affermare una cosa del genere?!” tuonò Caspian “Ritirate subito le vostre parole!”
Tuttavia Lord Gregoire non rispose, si limitò a sostenere fiero lo sguardo del suo sovrano.
“Uscite da questa stanza. Immediatamente!!!”
Lord Gregoire si indirizzò lento verso l’uscita senza proferire parola e richiuse la porta dietro di sé.
Ecco spiegato il motivo del suo pregiudizio verso Clairy, purtroppo pienamente ragionevole. Perché fidarsi di un’estranea quando al paragone vi era una regina da sempre rinomata per le sue gesta ammirevoli?
“Non devi dare ascolto alle sue parole Clairy...” le sussurrò Caspian.
“Sua altezza ha ragione!” si intromise educatamente un consigliere “Conosciamo tutti l’atteggiamento brusco di Lord Gregoire. Siamo tutti convinti che il vostro punto di vista si rivelerà indubbiamente utile, principessa.”
Si sollevò un vocio di approvazione.  
Clairy accettò, nonostante la frase di Lord Gregoire continuasse a riecheggiare nella sua mente.
E infatti, conclusa la riunione, Clairy domandò a Caspian.
“Forse Susan sarebbe stata davvero capace di gestire meglio questa situazione…”
Caspian l’ammonì con lo sguardo.
“Questo non lo so, ma certamente non avrebbe avuto l’audacia che tu hai dimostrato di fronte a Lord Gregoire, mia impavida principessa...”
“Non potevo rimanere in silenzio! Dovevo difendermi in qualche modo!”
“E hai fatto benissimo. Però amore…”
“Dimmi Caspian.”

“Per piacere non farlo più…”


   
 
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