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Autore: Helena Malik    19/12/2012    3 recensioni
La fiducia va guadagnata e poi mantenuta.
Ma guadagnarla è dure se la persona in questione è un Puckerman
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jake Puckerman, Marley Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trust.

 

Ti fidi di me?” mi chiese Jake.

Ti ho risposto di si già troppe volte. Ora,dopo un anno che stai ancora con lei... Basta!” gli risposi singhiozzando.

Io il mio corpo era scosso da fremiti dovuti alla paura di perderlo per sempre.

Ma avevo preso la mia decisione e dovevo rispettarla.

Lacrime amare scendevano dal mio viso.

Lacrime di consapevolezza che nulla sarebbe cambiato... nemmeno dopo quelle ennesime promesse: dovevo andare avanti.

Io me ne vado.” gli voltai le spalle.

Aspetta!” mi disse con voce implorante.

Non posso.”

Iniziai a correre per riuscire a scappare dalla calamita che mi teneva appiccicata a lui.

Sì, mi ero innamorata di lui ma purtroppo stava con Kitty, da ormai un anno e anche se con me si comportava come se non gli interessasse nulla, lui ci stava comunque.

Quello che mi faceva più male era che lui le diceva di amarla quando Ryder, il suo migliore amico, mi aveva espressamente detto che non era così: mi aveva giurato che era me che amava.

Lasciai Londra la mattina dopo,dopo aver lasciato le chiavi di casa mia a mio fratello.

Lasciai Londra per stare distante da casa mia, per lasciare li tutti i ricordi che appartenevano a lui,per cercare di dimenticarlo,per provare a smettere di amarlo.

 

Sei mesi dopo.

Los Angeles.

 

It's not like to say sorry, I was waiting on a different story. This time I'm mistaken for handing you're heart worth breaking!”

Il mio iPod continuava a farmi sentire quella canzone come per punizione.

Lì, a Los Angeles, non era cambiato nulla , lui era sempre nei miei pensieri: era ovvio che non sarei riuscita a dimenticarlo.

Durante una delle mie solitarie passeggiate mi misi a sedere su un lato di un ponte, con i piedi ciondoloni nel vuoto: tante volte avevo preso in considerazione di buttarmi ma non ne avevo mai avuto il coraggio.

Mi misi in piedi; nessuno si sarebbe reso conto della ventiquattrenne che follemente innamorata, vuole buttarsi perchè il soggetto non è ricambiato...

Solo che io sapevo che Jake ricambiava.

Era il suo stupido orgoglio a frenargli quelle due parole e a fargliele rimanere in bocca.

Avevo il bisogno di sentirmelo dire per stare bene, il resto non sarebbe servito a nulla.

Sospirai.

Non lo fare! Salti tu, salto io: ricordi?”

La voce l'avrei riconosciuta tra mille.

Chi sei tu per dirmelo?” gli chiesi arrogantemente senza girarmi.

Sono una persona che ha bisogno di te per vivere!”

Questo bastò per farmi iniziare a piangere.

Mi dovetti rimettere a sedere per riuscire a non far tremare le mie gambe.

Lui si mise accanto a me, poggiò la sua mano sopra la mia ed io la levai.

Dopo dieci stressanti e silenziosi minuti mi decisi ad aprire bocca.

Che ci fai qui? Perchè sei venuto a rovinarmi anche questa nuova vita?”

Sono venuto per cercarti e per dirti che ho lasciato Kitty...”

L'aveva finalmente lasciata,dopo tutto questo tempo.

E allora?” il mio labbra inferiore aveva iniziato a tremare. “Io non sono la ruota di scorta per nessuno!”

Jake mi strattonò la mano e si alzò in piedi, sulla strada.

Ma non vuoi capire che ti amo dalla prima volta che ti ho vista?” urlò esasperato.

E non hai ancora capito che anche io ti amo? Ma se non sbaglio mentre “amavi” me, scopavi un'altra!”

Avevo tirato fuori quello che pensavo da mesi ormai.

Lui non provava nulla per lei: se la scopava e basta. Perchè erano egoisti. E orgogliosi. Non sapevano cosa voleva dire amarsi a vicenda.

Il mio sguardo, dalla sua faccia, si posò sul terreno, verso le sue scarpe, quelle scarpe che gli avevo regalato qualche mese prima per il suo compleanno.

,guardami.”

Non riuscivo ad alzare la testa, non riuscivo a mostrare la mia debolezza.

Così, con molta calma, le sue dita mi alzarono il mento piano, costringendomi a guardarlo: sprofondai come ogni dannata volta nei suoi occhi color del mare.

Ti fidi di me?” Deja vu.

Non puoi ammaliarmi...cosi”

Ti fidi di me?”mi ripetè testardo.

Non.. Non lo so più.”

E se ti dicessi la mia verità? Se ti dicessi che ti amo e voglio passare con te il resto della mia vita? E' vero,con lei ho fatto solamente sesso ma con te farei l'amore! Voglio te,non lei!”

Mi esternò tutti i suoi sentimenti con gli occhi lucidi, quelli che era solito far lacrimare quando ci teneva veramente.

Ti amo,davvero”fece un respiro per prendere forza.”Adesso... Ti fidi di me?”disse tendendomi una mano.

E' tanto che aspettavo da te queste parole!”

Feci un balzo e mi ritrovai tra le sue braccia, nel suo abbraccio caldo.

Le nostri fronti erano attaccate, i nostri respiri erano in sincronia, i nostri sguardi erano incatenati, le nostre mani intrecciate e le nostre labbra erano desiderose di incontrarsi.

Non sai quanto ho sperato di vivere questo momento. Ogni notte,sognavo di baciarti.” dissi col fiato corto.

Allora non perdiamo altro tempo.”

Gli angoli della bocca si allargarono e subito dopo le nostre labbra si attirano l'una verso l'altra.

Fu il bacio dei miei sogni, quello che in tutti i film c'è la ragazza che alza la gamba.

Le mie mani finirono per cingerli il collo dolcemente mentre le sue si abbassarono fino alla base della schiena per poi issarmi e far cingere i suoi fianchi con le mie gambe.

La mia lingua non avrebbe trovato pace senza aver toccato la sua, così iniziò a giocarci, a divertircisi.

Quel bacio mi fece pompare al doppio il cuore: sentivo calore dove per tanto tempo c'era stato il ghiaccio.

Il mio cuore aveva trovato posto accanto al suo e non si sarebbe più mosso.

Ti amo,Rose.” mi disse Jake staccandosi un attimo.

Ti amo, Puckerman.” risposi sicura.

E non ci poteva essere niente di meglio che il tramonto di Los Angeles a sugellare questo patto d'amore.

  
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