20/12/2012
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solitudine nei suoi occhi
Willian T. Spears era al primo anno della scuola per Shinigami, ma non per una sua scelta, fu un'altra persona a decidere per lui.
Come ogni ragazzino aristocratico William adorava essere al centro dell'attenzione, essere il centro del mondo per i suoi genitori e per i suoi amici, ma non sapeva che tutto ciò aveva un prezzo.
Il giorno del suo 16 compleanno i genitori di Will dettero una festa bellissima e tutti i più alti membri dell'aristocrazia inglese furono ben felici di parteciparvi, ma tra loro si nascondeva un infiltrato, un nemico del casato Spears, un uomo tanto potente quanto malvagio.
Nessuno sapeva il suo nome eccetto William e la sua famiglia, in quanto custodi del segreto per conto di sua maestà la Regina.
Nonostante la presenza del losco individuo la serata andò bene e Will stesso si convinse che non c'era niente da temere, ma come in ogni fiaba la mezzanotte diventa l'ora cruciale.
Al dodicesimo rintocco della campana il cielo si oscurò, la casa piombò nelle tenebre e nel giro di pochi secondi il silenzio divenne sovrano di quella tenuta principesca.
Era entrato in azione, Thebald Spears, fratello e nemico del padre di William aveva messo in atto un piano folle per eliminare per sempre il ramo buono della famiglia Spears.
Will scese le scale di marmo bianco del salone e non trovò davanti a sè lo scenario festoso di poco prima, si trovò davanti desolazione, morte e sangue molto sangue. Cercò l'artefice di tale catastrofe e lo trovò nella camera da letto dei suoi genitori, che ormai altro non erano che freddi cadaveri senza la scintilla della vita. A quella vista il giovane si sentì crollare il mondo addosso, ma lui era un ragazzo intelligente, sveglio e scaltro e si accorse subito della presenza di un'altra persona nella stanza: una donna bellissima con i capelli color della luna e gli occhi color sangue.
La donna era Ashleen, un demone con cui suo zio aveva stipulato un contratto: aveva venduto al sua anima in cambio della morte del fratello e l'eterna solitudine dell'erede del casato.
Nell'incontrare gli occhi di William Ashleen ebbe un fremito di gioia, perchè la paura, l'orrore e il disprezo li impregnavano.
<< Che tu sia maledetto... Un'eterna solitudine ti attende mio giovane ragazzo. >> detto questo il demone svanì insieme a suo zio.
Aveva vagato per settimane, o forse mesi, non lo sapeva e non gli importava oramai sapeva che lo avrebbe atteso la sofferenza fino alla fine dei suoi giorni. ogni singolo attimo della sua vita era dedito ad aspettare la fine dei suoi giorni, fino a quando un giorno la fine si presentò, ma non era come se l'aspettava tetra, scura e ossea.
La sua fine aveva l'aspetto di un ragazzino poco più grande di lui dai capelli rossi e gli occhi color smeraldo, la sua fine aveva un nome: Grell.
Era il giorno dell'esame finale per Grell, avrebbe dovuto cogliere l'anima di William Spears per essere promosso Shinigami, ma qualcosa nello sguardo di quel ragazzo gli fece cambiare idea. Invece di cogliere l'anima di Will, il signorino Sutcliffe lo portò all'ufficio di ispezione e reclutamento Shinigami.
Per il signore del casato Spears quello era un mondo nuovo, ma li si sentiva a casa, per la prima volta dopo quella notte.
<< Per quale motivo vuole diventare uno Shinigami?>> chiese l'addetta al reclutamento
<< Per dimostrare quanto valgo, per rimanere a casa >> rispose il ragazzo con tono fermo.
<< E sia!Quale nome metto sul cartellino di riconoscimento >>
<< William Thebald Spears >>.
Da quella famosa notte il nome Thebald accompagnava sempre il suo nome, aveva deciso che non avrebbe mai dimenticato.
William frequentava i corsi da ormai tre anni e non aveva mai visto Grell superare l'esame.
<< Wiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiill>> e dalla bocca di Grell uscirono degli ultrasuoni
<< Lasciami in pace scocciatore>> ribattè
<< Non posso siamo compagni all'esame finale, non sei contento???>> Cantilenò il pluriripetente Sutcliffe.
<< No >> disse seccamente Will sistemandosi gli occhiali in dotazione con il kit degli Shinigami.
Durante l'esame Will e Grell si accorsero che l'anima da mietere era contesa tra gli Shinigami e i Demoni.
Era li bastava un colpo secco e William avrebbe potuto mietere l'anima della vittima designata, ma qualcosa lo bloccò, qualcuno lo bloccò.
Quel qualcuno era una donna dai capelli platino e gli occhi rosso sangue, un qualcuno che lui conosceva bene e l'averla rivista lo pietrificò.
Ashleen stava per scagliare il colpo di grazia su un ormai stanco e ferito Will, ma proprio in quel momento Grell si era impossessato dell'anima e ferì la donna con la Death Scythe. In quel preciso istante il demone svanì con un sorriso sulle spalle.
<< Un grazie sarebbe gradito >> lagnò Grell
<< Non te l'ho di certo chiesto io, quindi taci e postiamo l'anima in ufficio. >>
In cuor suo Will sapeva che la morte dai capelli rossi lo aveva salvato per ben due volte, ma sapeva anche che finchè non avrebbe ucciso quegli occhi rossi che lo terrorizzavano non avrebbe potuto saldare alcun tipo di debito con nessuno.
- Michaelis Ashley