-Cornelia, mi vuoi sposare? - ripeté per l'ennesima volta, Caleb. E pure stavolta si sentì un perfetto cretino.
Non gli piaceva il modo in cui lo diceva. Eppure, era lì da ore!
-Okay, riproviamo. Cornelia, mi vuoi sposare? - stavolta si rese conto di avere lo sguardo di un babbeo pesce lesso.
Il ragazzo si mise le mani nei capelli perchè non trovava il tono giusto di voce per dire quello che voleva.
Sentì un leggero tintinnio e poi uno SPLOT.
Non ci badò modo... lì per lì.
-Okay, ricominciamo: Cornelia,mi vuoi sposare? - e fu lì che si accorse di aver perduto l'anello ... nello scarico del lavello!
Caleb andò nel panico più totale, con tutta la forza che aveva, sradicò come niente il lavello, poi la base ma l'anello era finito inghiottito nel tubo.
Corse fuori di casa ed ebbe una delle idee più schifose mai messe in piedi: aprì il tombino delle fognature e vi sì calò dentro. Usò quel poco di magia che aveva per farsi luce. Un piccolo scintillìo. L'anello era lì a portata di mano quando... una pantegana non glielo soffiò da sotto il naso.
-SQUIT- fece la zoccola*.
Caleb si imbestialì a tal punto che la inseguì fin nelle viscere delle fognature.
Lo raggiunse ma scivolò in una parte assai profonda ritrovandosi letteralmente sommerso nella... ci siamo capiti. Caleb aveva giusto afferrato il topo di fogna quando, non scivolarono ancora, insieme, in una parte dove gli scarichi erano più densi. -Aaaaaaaaaaargh- -SQUIIIIIIIIIIIIIT- Gridarono i due stretti l'uno all'altro dalla paura. Una volta fermati, Caleb era nero dalla rabbia ! -Tu brutta... - ma prima che potesse terminare, il topo se la svignò lasciandosi dietro l'anello. Caleb, lì per lì, ne fu contento. Dopo capì perché il topo era fuggito. SPLASH Un'ondata di chissà cosa gli era caduta addosso. Dopo due ore, Caleb, tornò in superficie. E sfiga delle sfighe , si ritrovò Cornelia avanti. Inorridita. -Che ci facevi nelle fognature? - esordì schifata. -Aehmmm- le fece vedere l'anello. Cornelia inarcò un sopracciglio. -Cornelia, mi vuoi sposare? - fece inginocchiandosi e facendo appunto quel gesto, schizzò gocce di melma ovunque. Cornelia si scostò tappandosi il naso. -Fatti una doccia- -Allora, è sì? - fece contento, gli venne l'impulso di abbracciarla. -Vattene via, fai schifo! Puzzi. Vai via! Fatti una doccia - urlava lei. -Ti amo, Cornelia- fece lui al settimo cielo. -Vai Via, mi fai schifo così. Lavati, sozzo!- rispose Cornelia mentre fuggiva dal suo amato. * Zoccola (in gergo napoletano vuol dire topo di fogna). In taluni casi si usa per insultare una donna di facili costumi. Non è questo caso.