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Autore: M4RT1    20/12/2012    6 recensioni
-Però ‘sti verbali proprio non se ponno sopportà a mezzanotte, Ghire’!
-Serve per tenerci svegli, Cecchi!
-E perché?
-Perché tra undici minuti sarà la fine.
Piccolo sclero pre-fine del mondo. Serve per alleviare la tensione (?)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Però ‘sti verbali proprio non se ponno sopportà a mezzanotte, Ghire’!
-Serve per tenerci svegli, Cecchi!
-E perché?
-Perché tra undici minuti sarà la fine.
 
Emiliano sbadigliò e scosse il capo, allibito.
Era seduto al tavolo del laboratorio e catalogava inutili verbali in ordine di data.
Accanto a lui, Bianca e Lucia parlavano di smalti, mentre Orlando discuteva con Bart se fosse il caso di prendere il dodicesimo caffè.
 
-Ma la fine de ché?- chiese Milo.
-La fine del mondo.
 
Orlando si passò una mano tra i capelli:
-Non dirci che ci hai tenuto qui perché hai paura della fine del mondo, Ghirelli!- protestò, mentre Bart ridacchiava sotto i baffi.
-E per cos’altro, allora?
-Per lavorare?- suggerì Bianca, ma era poco convinta.
 
Tornarono alle loro attività.
A mezzanotte precisa, la sveglia dell’orologio di Ghiro suonò:
-Siamo giunti al momento!- declamò.
-Al momento de anda’ a casa?
-Al momento di… MORIRE!
 
Orlando sbadigliò:
-E perché siamo ancora vivi, Ghiro?
-Perché non sono ancora arrivati!
-Ma chi?
-Loro!
Bianca rinunciò a capirci qualcosa e tornò a sostenere la supremazia dello smalto blu.
-Ghiro, davvero… andiamo a casa!- lo esortò Lucia, ma senza convinzione.
-Per morire in solitudine? Non se ne parla!
-Ma se c’è Selvaggia!
 
La mezzanotte passò senza novità. All’una meno un quarto, Bart si alzò:
-Basta così, io vado a casa.
Ghiro lo rincorse fino alla porta:
-Non puoi lasciarci così, Baaart!- piagnucolò, trascinando il collega fino al laboratorio, dove lo fece accomodare piazzandosi davanti alla porta: -Vi dico che tra dieci minuti arriveranno!- sostenne convinto.
-Ma chi?
-Loro!
 
All’una esatta Milo sbadigliò:
-Ghiro, chi doveva arriva’ adesso?
Ma prima che Ghiro potesse rispondere, le luci si spensero di colpo.
 
Bart sospirò:
-Sbalzo di corrente, vado a sistemarlo…
Fece per uscire, ma la porta non si aprì:
-Ghiro, fammi uscire di qui!- brontolò, ma l’uomo scosse il capo:
-Sono dall’altro lato della stanza… non ti sto impedendo di uscire!
-La porta è chiusa a chiave.- continuò il tenente, piatto: -Lucia! L’hai chiusa tu?- gridò poi, sperando che la donna lo sentisse dal bagno.
-No, Bart! Perché?- rispose lei, marciando verso il laboratorio.
 
Emiliano si alzò e provò a forzare la porta con una forcina di Bianca, ma senza risultato:
-Ma qua non se po aprì, Ghirelli!- protestò, tirando la maniglia con tutte le sue forze.
Poi un altro rumore interruppe tutti: uno scricchiolio come di passi.
 
-Lucia, dove vai?- chiese Bianca, curiosa.
-Io sono ferma!- negò lei, e in effetti lo era.
-E chi sta camminando lì fuori?- domandò allora Milo, sporgendosi.
Ghiro li fissò:
-Vi avevo detto che sarebbero arrivati.- li informò solo, poi si sedette sul pavimento.
-Oh, ma che stai a fa’?
-Prego.
 
Seguirono attimi di silenzio, poi i passi si fecero più vicini.
 
-Oh, ma chi è?- domandò Bianca, un po’ preoccupata.
Bart caricò la pistola:
-Chi va là?- urlò, mentre Lucia tentava di entrare.
Nessuno rispose.
 
All’una e un quarto, i passi si fecero tanto vicini da poter sentire distintamente un piede alzarsi dal pavimento e l’altro toccare le mattonelle.
 
-Chi è?- gridò ancora Orlando, ma nessuno rispose.
Si sentivano anche dei respiri rochi, ora.
 
Bianca si alzò e si appostò vicino a Ghiro.
 
-Ah Bia’! Non te ce mettere pure te, no?- la pregò Emiliano, che però non osava più sporgersi per guardare fuori.
-Infatti… sono stupidaggini!- lo incoraggiò Orlando, che però tentava in tutti modi di avvicinarsi a Lucia.
-E allora di chi sono i passi?- sussurrò Lucia, fissando Bart.
 
Il fatto che lei, che il loro capitano, fosse preoccupata, mandò tutti nel panico: Emiliano si unì a Bianca e si accovacciò accanto a lei, stringendola; Orlando cominciò a battere furiosamente contro la parete di vetro per raggiungere Lucia; Bart invece strinse spasmodicamente la pistola, fissando fuori con coraggio.
 
E poi apparve: era un mostro, forse. Di sicuro era grande il doppio degli umani ed era tutto nero, se ne intravedeva solo la sagoma.
Si avvicinò pian piano e poi prese Lucia, le toccò una mano e la fece alzare.
 
-Noooo! Lucia, che stai facendooo?- gridò Orlando, ma la donna si stava già allontanando.
Fecero il giro della caserma e, d’improvviso, il mostro tornò senza la donna.
-Che ne hai fatto di lei?- gridò Bart, agitandosi.
 
E poi, tutto d’un colpo, le luci si riaccesero e il mostro gridò:
-Buuuuu!
 
Emiliano, Bianca, Orlando e Bart gridarono all’unisono, alzandosi e scappando in tondo, mentre delle risate perforavano l’aria.
Quando i quattro riaprirono gli occhi, le facce di Ghiro, Lucia e Sasso erano davanti alle loro.
 
-Ve l’abbiamo fatta!- stava strillando Ghiro, contorcendosi dalle risate.
-E…era uno scherzo?
-Certo che lo era! Non credevate davvero alla fine del mondo, eh?


NdA: .....
*si mette un sacchetto in testa*
Ok, non è il massimo, ma spero vi abbia fatto ridere almeno un po'. Insomma, serve per alleviare la tensione pre-fine del mondo u.u
Un bacio, a presto :*

 
  
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