Tu, o stupido ragazzo, credi che io sia un traditore? Pensi che io mi meriti di morire per il male che ho fatto? Tu non sai niente! Tu non puoi capire le sofferenze che ho provato nella mia vita, piena di pericoli e scelte fin da quando è iniziata! Tu non comprendi quanto ho sofferto nel vedere mia madre ridotta alla pazzia, e quante lacrime ho versato per aver scelto di abbandonarla al suo destino. Tu non sai quanto è stato difficile proteggere Talia e la piccola Annabeth dai mostri, aiutarle a crescere, eppure non me ne pento. Non puoi capire cos’ho provato vedendo Talia sacrificarsi e essere intrappolata in un pino, passare accanto a lei ogni giorno, sentirla vicina ma contemporaneamente così lontana. Unirmi a Crono, voltare le spalle ai miei amici, ad Annabeth, è stata la scelta più dura che io abbia mai preso, non pensare che l’abbia fatto a cuor leggero. Poi, vedere te difendere Annabeth, la mia Annie, da me, mi ha lacerato il cuore, spezzandomelo in un milione di piccole schegge. Tu, figlio di Poseidone, hai avuto vita facile: coccolato e difeso da tua madre, rispettato da tutti semplicemente perché figlio di uno dei Tre Pezzi Grossi, le imprese regalate senza neanche un briciolo di fatica…
Tu, Percy Jackson, non puoi giudicarmi, perché non mi conosci, non sai nulla di me, del mio passato, dei miei pensieri, e non meriti né meriterai mai l’amicizia di Annabeth.
Sappi che il destino che ho in serbo per te è peggio di quello che immagini
Luke