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Autore: martygleek    20/12/2012    4 recensioni
Storia Natalizia targata Brittana. Cosa succederebbe se Santana desiderasse di non essere mai esistita? Cosa cambierebbe?
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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cap3 Ciao a tutti
Eccoci arrivati al penultimo capitolo della storia, preparatevi per un AU dentro AU con tanto Angst.
Ma lascio giudicare a voi.. Buona lettura.
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********

Santana aprì gli occhi disorientata. Si trovava sdraiata sul ciglio della strada e subito le tornò alla mente quella strana conversazioni che aveva avuto con quella strana bionda.

Si mise a sedere sull’asfalto e grattandosi la testa pensò che l’alcol le aveva fatto proprio male perciò non diede importanza all’accaduto.
Si girò e vide però che la sua macchina era sparita "Maledetti ladri, neanche a Natale si prendono una pausa?"
quindi imprecando cercò il suo cellulare per chiamare qualche suo amico e farsi accompagnare in centrale a fare la denuncia.
-Meldiciòn!- urlò costatando che non aveva più neanche quello.
Decise quindi di fare l’autostop sperando che qualche buon animo si fermasse dato che a Natale siamo tutti più buoni.
Fortunatamente una macchina con a bordo una ragazza di colore si fermò –Bisogno di aiuto?- chiese
-Si per favore, mi hanno rubato la macchina e mi servirebbe un passaggio fino all’East Side!- disse agitata Santana. Questo era il piano: sarebbe andato dai Puckerman e si sarebbe fatta aiutare da Puck per la denuncia
La ragazza le fece segno di salire a bordo e in pochi minuti arrivarono a destinazione
-Grazie Mercedes!- disse salutandola col proprio nome visto che durante il tragitto avevano fatto conoscenza.
Prese l’ascensore del palazzo e fino all’attico dove Rachel e Puck vivevano.

Suonò il campanello e una sorridente Rachel aprì la porta
-Rachel oddio non sai cosa mi è successo questa notte?- disse entrando agitata in casa ricevendo un occhiata confusa da parte dell’altra mora
-Scusi ma noi ci conosciamo?- chiese Rachel spaventata
-Avanti Hobbit per una sera potresti mettere da parte le tue prove per i tuoi stupidi musical e ascoltarmi?-
-Io non so chi tu sia!- disse ancora
-Avanti Rachel sono Santana la socia di tuo marito!- disse avvicinandosi ma vide l’altra che si affrettava a raggiungere la cornetta del telefono
-Se ne vada subito o chiamo la polizia!- la intimò Rachel
-Cosa?-chiese scioccata la latina
-Tesoro che succede?- disse una voce estranea. Un uomo alto e con la faccia da bamboccio arrivò in soccorso della moglie
-E tu chi sei?- chiese Santana
-Finn Hudson!- disse guardando prima la latina poi Rachel
-Ma che succede?- urlò esasperata Santana –Dov’è Puck?-
-Puck? Vuoi dire il barbone che chiede l’elemosina qui sotto?- disse Finn guardandola serio
Santana aprì la bocca sconvolta “Puck senzatetto?” –Vuoi siete tutti matti!- disse prima di uscire di casa e correre all’uscita del palazzo.
E in effetti un uomo dai vestiti malridotti stava seduto strimpellando una chitarra e chiedere l’elemosina.
-Puck?- chiamò la latina
-Ehi signorina non è che ha qualche spiccioli? Sa fa un po’ freddino e vorrei tanto una cioccolata calda!- disse sorridendo il ragazzo
-Che ti è successo?- domandò
-Vuoi dire perché mi sono trasferito qui da Union Square? … Bhe li non apprezzavano tanto la mia musica!-
Santana era scioccata.
-Allora signorina qualche spicciolo?-
Santana annuì e prendendo il suo portafoglio le diede un paio di dollari. Poi notò una cosa, la sua carta d’identità e la sua patente non c’erano più.
-Qualche problema signorina?- chiese il ragazzo alzandosi in piedi
-No.. io.. devo andare e comunque mi chiamo Santana!- disse salutando il ragazzo e sedendosi poco dopo su una panchina di un parchette li a fianco.
-Che succede?.. sto impazzendo!-
-Non stai impazzendo!- disse una voce familiare al suo fianco
-Quinn? Per fortuna ci sei te.. non capisco!-
-E semplice Santana tu adesso non esisti.. non hai mai conosciuto Puck e non siete diventati soci per questo lui è in questo stato e di conseguenza non ha mai incontrato Rachel e non si sono mai sposati!-
-Aspetta un momento questo vuol dire che..- disse alzandosi in piedi
-Santana!- urlò Quinn ma lei non l’ascoltò, iniziando a correre senza fermarsi verso un luogo ben preciso
Arrivò davanti a casa sua, la casa che aveva condiviso per tutta la sua vita con Brittany
Salì quei quei pochi gradini che la separavano dalla porta e cercò le sue chiavi. C’erano ancora!
Le mise nella serratura ma non combaciavano – No ser possible!-
Santana suonò il campanello e poco dopo fu proprio Brittany ad aprirle la porta
-Ciao!- disse allegra la bionda
-Ciao!- sussurrò Santana

Per un minuto si guardarono intensamente senza dire una parola –Che c’è, per caso Lord Tubbington ti ha mangiato la lingua?- chiese Brittany in un misto di curiosità e ironia
-Io..-
-Ah ecco che parli! Per fortuna non te l'ha mangiata!- disse sorridente la bionda
-Britt chi è?- chiese una voce maschile che proveniva dall’interno della casa
Santana si sporse per vedere e davanti a lei apparve un ragazzo anche lui con i capelli biondi e con un sorriso in faccia che allagava quelle grossa bocca che si ritrovava ancora di più.
In braccio aveva un bambino anche lui biondo con dei profondi occhi blu. Non poteva che essere il figlio di Brittany
-Ciao- disse il bambino –Io sono Alex!- continuò sorridente
-Io sono Santana!-
-Wow che bel nome, vero mamma che è un proprio bel nome!- chiese il bambino strattonando le braccia della ragazza che non aveva tolto gli occhi dalla latina neanche per un istante
-Si è bellissimo!- disse sorridente Brittany
-Ti serviva qualcosa Santana?- chiese allora il ragazzo biondo scocciato da quegli sguardi
-Io… volevo solo dirvi che quel vaso è in bilico e che se cade potrebbe fare del male a qualcuno!- disse Santana  ripensando a tutte le volte che Brittany le aveva detto di metterlo a posto perchè era pericoloso per le bambine e per i passanti. Adesso anche le piccole cose che le ricordavano la sua vita passata facevano male ma d'altronde non poteva dire il vero motivo del perchè era li.
-Davvero?- chiese il ragazzo –Bhè sei stata molto gentile a dircelo Santana, grazie!- continuò il ragazzo porgendole la mano che Santana strinse
-Buon Natale Santana!- disse il bambino rientrando con il padre
Santana scese velocemente i gradini trattenendo un pianto che sarebbe scoppiato di li a poco
-Aspetta!- gridò Brittany correndole dietro
Santana si girò sorpresa
-Per caso noi ci siamo già incontrate? Hai una faccia famigliare!- chiese la bionda
Santana scosse la testa – Avrei voluto tanto però! Ti avrei regalato la luna!- disse accarezzandole la guancia –Buon Natale Britt!-
-Buon Natale San!- rispose tornando in casa
Santana iniziò a piangere vagando per le strade deserte di New York
-Strana la vita vero?- chiese Quinn a fianco a lei
-Lasciami in pace!- urlò Santana
-Perché sei così irritata? ti ho mostrato tutte le cose che hai perso non vivendo la tua vita!- disse ancora l’angelo –Brittany non ti ha mai conosciuto e non si è mai innamorata di te, non vi siete mai sposate e questo ha fatto si che le tue due bambine non nascessero!-
-Io sono una stupida!- disse –Ho perso le persone più importanti della mia vita, ho perso l’amore!- disse Santana con le lacrime agli occhi mentre Quinn le metteva una mano sulla spalla per incoraggiarla
-Si lo sei! la vita è tante cose Santana, molti la paragonano ad una scatola di cioccolatini dove non sai mai cosa ti può capitare, molti la paragonano ad un occasione irripetibile, molti ad un brivido che vola via, alcuni credono che sia come uno specchio che ti sorride se tu gli sorridi, Jim Morrison la paragona all’inferno..- Santana la guardò stupita -Si sono una fan dei The Doors! Ehi anche gli angeli ascoltano la musica!- ammise Quinn prima di continuare -..Io invece credo che sia uno spettacolo teatrale dove tu ti ritrovi su un palco scenico con altre persone e alzato il sipario, inizia la commedia e tu devi dare del tuo meglio per renderla meravigliosa e alla fine quando il sipario calerà riceverai applausi e fiori e vorrà dire che hai dato del tuo meglio ed hai vissuto questo viaggio fino all’ultimo con il sorriso-
Santana la guardava con le lacrime agli occhi
-La vità è opportunità, è bellezza, è una sfida da affrontare, è un sogno da vivere e i sogni sono come le stelle basta alzare gli occhi e sono sempre la, la vita è amore, ma è anche tristezza! Non mollare Santana non rinunciare a tutto, non rinunciare a Brittany, non rinunciare ai tuoi sogni!–
-Quinn io sono una debole, io..-
-Forte è chi cadendo ha la forza di rialzarsi! E credo che tu ci riuscirai Santana!-
-Io.. non credo.. non posso vivere la mia vita senza Brittany e le bambine!-
-E chi ha detto che non lo farai?- chiese Quin spingendola poi in mezzo alla strada dove una macchina poco dopo l’investì
L’ultima cosa che si ricordò Santana prima di svenire furono due occhi Blu come il cielo che chiamavano il suo nome.

*****
Sinceramente? questo capitolo è stata la cosa più difficile che io abbia mai scritto fino ad ora.. ma spero che almeno un pochino vi abbia fatto emozionare..
Ormai siamo quasi alla fine di questa mini-long e vorrei ringraziare coloro che hanno seguito, messo tra le preferite e recensito questa storia.
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Ieri ho aggiornato #MarryYou  andate a dargli un'occhiata ;)
A presto!! :)

  
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