Per me la musica è una melodia che solo pochi riescono a comprendere fino in fondo,
bisogna essere capaci di saperla ascoltare col cuore, non con l’udito.
Una volta ho incontrato un professore di musica (uno di quelli che hanno studiato al Conservatorio)
E gli ho chiesto: “Professore, ma per lei cos’è la musica?”
E lui mi ha risposto: “L’insieme dei suoni che combinandosi in modi diversi possono creare una melodia”.
Non aveva torto, ma mi ha sorpreso che lui, insegnante di musica da molto tempo,
non abbia nominato le parole sentimento, emozione.
Quando ascolto una musica che mi piace mi ricordo avvenimenti passati, cose successe un tempo che ora non torneranno più indietro.
Penso a ciò che è accaduto, a ciò che accade e a ciò che accadrà,
mi sembra che la musica possa cambiare non solo la mia vita, ma il mondo.
È il collegamento tra presente, passato e futuro.
La ascolterei all’infinito perché spesso mi serve per sfuggire alla realtà,
tutte le volte che non sono soddisfatta dei miei progressi,
che ricevo delusioni, sia da me stessa che da gli altri,
o anche quando sono contenta e al settimo cielo mi rifugio in questa piccola prigione,
dove posso piangere sia di felicità che di tristezza,
senza di essa non so che senso avrebbe la mia vita.
Ho scoperto solo da due anni di avere questa passione
ma non la lascerò mai.
È solo da due anni che suono il pianoforte, sono ancora una principiante,
ma sono orgogliosa di esserlo, perché voglio arrivare al mio sogno più grande:
essere migliore. Ma non degli altri, di me stessa,
voglio vedere fino a che punto arrivano le mie capacità e la mia passione.
Ho imparato ad ascoltare la musica in vari modi diversi,
col cuore e con la testa.
Quella che sento col cuore è quella che possono sentire tutti,
ci vuole solo concentrazione e fantasia, per lasciarsi trasportare dalle ondate di pensiero che ci passano per la mente e che vorremmo rivivere o dimenticare.
Quella che sento con la testa è la parte strutturale,
questa può capirla solo chi suona uno strumento,
capire la composizione della musica per poi riprodurla.
Tempo fa sapevo suonare canzoni di Mozart, Chopin, Beethoven,
ma le ho dimenticate tutte perché comporre ha più importanza.
Provate ad immaginare la soddisfazione che si può provare riuscendo a comporre,
quella musica che crei non è di nessuno, è solo tua,
è solo merito tuo se ciò che stai ascoltando ti sta rendendo felice.
Io ne ho scritte cinque per ora, ma io non invento nulla, immagino tutto.
Ma per farlo ci vogliono principalmente tre cose:
voglia, intelligenza, creatività, determinazione, ma soprattutto… passione.
È la passione che ti spinge a continuare anche di fronte ad un muro,
senza di quella, non sarei nessuno.
 
            
                                                                                                                       Claudia