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Autore: Buddy    21/12/2012    3 recensioni
"Ti ricordi?" volevo dirgli: "Ti ricordi quando mi hai guardata negli occhi e mi hai detto 'Dio non esiste', avevi quel tuo sorriso ironico ed io ti reputavo inattaccabile, dunque come ci sei finito qui, a farti scaldare il viso da me e dai miei ideali?".
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Con Me Non Devi Essere Niente

 


Glielo ripetevo infinite volte, ancora e ancora.

Glielo ripetei finché le mie parole non si ridussero ad un mormorio incomprensibile e convulso, convulso come il tremito delle mie mani mentre gliele premevo ai lati del volto, e anche attraverso la lana spessa dei guanti avvertivo la ruvidezza della sua barba contro le dita.

Con le scarpe da ginnastica gli arrivavo a stento alle spalle, gli offrivo un facile dominio, anche se in quel momento ero io a reggerlo.

Avevo le labbra intorpidite e non riuscivo a chiuderle, e se anche ci fossi riuscita non l'avrei fatto.

Continuavo il mio mantra sconnesso, che le frequenti raffiche di vento rendevano a tratti sibilante.

Le sue labbra mi sfioravano la fronte e non esistevano la strada, i passanti, le macchine parcheggiate, le case, le luci, il freddo, i malintesi, gli addii.

 

Ti ricordi?” volevo dirgli: “Ti ricordi quando mi hai guardata negli occhi e mi hai detto 'Dio non esiste', avevi quel tuo sorriso ironico ed io ti reputavo inattaccabile, dunque come ci sei finito qui, a farti scaldare il viso da me e dai miei ideali?”.

 

La tua maschera è caduta, lo sguardo ti si è velato.

La tua corazza, ormai congelata, è inservibile.

 

Dove sei?

 

Siamo l'uno di fronte all'altra, i nostri respiri si mescolano, ho cambiato il tempo della narrazione e so che non si può fare, che esiste la consecutio temporum e che va rispettata.

So che la grammatica ha i suoi modi ed i suoi tempi, divisi in compartimenti stagni, ma che ne sapevo io, quando la studiavo e imparavo presente-imperfetto-passato remoto, che modi e tempi nella vita non sempre collimano?

Sei presente fisicamente, imperfetto come chiunque, remoto perché non guardi me ma attraverso me, ed io cosa posso fare per raggiungerti, se non ripeterti che

Con me non devi essere niente”?

Ma forse è proprio questo il punto.

'Essere' è un infinito.

E quindi, per natura, irraggiungibile.

 

 

 

 

Il titolo è un estratto del brano 'Piromani' delle Luci Della Centrale Elettrica, e questo è ciò che succede quando si ha molto tempo da perdere e molta noia da esorcizzare :3

  
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